Riflessione sulle dichiarazioni dei redditi

Scrive il direttore di Pagella Politica, Giovanni Zagni: "E' sempre molto istruttivo spendere qualche minuto sui dati annuali delle dichiarazioni dei redditi degli italiani, che ogni anno vengono pubblicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef). Quelli dichiarati nel 2022, che si riferiscono quindi all'anno precedente, sono usciti pochi giorni fa. Oltre ai noti problemi, noti, ma non per questo meno gravi o meno urgenti è di disparità di genere e territoriale, per cui ad esempio i contribuenti lombardi dichiarano in media il 60% in più di quelli calabresi, c'è un numero che salta all'occhio: il 41 per cento dei contribuenti non raggiunge un reddito di 15 mila euro l'anno, che equivale a un impressionante 16,7 milioni di persone. Certo, rientrano nella cifra i rentier, e certo, anche chi evade parecchio: ma per arrivare a quasi 17 milioni di persone, poco meno di un residente su tre, ce ne vuole.
La classe dirigente del nostro Paese sembra vivere nella convinzione che le difficoltà economiche siano un fenomeno tutto sommato marginale, che permette al dibattito politico di baloccarsi con mille altre questioni, anche assai poco rilevanti. I numeri però dovrebbero aprirci gli occhi davanti alla realtà, che dipinge uno scenario piuttosto preciso: quello di un Paese che ha un problema di evasione ancora molto rilevante e in cui comunque (le due cose non si escludono) una notevole parte della popolazione è lavoratori poco qualificati, famiglie numerose, stranieri, pensionati a basso reddito guadagna davvero poco. Due questioni mi pare del tutto assenti dal dibattito politico da anni a questa parte."
Lorenzo
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