Armocromia e altre storie

Gentile Direttore
Provo una non contenuta soddisfazione per la forte partecipazione alle celebrazioni della Resistenza antifascista del 25 aprile, in tutti i comuni della Brianza la gente ha partecipato all'evento, come abilmente rendicontato dai Suoi collaboratori, in tutto il Belpaese le piazze si sono riempite.

IL tentativo dell'estrema destra di Governo atta a svuotare il significato della più importante festa civile del nostro Paese, è clamorosamente fallita; di fatto si sono celebrate tre ricorrenze: 80° anniversario della Resistenza, 1943, 75° anniversario della nostra Costituzione antifascista 1948, e in mezzo 78° anniversario della Liberazione da fascio nazismo.
Prevedibilmente il solito Ignazio Benito ha lasciato la sua "nera" impronta, andando semi clandestinamente ad appoggiare un mazzo di fiori sul monumento dedicato a Jan Palach, in funzione anticomunista. è risaputo che ignoranza e fascismo sono indissolubili.
Jan Palach era un Comunista, aveva militato nel "sogno" di Dubcech, nella primavera di Praga, contro l'occupazione sovietica, che di comunista aveva solo uno slavato titolo, (consiglio la lettura di L'insostenibile leggerezza dell'essere di Kundera, anche lui Comunista) Janus si immolò per protesta contro la perversa repressione sovietica, emulando i sacerdoti buddisti che lottavano contro la repressine cinese in Tibet, tutto questo che c'azzecca (cit. Di Pietro) con Ignazio Benito La Russa ?

Arroganza e abuso di potere sono da sempre sinonimi di incapacità, la convocazione del CDM il Primo Maggio, con spottone meloniano ne è la plastica dimostrazione, mentre scrivo non è ancora stato licenziato il Decreto precarietà ricattabilità, però verrà approvato dal parlamento il decretino della vergogna che renderà clandestini migliaia di migranti già integrati.
Ma l'argomento più gettonato da squallidi pennivendoli e da improbabili politici consiste nell'estrapolazione di una frase improvvida di Elly Schlein da una intervista con 32 risposte; la necessità di apparire con vestiti appropriati non è certo una scoperta di Elly, Sandro Pertini si vestiva con capi di sartoria perché convinto che vestirsi bene era sinonimo di rispetto nei confronti degli interlocutori, Palmiro Togliatti che detestava la sciatteria nel vestire, impose l'abito blu a deputati e funzionari, e poi non si dica che La Presidente del Consiglio non si faccia "consigliare" i vestiti, prima di sedersi lì si vestiva da scappata di casa, ora veste solo capi di Armani, è pure ingrassata.
Se uno di sinistra è povero è invidioso, se ha un conto corrente più che decente è radical chic, chiedo quale dovrebbe essere il reddito appropriato per evitare di sentire simili imbecillità.
Grazie per l'attenzione.

Fulvio Magni
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.