Psichiatria: di nuovo Panzeri chiede a Favini. Intanto arrivano i gettonisti del san Gerardo
Massimo Panzeri e Paolo Favini
Ora apprendiamo che il sindaco di Merate ha scritto al Direttore generale per chiedere conferma di quanto letto sui giornali (cioè su merateonline). Dato che si tratta di Massimo Augusto Panzeri (del quale su altro articolo il nostro Matrix ci intrattiene in allegria) non perdiamo tempo a rispondere che quando scriviamo un pezzo ne abbiamo ampiamente verificato il contenuto. In realtà il leghista non ha alcuna intenzione di contrastare l’azione di smantellamento dell’ospedale. In quasi cinque anni si è assistito ad un ridimensionamento impressionante, rilevato da tutto il personale in servizio, dai primari agli operai. Solo Panzeri non se n’è accorto. O meglio, siccome pare che prima venga il partito e poi l’ospedale, si è ben guardato dal prendere posizione coinvolgendo gli altri sindaci e i suoi amici consiglieri regionali. Al contrario alle già modeste iniziative dei primi cittadini di centrosinistra si è opposto accusandoli di volerla buttare in politica.
Già prevediamo la risposta che darà il dottor Favini e come il signor Sindaco la sbandiererà ai suoi per dimostrare che sì, la psichiatria non aprirà più (era già chiusa, ha detto, certo ma per covid con l’impegno a riaprirla come scritto nel Poas, evidentemente ignoto a Panzeri) ma lui si è dato da fare. E allargherà le braccia affermando che mancano medici, che cosa può fare l’amico Favini?
Ebbene vediamo che cosa potrebbe fare. Deliberazione nr. 396 del 11 maggio 2023. Oggetto: approvazione della convenzione passiva con la fondazione Irccs San Gerardo di Monza per l’esecuzione di turni di servizio nella disciplina di Anestesia e Rianimazione presso i presidi ospedalieri di Lecco e Merate fino al 31 dicembre 2024. Un turno la settimana di copertura del servizio per 12 ore, incrementabili. Costo iniziale 106mila euro. Il ricorso al personale esterno ormai è prassi, pessima ma prassi. Medici che escono dal reparto come dipendenti e rientrano come gettonisti, infermieri che lavorano per le grandi cooperative (l’Asst ha un contratto aperto di 4 milioni). Insomma quando si vuole il personale lo si trova. Ma se il reparto (di Merate) lo si ritiene superfluo neanche inizia la ricerca.