Lomagna: scintille al question time sullo ''scontro'' durante il servizio di scuolabus

L'incarico legale, che il Comune di Lomagna ha assunto verso l'avvocato Corbetta per l'episodio dello scontro tra l'autista del bus scolastico e un automobilista, ha dato l'occasione al gruppo di minoranza di presentare un question time sull'argomento.


Una sindaca Cristina Citterio piuttosto tesa nel replicare ha esposto le motivazioni dell'affidamento all'avvocato, riportando pedissequamente quanto scritto nella delibera di Giunta [clicca QUI]. Alla richiesta se fossero sorti dubbi sulla completezza del contratto stipulato, la risposta si è limitata ad un secco "no". Sull'esistenza di assicurazioni stipulate dal trasportatore, la sindaca ha elencato le varie polizze RCA per i mezzi e un'altra polizza per la responsabilità civile verso terzi.


"L'amministrazione ha tempestivamente chiesto quanto accaduto al fornitore del servizio e la sostituzione dell'autista. Il fornitore ha accolto la richiesta anticipandola" ha detto Citterio per rispondere in merito a quali provvedimenti si intendano assumere. Il primo cittadino ha poi continuato: "L'amministrazione comunale, nella persona del sindaco, intende presentare una denuncia-querela riportando i fatti di cui è a conoscenza e su questo si sta avvalendo del supporto dell'avvocato Corbetta. Saranno poi le autorità preposte a valutare eventuali profili di responsabilità e a procedere di conseguenza".


Citterio ha più volte ribadito che non si tratta di una denuncia verso qualcuno nello specifico, ma una esposizione dei fatti noti al Comune. Ha anche assicurato che sono stati effettuati tutti i passaggi ritenuti dovuti per tutelare tutti gli aspetti. Ha menzionato anche una sorta di momento di ascolto a scuola per gli studenti per rielaborare l'accaduto. La sindaca ha cercato di minimizzare: "Non siamo noi a dover accusare nessuno di niente, è un fatto particolare che è accaduto ma si inserisce in una gestione del servizio che comunque non ha avuto problematiche durante l'anno e che continua fino ad ora ad essere eseguito secondo contratto".


Perplesso, il capogruppo di minoranza Mauro Sala che si è interrogato su quale possa essere il fine dell'amministrazione nel depositare questa denuncia-querela, che la sindaca ha precisato che dovrà essere formalizzata nei prossimi giorni. Sala, invitando la sindaca ad essere meno acida nel rispondere a un question time, ha sottolineato che, per essersi rivolti a un avvocato esterno all'amministrazione comunale, tale istanza di "esposizione dei fatti" ha un costo. Complessivamente il Comune spende 1.400 e rotti euro per questa pratica.


La sindaca, smentendo di fatto quanto riportato nel disciplinare d'incarico all'avv. Corbetta, ha negato che ci sia una controversia. "Non c'è nessuna controversia aperta e nessuna denuncia verso qualcuno. È semplicemente quello che va fatto per esperire tutti i passaggi che un'amministrazione deve fare davanti a un fatto di questo tipo. Abbiamo fatto tutti i passaggi di verifica, abbiamo accolto le segnalazioni dei genitori".


Concluso il question time, la discussione è passata su altri argomenti ma Sala, ancora non soddisfatto delle informazioni ricevute sul caso del servizio di trasporto scolastico, ci ha riprovato ad ottenere maggiori delucidazioni durante il dibattito sul Documento Unico di Programmazione. Il consigliere di Uniti per Lomagna ha quindi toccato un altro aspetto della vicenda, sollecitando le responsabilità in capo all'amministrazione comunale su un servizio basato su un contratto stipulato tra un committente, l'Ente locale, e un contraente, la ditta Marasco. "Lasciando perdere quello che è successo all'autista, si è saputo che alcuni ragazzi hanno raggiunto le proprie abitazioni a piedi. Per contratto la ditta deve prendere i ragazzi al punto A e portarli al punto B. Se questo non succede, per me è una grave inadempienza contrattuale. Pensavo che l'amministrazione comunale avesse puntualizzato questa cosa".


Restando sulle sue, Citterio ha replicato: "Lei fa le sue considerazioni. Noi non siamo un tribunale". Ha poi ribadito che il Comune si sta muovendo facendo i passaggi opportuni tra cui appunto la denuncia-querela. Ma Sala ha insistito ancora, rimarcando che l'Ente locale non è un soggetto qualunque: "La denuncia-querela con una mera esposizione dei fatti la potrei fare io da privato cittadino o un genitore di un alunno. Secondo me c'è ben altro. Non capisco dove vogliate arrivare con questa denuncia-querela. Oppure lo fate per mettervi il cuore in pace davanti ai cittadini".


La sindaca ha puntualizzato che l'amministrazione non abbia dei retro-obiettivi. "Lei vuole arrivare a delle conclusioni che io non intendo avere e mii domando cosa c'entra col DUP. L'amministrazione ha valutato quali sono i passi per fare le cose giuste senza esasperare o drammatizzare delle questioni a tutela dell'erogazione di un servizio che è stato eseguito senza problemi. Poi se vogliamo vedere quello che non ha funzionato una volta e cancellare tutto quello che funziona...".


Con la tensione palpabile, la sindaca ha tentato la mossa del colpo proibito come in un incontro di pugilato: "Vedo che lei guarda il cellulare per accogliere qualche suggerimento". Incandescente, Sala ha alzato la voce accusando la sindaca di aver fatto un'illazione, dal momento che non stava leggendo alcun suggerimento, e che la sindaca non potrebbe interessarsi di fatti privati. La sindaca si è prontamente scusata. Poi Sala si è spiegato in maniera ancora più esplicita: "Io dico che c'è un capitolato e il Comune deve controllare se il capitolato è stato rispettato. Chiedo solo se l'amministrazione lo abbia verificato. Lei dice che vuole fare dei passi. Ci dica quali sono questi passi in Consiglio comunale. Per me Marasco può fare il servizio anche per i prossimi 40 anni. Se lo fa bene, che lo faccia".


La sindaca ha quindi affermato che le verifiche sono in corso e che al momento in base a un punto del capitolato "è stato contestato il comportamento non corretto dell'autista". Non è stato specificato se, oltre alla sostituzione dell'autista, sia stato richiesto anche un indennizzo economico.

M. P.
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