Lomagna: torna in aula la questione dei 35 alberi abbattuti, pochi quelli ad ora piantati
A distanza di oltre due anni si torna a parlare del caso del boschetto privato in via Marconi raso al suolo nel novembre del 2020 sulla base di un’autorizzazione firmata dal Comune di Lomagna per l’abbattimento di 35 alberi.
Andando avanti con la lettura della risposta, la sindaca ha dichiarato: “Considerando la superficie effettivamente edificabile (zona residenziale di completamento), individuata dal permesso edilizio n. 5/2021 e successive varianti, è prevista la messa in dimora di 14 piante, nel rispetto delle disposizioni in merito alla densità arborea prevista dal PGT”. Questa la tesi di Citterio, che ha poi riferito i numeri sulla Superficie Verde Alberata di progetto, pari a 274,68 mq. “La minima ammissibile è di 201,36” ha puntualizzato sempre il primo cittadino. La SVA è la metà della densità arborea, secondo quanto prescrive il PGT. Infatti la sindaca ha considerato che il progetto la stima di 549,36 mq, superiore a quella richiesta di 402,71 mq. La sindaca ha pure detto che “percentualmente la densità arborea di progetto è superiore del 36% rispetto a quella prevista come minima dal vigente PGT”.
È stato ammesso che l’intervento di piantumazione non è stato ancora completato a causa della siccità e che sarà ultimato nei prossimi giorni. Ha poi aggiunto che sono stati eliminati altri 9 alberi nella zona attorno alla piscina. Il taglio è stato autorizzato con la garanzia di inserire altri 9 esemplari.
In ultima analisi Citterio ha concluso: “Si rigetta l’accusa di un’assenza di reazione e di un’inadempienza, in quanto l’Ufficio sta comunque seguendo le procedure e di fatto i lavori non sono ancora conclusi. La documentazione vi è stata tempestivamente trasmessa dal Responsabile dell’Ufficio Urbanistica Marco Tornaghi che ringrazio per la puntualità”.
Estremamente sintetica la replica del capogruppo di minoranza Mauro Sala: “Va bene, stiamo alla finestra e controlleremo successivamente quanto piantumeranno”. Ha poi domandato se le 14 piante sono considerate alberi o cespugli. Molto vaga la risposta del primo cittadino: “Me l’ha spiegato l’architetto Tornaghi, ci vorrebbe lui. Sta valutando. Quindi come si può vedere, c’è un’attenzione alla verifica dei passaggi e un raccordo costante sugli adempimenti da compiere. È nell’interesse di tutti che le cose vengano riportate nella norma di quello che è previsto da PGT, non in altre direzioni”.
Il taglio non era giustificato da ragioni di sicurezza, ma per mettere in porto un’operazione immobiliare. Dagli alberi al cemento. Della faccenda ci eravamo occupati intensamente con diversi articoli che evidenziavano dubbi e lacune tecniche. L’amministrazione comunale non aveva smentito quelle carte e quei conteggi che avevamo pubblicato, limitandosi a sostenere che quello studio non era un progetto definitivo ma solo una bozza allegata all’autorizzazione del taglio degli alberi. Ogni considerazione andava rimandata alla fase di concessione del permesso di costruire. Ora il permesso è stato dato, le villette sono state costruite, ma di alberi piantati se ne vedono pochi.
Il gruppo di minoranza Uniti per Lomagna ha voluto quindi riportare in auge la questione, con un’interpellanza che chiedeva di precisare i dati sul permesso di costruire. La risposta della sindaca Cristina Citterio ha fatto parzialmente luce sul nuovo insediamento residenziale e sulle nuove piantumazioni che dovrebbero essere realizzate. Come primo aspetto, la sindaca ha respinto l’ipotesi che il PGT consideri l’area come Verde privato, nonostante la legenda delle Tavole del Piano di Governo del Territorio lo sembrano indicare. “Il simbolo grafico rilevabile al di sotto della retinatura sono gli alberi individuati nel rilievo aerofotogrammetrico su cui è stato realizzato il PGT” ha sostenuto il primo cittadino. Ha poi aggiunto che l’opera non si può dire ancora conclusa, dunque “solo a seguito della presentazione della dichiarazione di fine lavori complessiva potranno essere effettuate tutte le verifiche circa l’adeguatezza degli adempimenti” ha commentato Citterio.Andando avanti con la lettura della risposta, la sindaca ha dichiarato: “Considerando la superficie effettivamente edificabile (zona residenziale di completamento), individuata dal permesso edilizio n. 5/2021 e successive varianti, è prevista la messa in dimora di 14 piante, nel rispetto delle disposizioni in merito alla densità arborea prevista dal PGT”. Questa la tesi di Citterio, che ha poi riferito i numeri sulla Superficie Verde Alberata di progetto, pari a 274,68 mq. “La minima ammissibile è di 201,36” ha puntualizzato sempre il primo cittadino. La SVA è la metà della densità arborea, secondo quanto prescrive il PGT. Infatti la sindaca ha considerato che il progetto la stima di 549,36 mq, superiore a quella richiesta di 402,71 mq. La sindaca ha pure detto che “percentualmente la densità arborea di progetto è superiore del 36% rispetto a quella prevista come minima dal vigente PGT”.
È stato ammesso che l’intervento di piantumazione non è stato ancora completato a causa della siccità e che sarà ultimato nei prossimi giorni. Ha poi aggiunto che sono stati eliminati altri 9 alberi nella zona attorno alla piscina. Il taglio è stato autorizzato con la garanzia di inserire altri 9 esemplari.
In ultima analisi Citterio ha concluso: “Si rigetta l’accusa di un’assenza di reazione e di un’inadempienza, in quanto l’Ufficio sta comunque seguendo le procedure e di fatto i lavori non sono ancora conclusi. La documentazione vi è stata tempestivamente trasmessa dal Responsabile dell’Ufficio Urbanistica Marco Tornaghi che ringrazio per la puntualità”.
Estremamente sintetica la replica del capogruppo di minoranza Mauro Sala: “Va bene, stiamo alla finestra e controlleremo successivamente quanto piantumeranno”. Ha poi domandato se le 14 piante sono considerate alberi o cespugli. Molto vaga la risposta del primo cittadino: “Me l’ha spiegato l’architetto Tornaghi, ci vorrebbe lui. Sta valutando. Quindi come si può vedere, c’è un’attenzione alla verifica dei passaggi e un raccordo costante sugli adempimenti da compiere. È nell’interesse di tutti che le cose vengano riportate nella norma di quello che è previsto da PGT, non in altre direzioni”.
M. P.