Montevecchia: traballa la Ztl in Alta collina. Ministero contrario al controllo elettronico

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dato una stangata al progetto della ZTL di Montevecchia. La comunicazione al Comune da parte del MIT risale a circa due mesi fa, ma il sindaco Ivan Pendeggia ha deciso di darne notizia durante il Consiglio comunale del 22 maggio, per ribadire ed esemplificare che la precedente amministrazione aveva poggiato il progetto viabilistico su basi non solide. “Il Ministero ha detto che la ZTL va fatta all’interno del centro abitato, è proprio la base. Nel nostro caso il centro abitato interessa la parte bassa del paese e termina in via Alta del Poggio”. Quindi tutto ciò che sta al di sopra non potrebbe essere ZTL.


Il sindaco Ivan Pendeggia

Il Ministero ha il potere di autorizzare il controllo delle targhe automatizzato della Zona a Traffico Limitato. Sarebbero stati contestati anche altri elementi. Tra questi la proprietà della strada. Probabilmente via Belvedere è stata considerata ancora della Provincia, anche se ormai da qualche anno è passata in mano al Comune. Questa contestazione dunque verrebbe meno.

Un altro parametro critico preso in esame da Roma riguarderebbe le “vie di fughe” per aggirare il controllo delle telecamere. Il dicastero guidato da Matteo Salvini avrebbe fatto notare che gli automobilisti potrebbero fare il giro largo da Ostizza, Madremolo, per poi immettersi in via Belvedere da via del Palazzetto, avendo così superato il varco posto poco sopra via Alta del Poggio. Ci sarebbe inoltre la strada che prosegue oltre via Alta Collina, dopo lo Spiazzolo, che congiunge Montevecchia a Missaglia.



Il Comune sta valutando quali osservazioni muovere ai rilievi del MIT. Non si può escludere che ci possa essere anche un confronto diretto per capire come adeguare da un punto di vista tecnico la proposta esaminata. Se necessario, la Giunta potrebbe deliberare l’estensione del centro abitato, la cui delimitazione risale a 30 anni fa, quando l’urbanizzato era inferiore ad oggi. Oppure potrebbero essere vagliate soluzioni alternative alla Zona a Traffico Limitato propriamente detta, che si avvalgano comunque del sistema di rilevazione delle targhe già installato grazie a un finanziamento regionale sulla riqualificazione del borgo ottenuto dalla precedente amministrazione, ma attuato dall’attuale.



Del resto è stata la Giunta in carica guidata da Pendeggia ad istituire la ZTL nell’area “Alta collina” un anno fa, l’11 luglio per l’esattezza, sulla cui legittimità ora si levano delle perplessità, alla luce del parere del Ministero. Il sindaco aveva poi emesso un’apposita ordinanza il 16 settembre scorso, sulla base della delibera di Giunta che veniva richiamata in cima all’atto, che formalmente è ancora in vigore. Un’eventuale sanzione irrogata dalla Polizia locale però si presterebbe facilmente ad essere contestata.

Quella della ZTL è una patata bollente che Pendeggia ha ereditato dal suo predecessore Franco Carminati e che, come è noto, è scottata a sufficienza da provocare le dimissioni dell’ormai ex consigliere di maggioranza, leader di preferenze, Luigi Sala, che probabilmente avrebbe voluto che venisse annullata l’ordinanza potenzialmente contestabile.
M.P.
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