Le 11 classi della scuola sulla ribalta per lo spettacolo teatrale ''Ti ricordi di Lomagna?''
Grande successo per “Ti ricordi Lomagna?”, spettacolo teatrale organizzato dal plesso della primaria di Lomagna sulla storia del paese. Giovedì 27 aprile, infatti, la sala cinema del centro parrocchiale di Osnago si è riempita di genitori, amici e bambini. Nello spettacolo erano coinvolte tutte le 11 classi della scuola, dalla prima alla quinta. Tutti i bambini hanno contribuito alla riuscita dello spettacolo: i più piccoli hanno lavorato più sulla fisicità, mentre i più grandi hanno esplorato la recitazione a tutto tondo.
Il tema principale dello spettacolo è stato la memoria perduta. A causa di un virus i bambini si ritrovano soli a scuola e subito intuiscono che, senza i più grandi, non hanno più informazioni sul loro passato. Così decidono di sfruttare queste ore per ricostruire la storia del loro paese e per illuminare un mondo che sembra irrecuperabile. Divisi in piccoli gruppi, decidono di diventare dei piccoli archeologici e di ripercorrere le tappe più importanti della storia locale. Una parte decisamente rilevante lo spettacolo sono le vicende che riguardano la Seconda guerra mondiale. Il merito dello spettacolo è quello di attualizzare una tematica che, apparentemente, è relegata ad una memoria ormai lontana.
I bambini sul palco si divertono, saltano, danzano e recitano come attori già esperti. Il tutto è stato possibile anche grazie alla bravura di Stefano Panzeri della compagnia teatrale di Merate il Ronzinante che da anni lavora all'interno delle scuole.
Il progetto dello spettacolo teatrale era stato interrotto a causa della pandemia. Inizialmente, infatti, il progetto prevedeva una serie di interviste agli anziani del paese. “Il progetto è stato presentato un po’ di anni fa, ma il bando è stato indetto solo quest'anno” ha spiegato Panzeri. “Di conseguenza ci siamo dovuti basare su alcuni libri che raccontano la storia locale. In un secondo momento, le varie classi hanno lavorato con me e con Michele Masullo, che mi ha affiancato in questo percorso. Ho così scritto un copione di circa quaranta pagine che è stato interpretato da oltre 200 piccoli attori. È stato un lavoro piuttosto complesso perché alcuni nomi e avvenimenti sono ancora presenti nella memoria locale. Inoltre, abbiamo deciso di includere alcuni aneddoti legati alla guerra, nonostante si tratti di un racconto interpretato da piccolissimi: un argomento pesante come questo raccontato da bambini perde di gravità di cronaca e guadagna in poesia”.
B.V.