Merate: primo martedì disastroso per gli ambulanti spostati in piazza Libertà. Priorità ai ''fissi''. Problemi per l'edicolante

Una mattinata a dir poco disastrosa dove la presenza al mercato di Merate è costata più degli introiti. E per questa ragione, la possibilità che per i prossimi martedì, sino a quando non termineranno i lavori davanti al municipio, le presenze si assottiglieranno è molto alta.


I sette banchi traslocati da via Viganò a piazza della Libertà così come quelli nel "budello" che collega via Cornaggia con l'area retrostante il comune, hanno subito pesantissime perdite. "Qui non si parla del 50% in meno. Se generalmente facevo 100 oggi ho fatto 10. Forse." il commento amaro di un commerciante.

Come anticipato, infatti, le ruspe al lavoro tra piazza degli Eroi e via Viganò per l'intervento prospettato di riqualificazione della piazza, hanno portato alla chiusura del tratto di strada che si snoda dalla statua della vittoria e fino all'imbocco con via Trento. La circolazione veicolare in quel tratto è completamente interdetta, è stato lasciato un corridoio per il passaggio dei pedoni in fregio al palazzo della BPM e una "passerella" per raggiungere l'edicola. Il resto è area cantiere.Raggiungere per modo di dire perchè l'abbassamento del piano stradale ha reso difficile pagare il giornale all'edicolante che sta assai più in alto.


Se nel corso della settimana il problema da gestire è la viabilità, con il transito veicolare deviato su via san Francesco e poi via Frisia o via Terzaghi, il martedì per gli ambulanti questa opera ha significato il trasloco in una zona che, seppur vicina, è distaccata e non è in continuo con il resto delle bancarelle. Questa frattura ha determinato il disastro della prima giornata e se non saranno applicati dei correttivi, così sarà sino al termine dei lavori. Sicuramente sino alla prima settimana di giugno ma eventuali ritardi potrebbero far slittare la riapertura.


Ad avvisare l'utenza del martedì sono stati dei cartelli affissi alle recinzioni metalliche che, elencando i numeri dei banchi traslocati in piazza della Libertà e nella traversa di via Cornaggia, indicava con una freccia la possibilità di raggiungerli o appunto da via Corrnaggia oppure dal collegamento posto in fondo a via Pascoli bassa. Accessi noti a chi è di Merate, sconosciuti a chi viene da fuori che così in qualche caso è arrivato a destinazione in altri ha desistito.


"Fare un altro martedì così è una follia" hanno commentato gli esercenti che già alle 11.45 stavano chiudendo le loro bancarelle e si apprestano a ritornare a casa "qui non è arrivato praticamente nessuno. Abbiamo subìto un danno enorme che nessuno ci ripagherà. Le prossime settimane cosa faremo? Non sappiamo ancora, ma dobbiamo valutare bene se ne vale la pena perchè tra il viaggio, il tempo, il carburante forse è più vantaggioso restare a casa".


"Dall'accesso di via Pascoli sono entrate in tutta la mattina sei persone" ha raccontato il commerciante con la bancarella disposta nel punto più a nord della piazza "davvero è stato un disastro. Stiamo valutando seriamente di restare a casa e di tornare a lavori finiti".

 

L'accesso da via Pascoli

 

 

La traversa di via Cornaggia


A raccogliere le lamentele e le richieste un agente di polizia locale che si è fatto parte attiva di riportare poi agli uffici di competenza il disagio patito e le possibile soluzioni per attenuarlo.


Tra queste la valutazione con l'azienda che sta eseguendo i lavori dell'apertura di un passaggio dall'edicola alla piazza, passando davanti all'anagrafe, con un corridoio che consentirebbe all'utenza di arrivare in piazza, non lasciandola più isolata come è ora.


Poi una cartellonistica più visibile, magari non bellissima esteticamente ma di certo di maggiore impatto.


"Noi paghiamo 600 euro di occupazione di suolo pubblico all'anno. Chiediamo di prendere in considerazione uno sconto per questi giorni di mancato utilizzo del nostro parcheggio e di valutare anche la possibilità che gli spazi assegnati agli spuntisti vengano prima concessi a noi che abbiamo una anzianità e dei costi differenti dai loro" hanno proseguito in coro, proponendo anche di spostarsi in viale Lombardia oppure su via Cornaggia in continuazione da via Mameli "Ci sono concesse 14 assenze, pena la perdita del posto. Chiediamo che vengano sospesi i conteggi in questo periodo: tanti di noi stanno valutando se essere presenti data la perdita. Quindi sono delle assenze per causa di forza maggiore e non volute da noi".


Infine un appunto sulla scelta del periodo di esecuzione di tale opera. "Questi mesi per chi vende abbigliamento e scarpe sono tra i più profittevoli, quando si riesce a compensare qualche perdita. Un danno provocato ora per noi è irrecuperabile. Si poteva magari valutare un altro periodo...".


Stando alle indicazioni fornite i lavori dovrebbero terminare a inizio giugno ma c'è già chi ha parlato di luglio. Un'ipotesi che chiaramente ha messo in allarme i commercianti, reduci da un paio di anni difficili e ora ancor più in difficoltà.

S.V.
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