Sulla dis-Unione tra LVB e SMH
Dis-Unione della Valletta
L'errore più grave e, purtroppo, più ricorrente in questa triste storia, questo sì, è quello di pensare che tutto sia dovuto alla disputa tra due sindaci "galli nello stesso pollaio".
Non è così!
Non è possibile continuare a dividere a metà le responsabilità.
La responsabilità è, per chi ha occhi per vedere, di una parte ben definita.
La responsabilità è di chi ha unilateralmente deciso che un comune con meno di duemila abitanti abbia la possibilità di spendere meno da solo, che in collaborazione con un ente che somma quasi settemila abitanti (anche i bambini capiscono...), che fosse possibile mantenere gli stessi servizi, magari migliorandoli, lavorando e gestendo da soli la vita amministrativa del comune.
Non è possibile continuare con la storiella dei due caratteri incompatibili e del carattere difficile del Sindaco di LVB (che poi se "difficile" vuol dire lungimiranza, competenza, capacità operative, abnegazione, vorrei che tutti i Sindaci ed Amministratori avessero un carattere difficile, purtroppo così non è).
Le decisioni, almeno a LVB, sono prese democraticamente, garantisco!, dal Consiglio Comunale, non sono prese da una sola persona, mai.
Cara residente della Valletta Brianza il Bene Comune non è certo qualificato dalle festicciole qua e là, che poi se per festicciole si intendono gli eventi culturali, programmati in collaborazione con l'Unione e mai compartecipate dagli amministratori di Santa Maria Hoé, allora sì sono bene comune.
Certamente sono bene comune le Ciclopedonali, il Nuovo Polo dell' Infanzia, la Riqualificazione del Centro Storico di Perego, la Riqualificazione di via Santa Caterina a Rovagnate. . . continuo? Ce n'è ancora volendo.
Ma Bene Comune è anche la funzionalità del Palazzetto dello Sport di proprietà dei comuni di La Valletta Brianza e Santa Maria Hoé. Funzionalità che terminerà il 30 giugno di quest'anno e se non si troverà una soluzione, che non sia ancora semestrale, dal 1 luglio il Palazzetto non riaprirà più.
Non pretendo di cambiare idee personali, ma contribuire a che le frottole abbiano termine.
L'errore più grave e, purtroppo, più ricorrente in questa triste storia, questo sì, è quello di pensare che tutto sia dovuto alla disputa tra due sindaci "galli nello stesso pollaio".
Non è così!
Non è possibile continuare a dividere a metà le responsabilità.
La responsabilità è, per chi ha occhi per vedere, di una parte ben definita.
La responsabilità è di chi ha unilateralmente deciso che un comune con meno di duemila abitanti abbia la possibilità di spendere meno da solo, che in collaborazione con un ente che somma quasi settemila abitanti (anche i bambini capiscono...), che fosse possibile mantenere gli stessi servizi, magari migliorandoli, lavorando e gestendo da soli la vita amministrativa del comune.
Non è possibile continuare con la storiella dei due caratteri incompatibili e del carattere difficile del Sindaco di LVB (che poi se "difficile" vuol dire lungimiranza, competenza, capacità operative, abnegazione, vorrei che tutti i Sindaci ed Amministratori avessero un carattere difficile, purtroppo così non è).
Le decisioni, almeno a LVB, sono prese democraticamente, garantisco!, dal Consiglio Comunale, non sono prese da una sola persona, mai.
Cara residente della Valletta Brianza il Bene Comune non è certo qualificato dalle festicciole qua e là, che poi se per festicciole si intendono gli eventi culturali, programmati in collaborazione con l'Unione e mai compartecipate dagli amministratori di Santa Maria Hoé, allora sì sono bene comune.
Certamente sono bene comune le Ciclopedonali, il Nuovo Polo dell' Infanzia, la Riqualificazione del Centro Storico di Perego, la Riqualificazione di via Santa Caterina a Rovagnate. . . continuo? Ce n'è ancora volendo.
Ma Bene Comune è anche la funzionalità del Palazzetto dello Sport di proprietà dei comuni di La Valletta Brianza e Santa Maria Hoé. Funzionalità che terminerà il 30 giugno di quest'anno e se non si troverà una soluzione, che non sia ancora semestrale, dal 1 luglio il Palazzetto non riaprirà più.
Non pretendo di cambiare idee personali, ma contribuire a che le frottole abbiano termine.
Dario Colombo