Airuno: attivo l'ambulatorio per i medici di base in Via Statale

È attivo da giovedì 11 maggio il nuovo ambulatorio medico in cui riceve la dottoressa Martina Redaelli. Situato in Via Statale, lo studio è stato concesso in comodato d'uso gratuito alla professionista - rimangono escluse dal comodato le spese relative alle utenze, che verranno divise tra i medici che operano nella struttura - grazie a una convenzione che il Comune di Airuno ha stipulato con il proprietario del locale, il farmacista dottor Pirola, il quale ha recentemente compiuto un intervento di ristrutturazione.
"La proprietà sta facendo ancora dei lavori di sistemazione'' ha spiegato il sindaco Alessandro Milani. ''Nel frattempo però sono iniziate le prime visite della dottoressa Redaelli ai suoi pazienti".

Il sindaco Alessandro Milani


L'amministrazione ha provveduto a donare anche delle sedie da ambulatorio e una scrivania che prima si trovava nello studio della dottoressa D'Alonzo. "È stato un ulteriore segnale di incoraggiamento - ha continuato il primo cittadino. - La dottoressa Redaelli ha provveduto poi a portare suo arredamento. Adesso l'ambulatorio è completo, provvisto anche di sala d'aspetto e bagno accessibile anche da disabili".
Ora per l'amministrazione la speranza è che anche altri medici colgano l'occasione e decidano di lavorare ad Airuno sfruttando l'ambulatorio concesso gratuitamente.
"Contiamo sul dottor Pizzi e anche il dottor Panzeri'' ha detto la vicesindaca Adriana Rossi. ''Siamo soddisfatti intanto che dalla buona volontà della dottoressa Redaelli e l'operato dell'amministrazione, in sinergia con il privato, si sia arrivati a questo risultato. I medici che c'erano prima avevano degli studi che affittavano a proprie spese. Ora, parlando con i giovani medici, le cose sembrano essere cambiate e per loro sostenere il costo dell'affitto può non essere semplice. Per questo speriamo di aver fatto cosa gradita concedendo loro l'ambulatorio, anche per il bene dei cittadini, soprattutto anziani e disabili, che rischiavano di trovarsi senza uno studio medico in paese".

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