Le Prime Comunioni a Merate

Gentile direttore,

sono stato stamane alla prima comunione di un mio nipote, uno dei tanti nonni io credo.
Si tratta sempre di eventi coinvolgenti forse più per i familiari che non per i comunicandi, giovani, troppo giovani forse per pensare al di là dei probabili regali.

Anche domenica scorsa ho vissuto le stesse esperienze ed emozioni per un altro mio nipote in S.Alessandro in colonna a BG . Parrocchia storica, sontuosa, gremita e con pass di accesso per soli familiari...come qui.

Ma l'atmosfera che aleggia attorno ad un evento di fede, di comunione appunto non può prescindere dalla casa...dalle mura della comunione stessa.

Come già in passato un ambiente aperto, esposto ai rumori della strada dove l'officiante ha sperato di ottenere un raccoglimento che la struttura stessa non avrebbe dato. Dove...manca un organo con la sua voce e il surrogato dei canti deve essere forzato par la mancanza di acustica al punto di ottenere una distorsione del suono.

Ci siamo seduti su una panca di metallo laggiù in fondo vicini al WC (che abbiamo scoperto oltretutto chiuso ai numerosi presenti). Le sedie erano insufficienti ma non mancanti in quanto ammucchiate numerose altrove : sarebbe stato sufficiente adeguarle al numero dei pass...La voce dell'officiante non era ben udibile anche se mi è sembrato che l'omelia fosse abbastanza adeguata a un auditorio di giovani comunicandi. In caso di vento o di pioggia avremmo goduto anche di questi optionals!!

Cosa ha S.Ambrogio, la parrocchia, che non va??

Il centro parrocchiale ha molti pregi: si fa cinema e anche teatro; la sua funzione sui giovani è adeguata e il ciclo di catechesi svolto in modo efficace ( io credo). Semplicemente un "open space" per una cerimonia religiosa importante non mi sembra la prima scelta...e noi abbiamo una parrocchia capace. Anche in S Alessandro si era completi e...se qualcuno avesse dovuto restare escluso allora ( solo allora) si sarebbe potuti ricorrere all'integrazione TV .

No... la supposta inadeguatezza della chiesa parrocchiale non può essere motivo adeguato quando non si risolve comunque il problema.

La risposta "è questione di consuetudine" appare ridicola: con la consuetudine l'uomo non sarebbe andato lontano e io voglio sperare che il nuovo parroco voglia trarre spunto per affermare la necessità di rivedere quanto in essere " per usanza".

Non tutti i genitori credo siano contenti per una ev S.Cresima in tal modo.

 

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