Lomagna: torna in aula la questione dei 35 alberi abbattuti, pochi quelli ad ora piantati
A distanza di oltre due anni si torna a parlare del caso del boschetto privato in via Marconi raso al suolo nel novembre del 2020 sulla base di un’autorizzazione firmata dal Comune di Lomagna per l’abbattimento di 35 alberi.

Il taglio non era giustificato da ragioni di sicurezza, ma per mettere in porto un’operazione immobiliare. Dagli alberi al cemento. Della faccenda ci eravamo occupati intensamente con diversi articoli che evidenziavano dubbi e lacune tecniche. L’amministrazione comunale non aveva smentito quelle carte e quei conteggi che avevamo pubblicato, limitandosi a sostenere che quello studio non era un progetto definitivo ma solo una bozza allegata all’autorizzazione del taglio degli alberi. Ogni considerazione andava rimandata alla fase di concessione del permesso di costruire. Ora il permesso è stato dato, le villette sono state costruite, ma di alberi piantati se ne vedono pochi.
Il gruppo di minoranza Uniti per Lomagna ha voluto quindi riportare in auge la questione, con un’interpellanza che chiedeva di precisare i dati sul permesso di costruire. La risposta della sindaca Cristina Citterio ha fatto parzialmente luce sul nuovo insediamento residenziale e sulle nuove piantumazioni che dovrebbero essere realizzate. Come primo aspetto, la sindaca ha respinto l’ipotesi che il PGT consideri l’area come Verde privato, nonostante la legenda delle Tavole del Piano di Governo del Territorio lo sembrano indicare. “Il simbolo grafico rilevabile al di sotto della retinatura sono gli alberi individuati nel rilievo aerofotogrammetrico su cui è stato realizzato il PGT” ha sostenuto il primo cittadino. Ha poi aggiunto che l’opera non si può dire ancora conclusa, dunque “solo a seguito della presentazione della dichiarazione di fine lavori complessiva potranno essere effettuate tutte le verifiche circa l’adeguatezza degli adempimenti” ha commentato Citterio.
M. P.