Brivio: cucciolo pagato e mai consegnato. Accertamenti su postepay, vaglia e C.I.

480 euro sborsati in due tranche, tramite un vaglia postale e una poste pay, per un cucciolo di barboncino che sarebbe dovuto arrivare da un allevamento di Anzio ma che, in realtà, non è mai stato consegnato all'acquirente vistasi costretta a sporgere denuncia ai carabinieri di Brivio, suo paese di residenza, per avere subito una truffa. La vicenda, risalente all'ottobre 2019, ha visto comparire questa mattina in aula uno degli operanti che, una volta ricevuta la querela della donna, ha avviato gli approfondimenti.
In rassegna dal militare sono state passate le utenze telefoniche indicate dalla vittima, il numero della postepay dove era stato effettuato un primo versamento da 240 euro e gli estremi del vaglia effettuato, con il medesimo importo, nonché le carte di identità utilizzate per attivare per attivare la carta.
Ai carabinieri di Anzio, invece, è stata invece delegata l'escussione del titolare dell'allevamento di animali da dove sarebbe dovuto arrivare il barboncino.
Terminata la breve deposizione, il giudice ha rinviato il procedimento per la discussione al prossimo 22 settembre. In quella sede poi il magistrato deciderà se assolvere o ritenere colpevoli del reato di truffa le due donne imputate che, secondo l'impianto accusatorio, si sarebbero intascate 480 euro senza però consegnare al domicilio il batuffolo di pelo tanto atteso dalla briviese.
S.V.
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