Montevecchia: il nuovo schema per la gestione della ''Casetta''



Il Comune di Montevecchia ha approvato il capitolato per la nuova gestione sperimentale del bar della Casetta di via del Fontanile. Un atto del 26 maggio propedeutico all'affidamento diretto. A seguito della interruzione a fine 2022 della precedente gestione della cooperativa Nuova Idea Onlus, la struttura pubblica è rimasta chiusa per 5 mesi. Per tamponare la situazione era stato concesso a un ambulante di piazzarsi nei pressi del polo sportivo nei fine settimana [clicca QUI]. In teoria l'autorizzazione scade a fine giugno, ma sembrerebbe che il servizio sia stato sospeso.



La nuova gestione varrà per due anni, per un valore complessivo stimato di 18 mila euro (IVA esclusa) e che sarà soggetto a rialzo nella proposta dell'operatore individuato. Per la riapertura è ormai questione di poche settimane, anche se nella determinazione comunale non vengono specificate le tempistiche per la riattivazione del bar. Nello schema del capitolato si evince che il Comune si accontenterebbe di 500 euro al mese nel primo anno e di 1.000 euro mensili per il secondo anno. In pratica verrebbero coperte le spese delle utenze, che rimangono a carico del Comune non essendoci volture distinte.



Il carattere sperimentale è sostanzialmente determinato dal fatto che l'operatore dovrà rendicontare al Comune a cadenza semestrale il volume delle spese e dei ricavi. Ciò darebbe la possibilità all'Ente locale di rendersi conto delle potenzialità economiche del servizio in questione, nell'ottica di un successivo affidamento in concessione.



L'operatore privato avrà in gestione il bar, la cucina, il terrazzo coperto e il corridoio retrostante all'aperto, con zona barbecue annessa, per quanto riguarda il primo piano. Mentre a piano terra vengono considerati un ripostiglio, due magazzini, uno spogliatoio e un bagno per il personale. Per quanto non delimitato nella planimetria, di fatto anche il bagno pubblico sarà sotto il controllo del nuovo bar, dato che sarà l'attività commerciale ad occuparsi delle aperture e della pulizia dei servizi igienici pubblici. Discorso analogo vale per la zona esterna in porfido al piano terra e per quella che prima poteva essere sfruttata come area pic nic pubblica circondata dagli alberi, per le quali il Comune ammette un allestimento con tavolini ad estensione del locale bar in sé. La prima area con uso non esclusivo, mentre quella verde soprastante con uso esclusivo. A differenza del passato è stata scorporata tutta la parte di gestione del verde, affidata ad un'azienda specializzata.



Il bar dovrà essere aperto per almeno 8 ore nei giorni feriali e 6 ore al sabato e festivi. Dovrà essere attivo anche in occasione di eventi culturali e/o comunali, in maniera concordata. Il nuovo gestore avrà le chiavi anche della Casetta Bis non per esercitare un'attività di ristorazione, se non per casi occasionali, quanto per aprire, chiudere, allestire e riallestire il salone. Pur non essendo tracciata nel perimetro oggetto di affidamento nella planimetria allegata, la Casetta Bis risulterà sotto il controllo e sorveglianza del gestore, che tuttavia non dovrà occuparsi delle aperture quando viene sfruttata dalle associazioni.


Le associazioni potranno utilizzare la sola cucina, previa presentazione di SCIA, una volta al mese per sodalizio e comunque non oltre le 20 volte complessive all'anno.


Nel precedente affidamento, la natura sociale era alla base del progetto, con la previsione di inserire lavorativamente persone svantaggiate e promuovendo una serie di proposte allo scopo di inclusione e di valorizzazione territoriale. La concretizzazione di questo modello è riuscita solo in piccola parte, anche per la congiuntura pandemica e post-pandemica. Il nuovo affidamento è invece di tipo privato, per quanto nello schema di capitolato si ammetta la possibilità di collaborazione con le associazioni locali, che potrebbero essere premiate eventualmente con prezzi calmierati a seguito di apposite convenzioni. Sempre in termini generali si avanza la possibilità di programmare eventi ricreativi o culturali sia autonomamente da parte del gestore sia in collaborazione con i sodalizi locali e con l'amministrazione comunale. Se il gestore volesse utilizzare la Casetta Bis per questi eventi dovrebbe affittarla. Un obbligo a carico del concessionario sarà invece quello di rendere disponibile uno spazio/stand per la promozione dei prodotti locali gestendo il conto vendita, previo accordo del prezzo direttamente con il produttore. 
M. P.
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