Montevecchia: avanzo disponibile dal 2022 di 1,3 milioni di euro. La Torre, ''i soldi chiesti ai cittadini vanno spesi''

Il duello di fioretto tra il sindaco Ivan Pendeggia e il consigliere di minoranza Carmelo La Torre ha caratterizzato il Consiglio comunale di lunedì 22 maggio. L'occasione è stata la discussione sul rendiconto di gestione per l'esercizio 2022. Ad introdurre il tema è stato il primo cittadino che ha ricordato che si tratta del primo bilancio affrontato per l'intero arco dei dodici mesi dall'attuale amministrazione, che si è insediata nell'ottobre 2021. I conti del Comune sono ampiamente in salute. Il risultato di amministrazione si attesta a 1.792.830 euro, di cui la gran parte è un prezioso tesoretto di avanzo disponibile, ben 1.322.000 euro. "È un bilancio in salita rispetto agli ultimi due anni e questo ci fa ben sperare sul piano degli impegni futuri" ha commentato positivamente Pendeggia.


Ha poi preso la parola il responsabile del servizio finanziario del Comune, Simone Gambirasio, che riveste anche il ruolo di vice segretario reggente. Ha sottolineato che nel corso dell'anno scorso l'Ente locale ha svolto una puntuale verifica dei residui attivi e passivi per comprendere con maggiore attendibilità a quanto ammontano i crediti da esigere. Il risultato è stato che il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità è stato ridotto di 90 mila euro.


Già prevedendo le critiche della minoranza sulla carenza di progettualità, il sindaco ha anticipato alcune prossime sfide, la realizzazione di un parco giochi inclusivo, la cui progettazione sarà sostenuta con un contributo che l'organizzazione della competizione podistica Mo-Mot (Monza-Montevecchia), svoltasi proprio domenica 21 maggio, ha intenzione di devolvere al Comune ospitante il traguardo della gara.


È stato poi citato lo studio sul traffico e sull'incidentalità sulla SP54 che sta conducendo la Provincia di Lecco e la progettazione delle iniziative da intraprendere per migliorare l'arteria stradale. La vice sindaca Francesca Colombo ha puntualizzato che per Montevecchia gli obiettivi al riguardo sono la realizzazione di una rotatoria all'incrocio con via Kennedy e una sistemazione della svolta in via Bassa del Poggio.


Ma le critiche della minoranza non si sono fatte attendere. Il consigliere Carmelo La Torre, entrato in Consiglio da pochi mesi e che sta sorreggendo sulle spalle il carico apparentemente in solitaria del ruolo di opposizione, dagli stessi numeri presentati ha tratto conclusioni diametralmente agli antipodi.


"Di bilanci comunali ne ho visti tanti, anche dai volumi molto più grossi, eppure questo mi ha per certi versi sorpreso per l'entità stessa dell'avanzo di amministrazione e soprattutto per la sua incidenza percentuale. L'avanzo supera il 50% del bilancio stesso" ha commentato La Torre, con un passato da assessore a Bovisio Masciago. Ha poi proseguito: "Per qualcuno può sembrare un risultato virtuoso. Io sono di un altro avviso. Sono soldi chiesti ai cittadini e che non sono stati spesi". Ha poi richiamato il suo intervento in aula quando si stava approvando il bilancio di previsione, che era stato definito timido e scarno [clicca QUI]. "Da un certo punto di vista, alla luce di quanto avevo sostenuto in merito al bilancio di previsione, questo consuntivo non mi sorprende del tutto, e mi fa pensare a una non oculata gestione dei soldi pubblici" ha lamentato La Torre. Per il consigliere, in sostanza, l'avanzo di amministrazione andava applicato con maggiore coraggio, quando invece è stato utilizzato nel 2022 per appena 57.503 euro.

Simone Gambirasio


Con una certa sapienza retorica, La Torre, classe 1954, ha poi avanzato la critica più severa, nobilitata da una dose di amarcord: "L'inesperienza non riguarda solo questa amministrazione, non è nemmeno una questione di destra o di sinistra. Con la distruzione dei partiti, si candida anche chi non ha mai messo piede in un Consiglio comunale. I partiti erano delle scuole insostituibili". All'accusa di inesperienza, è stata aggiunta l'ipotesi del timore di sbagliare, con il rammarico che alcuni progetti avanzati dalla precedente amministrazione sono rimasti lettera morta, come ad esempio la biblioteca e la casa delle associazioni. "Mi domando come mai è stato raggiunto questo risultato. L'impressione che ho è che forse c'è il timore di sbagliare nel fare le scelte o magari non si vogliono adottare dei provvedimenti che non piacciono a dei gruppi di cittadini o a qualcuno della stessa maggioranza" ha sostenuto La Torre facendo aleggiare nell'aria il riferimento alle dimissioni di Luigi Sala.

Francesca Colombo


Pendeggia ha preso appunti, ha lasciato concludere l'intervento del consigliere senza interruzioni, per poi rispondere serratamente senza trascurare alcun passaggio del discorso di chi lo aveva preceduto. "Ci tacciate di inesperienza quando in un anno e mezzo abbiamo reso il paese più bello grazie agli interventi sul decoro urbano" ha replicato il sindaco, che ha puntualizzato di essere laureato in Scienze politiche. Ha inoltre riconosciuto i meriti al consigliere Davide Scaccabarozzi per gli interventi sul decoro urbano. Ha ammesso che alcune iniziative sono state possibili in virtù del lascito della precedente amministrazione, ma anche rivendicato la capacità di aver intercettato un cospicuo finanziamento di Regione Lombardia (50 mila euro), tramite il Distretto del Commercio, per creare un'area mercatale. Il Comune dovrà aggiungere da parte sua 11 mila euro per concretizzare questa proposta. Quindi la sintesi: "Non ci manca di certo il coraggio. Siamo giovani abbastanza per dire che di paura non ne abbiamo. Non siamo paurosi, ma prudenziali, non vogliamo vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso".


Il sindaco è quindi passato al contrattacco, avanzando critiche, come in passato, alla precedente amministrazione. "Per la biblioteca era stato detto che era stata posata la prima pietra, salvo poi scoprire che non solo non era stata posata alcuna pietra, ma che non c'era stato nessun affidamento dei lavori perché la ditta si era tirata indietro - ha rimarcato il primo cittadino - Tante cose sono state, non dico millantate, ma comunque promesse. Anche la ZTL sembrava una cosa fatta, ma prima di vendere un progetto andrebbe valutato in maniera ponderata". Anche per la gestione della Casetta ha riferito di un'esperienza fallimentare, pronta ad essere lasciata alle spalle con un nuovo affidamento che dovrebbe essere sottoscritto nei prossimi giorni.

Carmelo La Torre


La Torre si è ritagliato un ultimo frangente per sottolineare che il suo giudizio avrebbe potuto essere più clemente se nel bilancio di previsione ci fosse stata un'avvisaglia di un cambio di passo. Il rendiconto è stato approvato a maggioranza. Contrari i tre consiglieri di Montevecchia Sempre Insieme.

M. P.
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