Lecco Pride: di destra o di sinistra tanti i comuni che hanno dato il patrocinio
Si estende nel Meratese l'onda arcobaleno dei patrocini comunali al Lecco Pride, l'evento che si terrà tra un mese, sabato 10 giugno, nel capoluogo di Provincia. Alla vigilia della parata dell'anno scorso, gli organizzatori avevano reso noto quali fossero le amministrazioni comunale ad aver supportato l'iniziativa con un patrocinio gratuito. Del Meratese comparivano soltanto Osnago ed Olgiate Molgora. Per l'edizione 2023 l'adesione è cresciuta. Compaiono Calco, Paderno d'Adda, Lomagna [manca in elenco Osnago che però ha già deliberato in senso positivo il 31 marzo, ndr] per l'area di centro-sinistra. Il tema non viene però quest'anno lasciato al solo appannaggio della sinistra. Si sono aggiunti anche Cernusco Lombardone e Montevecchia, che fanno parte del blocco di centro-destra insieme ad Olgiate.
Se il patrocinio di Olgiate Molgora non stupisce (sia perché si tratta di una riconferma sia perché il Comune è guidato da un sindaco dichiaratamente omosessuale), gli altri due casi costituiscono di più una sorpresa. Ma soprattutto rappresentano la sana dimostrazione che, indipendentemente del proprio posizionamento politico, si possa essere tutti uniti nel riconoscere pari diritti per ogni individuo e si possa "mettere la faccia" contro ogni atto discriminatorio. Con poche, semplici ed efficaci parole la Giunta di Montevecchia ha motivato la scelta di patrocinare il Lecco Pride, come si legge nella delibera reperibile all'albo pretorio: "l'Amministrazione comunale intende sostenere l'organizzazione dell'iniziativa, in quanto l'evento proposto difende i diritti delle persone LGBT e persegue finalità solidaristiche".
Tra i Comuni che, almeno fino ad ora, non compaiono nell'elenco dei patrocinanti, il grande assente è Merate. In passato questo giornale aveva già riferito del diniego dato dal sindaco, che pareva arrampicarsi sugli specchi con alcune motivazioni di dubbia validità [clicca QUI]. Farebbe ancora in tempo a cambiare idea dopo aver consultato i suoi colleghi di Cernusco Lombardone, Montevecchia e Olgiate Molgora.
Se il patrocinio di Olgiate Molgora non stupisce (sia perché si tratta di una riconferma sia perché il Comune è guidato da un sindaco dichiaratamente omosessuale), gli altri due casi costituiscono di più una sorpresa. Ma soprattutto rappresentano la sana dimostrazione che, indipendentemente del proprio posizionamento politico, si possa essere tutti uniti nel riconoscere pari diritti per ogni individuo e si possa "mettere la faccia" contro ogni atto discriminatorio. Con poche, semplici ed efficaci parole la Giunta di Montevecchia ha motivato la scelta di patrocinare il Lecco Pride, come si legge nella delibera reperibile all'albo pretorio: "l'Amministrazione comunale intende sostenere l'organizzazione dell'iniziativa, in quanto l'evento proposto difende i diritti delle persone LGBT e persegue finalità solidaristiche".
Tra i Comuni che, almeno fino ad ora, non compaiono nell'elenco dei patrocinanti, il grande assente è Merate. In passato questo giornale aveva già riferito del diniego dato dal sindaco, che pareva arrampicarsi sugli specchi con alcune motivazioni di dubbia validità [clicca QUI]. Farebbe ancora in tempo a cambiare idea dopo aver consultato i suoi colleghi di Cernusco Lombardone, Montevecchia e Olgiate Molgora.
M. P.