Il sondaggio del dr. Marchetti rivela bisogni condizioni dei giovani di Lomagna e Osnago
Nella serata di mercoledì 24 maggio il dr. Marco Marchetti dello studio associato Elfo psicologia e ricerca, ha presentato la sua indagine rivolta a stabilire il livello di benessere delle famiglie e dei ragazzi nel periodo post Covid, effettuata all’interno del progetto “AscoltiAMOci - aiutiamoci educando” capitanato dalla società Cooperativa Sociale Paso. Dal 2020, in risposta al bando “Aiutiamoci” della Fondazione Comunitaria del Lecchese, la Cooperativa Paso in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Lomagna e Osnago, numerose realtà associative e scolastiche locali e l’Istituto Comprensivo di Cernusco Lombardone, hanno risposto ai bisogni educativi dei minori e delle loro famiglie attraverso diverse iniziative: doposcuola, laboratori di teatro e per l’autismo, arteterapia, alfabetizzazione per l’apprendimento dell’italiano e alfabetizzazione digitale. La ricerca è stata condotta attivamente da maggio 2022 a febbraio 2023 con la collaborazione di 3 focus group: i genitori di minori di ogni età, i ragazzi della scuola secondaria di primo grado e quelli della secondaria di secondo grado di Lomagna e Osnago, che si sono ritrovati in diverse istanze presso la sede Elfo per un confronto diretto.
Dottor Marco Marchetti di Elfo studio associato e la Dottoressa Silvia Decio della cooperativa Paso
Questo malessere è quindi sfociato in irrequietezza, iperattività e difficoltà di concentrazione nei più piccoli mentre in cattivo umore, nervosismo e insicurezze nei più grandi. Anche la gestione del tempo libero si è rivelata soddisfacente, anche se per 1 ragazzo su 4 rappresenta un aspetto critico a causa delle opportunità limitate offerte dai due paesi, mancanza che favorisce l’uso sempre più frequente e deleterio degli smartphone a partire dalla giovanissima età, rispetto al mantenimento di una relazione diretta e stabile con i coetanei. Il rapporto con la scuola tende ad indebolirsi con il crescere dell’età: il rapporto con i compagni e gli insegnanti è mediamente buono ma tanti alunni frequentano le lezioni con poca voglia che è causa di uno scarso rendimento, i genitori inoltre non ritengono esaurienti le comunicazioni con gli enti dei quali non considerano soddisfacente l’offerta formativa. Un legame stabile e sicuro con la famiglia è ciò che ha accomunato gli studenti di tutte le età anche se è emerso che spesso per le famiglie risulta complicato gestire i propri figli. Sia Lomagna che Osnago vengono frequentati quotidianamente da circa la metà dei soggetti studiati, il primo paese viene percepito come accogliente e curato ma dall’altro lato poco aperto e attuale soprattutto per i più giovani, mentre sul secondo comune i pareri sono più variabili, viene comunque percepito anch’esso come accogliente ed efficiente. Si registra invece un dato discrepante tra i due centri abitati, i ragazzi lomagnesi della scuola secondaria non sono soddisfatti delle opportunità aperte a loro nel comune, al contrario 1/3 degli osnaghesi si ritengono addirittura molto appagati.
I bisogni esternati dai giovani di Lomagna attraverso il sondaggio, e da due ragazzi presenti in aula, riguardano la necessità di fare nuove esperienze, anche di volontariato e in collaborazione con altri comuni, in luoghi di ritrovo consoni ed attrezzati a favorire l’attività fisica e la socializzazione, come parchi e aree attrezzate allo sport, necessità rispecchiate anche dagli osnaghesi. I genitori di Lomagna, infine, si sono dimostrati più preoccupati per una garanzia di sicurezza nei luoghi di frequentazione e per un’offerta commerciale e di svago più ampia non solo per i ragazzi ma per le intere famiglie. Ad Osnago le aspettative sono risultate diversamente più frammentarie: per i più piccoli si desiderano maggiori aiuti concreti mentre in ambito scolastico un miglioramento del trasporto pubblico e il mantenimento della sicurezza nelle strutture educative.
Le Amministrazioni comunali dei due paesi, insieme alla dr.sa Silvia Decio della Cooperativa Paso, hanno ringraziato il dr. Marchetti per aver portato a conoscenza i bisogni e le specificità locali attraverso il suo lavoro che consentirà di agire in maniera mirata e efficiente per risolverli, rimanendo sempre in comunicazione con i giovani, protagonisti di questa ricerca che ha a cuore il loro interesse e che spesso è però difficile coinvolgere, a causa del distacco che i ragazzi manifestano sempre di più nei confronti del loro territorio.
I.Bi.