Paderno: seduta finanziaria. 5 posti convenzionati al Cipì

Il Consiglio comunale di Paderno si è riunito mercoledì 10 aprile presso la Sala consigliare di Cascina Maria per discutere 5 punti all'ordine del giorno. Dopo aver approvato i verbali della seduta precedente, risalente al 29 marzo, il vicesindaco Gianpaolo Villa ha delineato in una dettagliata presentazione, il rendiconto della gestione, ovvero l'esercizio finanziario del comune, relativo all'anno 2022. Il risultato di amministrazione è positivo, comprende la riscossione e i pagamenti sia in conto competenza che residuo, e ammonta a 670 mila euro di avanzo. Sommando questa quota al fondo iniziale di cassa, quest'ultima ha raggiunto un fondo complessivo di 1 milione 263 mila euro.

 

I fondi vincolati ammontano invece a 108 mila euro. Essi sono destinati a opere architettoniche già in atto in centro paese e ad altri interventi che Villa ha precisato in un secondo momento della seduta. Le entrate previste sono di 3.103.172 euro, dato leggermente più alto rispetto agli anni precedenti. I trasferimenti correnti tassati dalla regione hanno beneficiato da elargizioni con destinazione vincolata, erogati nel periodo di emergenza Covid. Questi bonus hanno coperto: il caro energia, il rimborso spese delle mense scolastiche, il trasporto scolastico, il sostegno ad alunni disabili, la Tari sulle scuole (sempre rimborsata dallo stato), l'acquisto di libri per la biblioteca comunale, la gestione dei centri estivi e la copertura per alcuni esercizi del canone patrimoniale unico. La delibera è stata approvata con l'astensione al voto di Carlo Zucchi e Matteo Crippa.

Il vicesindaco ha poi presentato la prima variazione al bilancio di previsione 2023-2025 con applicazione dell'avanzo di amministrazione 2022. In primis sono stati applicati circa 32 mila euro di avanzo vincolato, 26.000 euro dei quali destinati alla sistemazione degli appartamenti di via Mazzini - di proprietà del comune - che prevedono la sostituzione dei serramenti e il rifacimento di tre bagni che offriranno maggior confort ai suoi abitanti, ma che non aumenteranno in maniera rilevante il valore di mercato degli alloggi, come domandato dal consigliere Zucchi. Sono stati attinti inoltre 1.543 euro per l'acquisto di hardware e 5.000 euro per l'abbattimento di barriere architettoniche in via Cantù: le radici di un albero hanno compromesso l'agibilità di un marciapiede che quindi necessita di essere ripristinato. Anche in questo caso Zucchi e Crippa si sono astenuti dalla votazione.

La parola è dunque passata al sindaco Gianpaolo Torchio che ha illustrato la modifica dei criteri per l'accesso ai posti convenzionati presso l'asilo nido privato "Cipì" di Paderno D'Adda della società la Crèche. Il comune ha stabilito un accordo per mettere a disposizione 5 posti convenzionati presso l'asilo Cipì. Questo prevede ai richiedenti di beneficiare di costi e criteri leggermente inferiori rispetto ai prezzi di mercato dell'asilo, godendo oltretutto di un ulteriore sconto legato all'indicatore Isee. Questa convenzione permette peraltro di accedere al contributo Inps per gli asili nido e al bando Asili Gratis di Regione Lombardia che andrà a compensare pienamente il costo della retta. La quota d'iscrizione all'istituto era ferma da 4 anni, quest'anno La Crèche ha richiesto un incremento del canone, in quanto l'incremento Istat ha superato il 15%, il che rende necessario un aumento del costo del 10%, limitato al 5% per i cinque posti offerti dall'accordo - valore limite soglia necessario per accedere a Asili Gratis. La convenzione prevede inoltre che i residenti di Paderno D'Adda possano iscriversi gratuitamente all'asilo entro una quota di 160 euro, bisognerà verificare se, visti gli aumenti, effettivamente si rimarrà sotto questa cifra. A causa dei motivi illustrati, quest'anno sono state incrementate le risorse messe a disposizione dal comune in questo ambito. La delibera è stata approvata all'unanimità.

Giunto alla discussione dell'ultimo punto, l'assessore Villa ha spiegato che come di consueto i comuni sotto i 5.000 abitanti non sono tenuti a presentare il bilancio consolidato e quindi i consiglieri si sono trovati d'accordo, anche quest'anno, sull'avvalersi del diritto di non redigere il bilancio richiesto dalla Corte dei Conti previsto dal comma 3 dell'art. 233-bis del Tuel 267/2000.

 

I.Bi.
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