Rispostra a LGBTQ+ e diritti

Grazie al vs. lettore per il consiglio, ho letto la risposta del sig. Ettore al sig. Emilio.
Eh, è proprio questa tipologia di pensiero che complica la vita di tante persone.
Comunque, in merito alle adozioni per i gay e single, sono permesse solo se si vuole adottare un bimbo con problemi fisici.
Matrimonio egualitario, non si intende matrimonio convenzionale in Chiesa con la benedizione del prete (giustamente la Chiesa e il Cristianesimo hanno le loro regole e nessuno vuole stravolgerle), ma significa solo avere gli stessi diritti in ambito legale. Oggi esistono solo le unioni civili per le coppie lgbtq+.
Ma nelle unioni civili i coniugi non potranno accedere alle prestazioni di maternità/paternità né agli assegni familiari.
A differenza di quanto accade per il matrimonio in cui i bambini nati vengono considerati dalla legge figli di entrambi i genitori, i bambini nati durante l'unione civile saranno figli del solo genitore biologico.
Questo è quello che si intende quando LBTQ+ chiede di riconoscere il matrimonio egualitario (non lo si vuole chiamare matrimonio, ok, diamogli un altro nome, ma la sostanza non cambia).
Purtroppo nel nostro Paese le pratiche per le adozioni sono macchinose e piene di ostacoli per le coppie etero, figuriamoci per i single e coppie gay.
Comprendo quelle coppie che vanno ad esempio in Spagna ad adottare, e poi tornano in Italia. Peccato però, che anche per colpa del governo Meloni, i bimbi adottati in altri Stati, quando vengono in Italia perdono tanti diritti.
E per finire: dice bene il sig. Emilio, le coppie gay ricorrono spesso a scritture private per tutelarsi in caso di morte, ma si sa, davanti a due soldi, anche con i parenti più buoni del mondo e di larghe vedute, si scatenano discussioni allucinanti per avidità ed egoismo (non per questioni di sesso).
Simona
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