Osnago, anno '22: il bilancio chiude con avanzo di 1,2 K


Il bilancio del 2022 si è chiuso con un risultato di amministrazione di 1.254.645 euro, in calo rispetto alle ultime annualità. Nel 2020 aveva raggiunto 1,7 milioni (in cui non era nemmeno stato applicato l'avanzo) e nel 2021 quasi 1,5 milioni di euro (con utilizzo dell'avanzo per 614 mila euro). Il risultato di amministrazione del 2022 ha invece un valore molto più simile a quello del 2019: 1,2 milioni di euro. Nel 2022 è significativo anche l'utilizzo dell'avanzo, come non si registrava da almeno un decennio, per quasi 745 mila euro. Nel 2022 è diminuita la parte destinata agli investimenti, confrontando con i dati del triennio. Lontani i tempi dei 700 mila euro a tale scopo nel 2020. Nell'anno trascorso ne sono stati destinati 100 mila. Ma aumenta la parte disponibile che sale a 540 mila euro, rispetto ai nemmeno 130 mila euro del 2020.


Per quanto riguarda le entrate tributarie, dopo il tonfo del 2021 a 2 milioni 760 mila euro, nel 2022 si è tornati ai livelli del 2018, con 3 milioni 061 mila euro. Una variazione dettata dal covid che aveva condizionato il ribasso del 2021. Le attività commerciali hanno ripreso, per cui sono migliorati gli introiti dell'addizionale Irpef e, ad aliquote invariate, è cresciuto anche l'incasso dell'Imu. L'attività di riscossione degli arretrati Imu ha portato anche ad un incremento di questa specifica voce. In generale le entrate correnti arrivano a 4,1 milioni di euro, un valore che non solo supera di mezzo milione quello del 2021, ma addirittura non era mai stato raggiunto nella storia di Osnago.


Il rovescio della medaglia è dato dalle uscite correnti, che seguono un'apparente salita inarrestabile. La curva, come mostrato in Consiglio comunale con un grafico, ha iniziato l'ascesa nel 2016 e da lì non solo non è mai ridiscesa ma negli ultimi anni ha finanche conosciuto un'impennata. Le cause nel 2021 erano state il costo del servizio di educativa scolastica, il trasporto scolastico e il ripianamento dei debiti fuori bilancio di Retesalute. Nel 2022 vanno considerate le spese per la digitalizzazione dei servizi degli uffici comunali, sostenute però dai fondi del PNRR, e ovviamente il caro bollette che non ha lasciato esenti anche gli apparati pubblici, in parte ricompensati da contributi statali.


Fino al 2022 sta invece diminuendo l'indebitamento del Comune per i mutui accesi in passato e che si stanno man mano estinguendo. Non fa particolare testo il dato del 2020 in cui il Comune aveva usufruito della possibilità di rinegoziare i mutui con Cassa Depositi e Prestiti. Il tasso di indebitamento, calcolato con la percentuale rispetto alle entrate correnti, è ben al di sotto della soglia critica del 10%. Nel 2022 si è attestato al 3,45%.

Sono seguite le relazioni degli assessori. Poi, come già detto, il gruppo di minoranza ha ridotto all'osso i commenti sul consuntivo visto l'alto numero di argomenti da trattare. Ha comunque espresso voto contrario al consuntivo.

 

M. P.
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