Mandic: sul decesso della neonata l'Asst fornisce la sua versione dell'accaduto
In merito al decesso della bambina avvenuto all'ospedale Mandic di Merate nella giornata del 5 maggio e sul quale è stata disposta l'autopsia, a fornire la sua versione dei fatti con sequenza degli eventi è stata l'ASST di Lecco.
Ecco il comunicato stampa diramato in data odierna
Nota per la stampa Merate, 7 maggio 2023. In relazione al decesso della neonata, avvenuto il 5 maggio u.s. presso l’ospedale “San Leopoldo Mandic” di Merate, l’ASST di Lecco comunica:
• madre di origine senegalese in Italia da due mesi;
• seconda gravidanza a 36 settimane e 5 giorni;
• feto con nota cardiopatia in via di definizione e quindi inviata per approfondimento presso centro di II livello (Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo) dove viene vista in data 28/04/2023 con programmazione di ulteriore controllo per scegliere l’ospedale idoneo alla nascita di un neonato con quadro malformativo cardiaco, programmato per l’11/05/2023;
• giunge per controllo materno della gravidanza presso l’ospedale di Merate in data 5/05/2023; • in ambulatorio si riscontra ingrandimento del fegato e frequenza cardiaca fetale alterata con successiva richiesta di monitoraggio tramite cardiotocografia fetale;
• riscontro di tracciato cardiaco fetale non rassicurante per cui si prende in considerazione la possibilità di un trasferimento presso centro di II livello (Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco) o II livello con disponibilità di cardiochirurgia (Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo) per l’espletamento del parto; • entrambi i centri vengono interpellati;
• si conviene per la nascita mediante taglio cesareo urgente presso l’ospedale di Merate con successiva valutazione per il trasferimento della neonata, alla luce di un possibile quadro di anemia fetale e persistenza di elementi “non rassicuranti” al tracciato cardiotocografico del feto che controindicano il trasferimento. Nasce un neonato di sesso femminile di basso peso per l’epoca gestazionale (1800 gr.) gravemente anemico, senza attività respiratoria spontanea e non responsivo alle manovre rianimatorie messe in atto dall’equipe pediatrica e dai rianimatori.
È stata disposta autopsia della neonata
• madre di origine senegalese in Italia da due mesi;
• seconda gravidanza a 36 settimane e 5 giorni;
• feto con nota cardiopatia in via di definizione e quindi inviata per approfondimento presso centro di II livello (Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo) dove viene vista in data 28/04/2023 con programmazione di ulteriore controllo per scegliere l’ospedale idoneo alla nascita di un neonato con quadro malformativo cardiaco, programmato per l’11/05/2023;
• giunge per controllo materno della gravidanza presso l’ospedale di Merate in data 5/05/2023; • in ambulatorio si riscontra ingrandimento del fegato e frequenza cardiaca fetale alterata con successiva richiesta di monitoraggio tramite cardiotocografia fetale;
• riscontro di tracciato cardiaco fetale non rassicurante per cui si prende in considerazione la possibilità di un trasferimento presso centro di II livello (Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco) o II livello con disponibilità di cardiochirurgia (Ospedale “Papa Giovanni XXIII” di Bergamo) per l’espletamento del parto; • entrambi i centri vengono interpellati;
• si conviene per la nascita mediante taglio cesareo urgente presso l’ospedale di Merate con successiva valutazione per il trasferimento della neonata, alla luce di un possibile quadro di anemia fetale e persistenza di elementi “non rassicuranti” al tracciato cardiotocografico del feto che controindicano il trasferimento. Nasce un neonato di sesso femminile di basso peso per l’epoca gestazionale (1800 gr.) gravemente anemico, senza attività respiratoria spontanea e non responsivo alle manovre rianimatorie messe in atto dall’equipe pediatrica e dai rianimatori.
È stata disposta autopsia della neonata
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