Lomagna: un tributo al Maestro Porcelli per i suoi 30 anni di corsi e impegno


Federico Porcelli e Adele Dell'Orto

Trent’anni di insegnamento musicale a Lomagna, per il pianista Federico Porcelli, da quando si è diplomato con lode al conservatorio di Milano nella classe del M° P. Bordoni. L’associazione Amici della Musica, all’interno della quale Porcelli ha avviato allo studio degli strumenti musicali molti giovani nell’arco di questi tre decenni, lo ha voluto festeggiare con una targa di riconoscimento. Anche l’amministrazione comunale lo ha omaggiato consegnandogli una pergamena.



Ester Piazza e Federico Porcelli





Federico Porcelli, Adele Dell'Orto, la sindaca Cristina Citterio e l'assessore Elena Gandolfi

Il tributo è avvenuto domenica 28 maggio, in occasione del saggio di fine corso in cui si sono esibiti gli allievi in pianoforte, canto, chitarra elettrica e batteria, alternando musica classica al rock. L’attività del Maestro Porcelli è stata supportata da una squadra di insegnanti. Per le lezioni di pianoforte da Andrea Bombarda e Luca Scaccabarozzi, per quelle di canto da Ester Piazza, per quelle di chitarra da Francesco Tagliento e infine per quelle di batteria da Mirko Secomandi.













L’assegnazione dei riconoscimenti è stata una sorpresa per Porcelli, che ne è rimasto piacevolmente stupito. Come ulteriore fuori programma sempre dedicato a lui un’esibizione finale dell’ex docente della scuola di musica lomagnese, Mauro Longari, che ha accompagnato al pianoforte il canto di Ester Piazza.


Al pianoforte Mauro Longari

È stato eseguito il lied di Schubert denominato “An die Musik”, che tradotto in italiano significa “Alla musica”. Piazza ne ha declamato anche un frangente in italiano: “O gentile arte, in quante ore grigie, quando il selvaggio turbine della vita mi teneva avvinghiato, hai acceso il mio cuore di caldo amore, mi hai rapito in un mondo più bello! Spesso un sospiro sfuggito alla tua arpa, un tuo dolce, tenero accordo mi ha schiuso il cielo di tempi migliori. Per questo siano grazie a te, arte gentile!”.
M. P.
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