Cernusco, Y-Hello/1: Gianluigi Vecchi apre la rassegna con il delitto di Montevecchia

Buon successo per il primo dei tre incontri organizzati dall’Assessorato alla Cultura e dalla Commissione Biblioteca di Cernusco. Protagonista del primo appuntamento è stato Gianluigi Vecchi, montevecchino di adozione che ha all’attivo tre libri, pubblicati negli ultimi tre anni e tutti editi da EtaBeta PS. L’iniziativa, dal titolo ''Y-HELLO SPRING'', ha come focus principale il genere giallo, anche se Vecchi ha voluto immediatamente chiarire che solo il primo libro può essere considerato tale. L’incontro è stato moderato da Laura Fraternali, che ha introdotto l’autore e ha ripercorso le tappe fondamentali della sua vita.


Laura Fraternali e Gianluigi Vecchi

“Dopo un primo esperimento, un saggio, ho deciso di dedicarmi alla forma romanzo. Si tratta di trilogia ambientata a Montevecchia, il paese in cui vivo da quasi cinquant’anni" ha spiegato Vecchi.
Il suo primo volume, ''Carlambrogio indaga'', non è un classico libro giallo poiché tratta anche di problemi etici e storici. Carlambrogio Brivio, ad esempio, è un personaggio realmente esistito, un venditore ambulante che dispensava pillole di saggezza. Nel 1848, durante le rivolte contro gli austriaci, a Montevecchia avviene un delitto e Carlambrogio, conosciuto da tutti come uomo saggio, viene chiamato dalla polizia per risolvere il mistero.
''Lucia e Renzo: amore e stalking'' invece è una rilettura del romanzo di Manzoni. Lucia diviene una manager, la numero due della fabbrica, una donna emancipata e indipendente; l’innominato si trasforma nell’Innominabile, capobastone della camorra lecchese; fra Cristoforo è in realtà Chiris il moschettiere, eroe in incognito che difende i più debole. Riuscirà don Rodriguez a conquistare Lucia? “Manzoni non avrebbe sicuramente approvato, ma io mi sono divertito a scriverlo. E qualcuno anche a leggerlo”.
L’ultimo romanzo, dal titolo ''Le piramidi di Montevecchia'', parte dalle teorie dell’architetto De Gregorio. “Ho sfruttato questo spunto per far incontrare un uomo del Neolitico, Oetzik, con la professoressa Sofia, assistente del prof. Carlo Maria Fermini, inventore della macchina del tempo".



Durante questo incontro, Vecchi ha approfondito la tematica delle società aperte-chiuse. “Montevecchia è stato per molto tempo un paese chiuso, anche se ormai sono molti i forestieri in paese. È un tema che mi sta molto a cuore, sempre presente nei miei romanzi. Montevecchia ha 52 frazioni che non favoriscono certo l'apertura e così ho cercato di approfondire questo aspetto anche nei miei romanzi".
Infine, Vecchi ha affrontato anche il tema della parità di genere, presente soprattutto in quest’ultimo romanzo. Infine, l’autore ha parlato anche di scienza e conoscenza. “Oggi a volte preferiamo fattucchiere e cartomanti, anziché credere nella scienza. Senza tecnologia non ci si muove e siamo tagliati fuori del mondo. Oggi siamo sommersi da dati grezzi, ma sono pochissime le persone capaci di razionalizzare tutti questi dati. Oggi si legge poco, si fa poca critica e si urla e basta. L’Italia investe pochissimo in cultura, mentre nei libri troviamo apertura e numerose risposte ai dubbi della vita” ha poi concluso.
Il secondo incontro, in programma il 13 maggio, avrà come ospite Adriano Galli, scrittore de “Il caso del reggicalze rosso". A chiudere la manifestazione, il 27 maggio, sarà Sergio Barlocchetti che presenterà il proprio libro “Chinisia”.
B.V.
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