Osnago: le parole del teologo Benhöffer, forza della libertà

"L' essenza dell'ottimismo non è soltanto guardare al di là della situazione presente, ma è una forza vitale, la forza di sperare quando gli altri si rassegnano, la forza di tenere alta la testa quando sembra che tutto fallisca, la forza di sopportare gli insuccessi, una forza che non lascia mai il futuro agli avversari, il futuro lo rivendica a sé".

 

È con le parole del teologo e pastore luterano Dietrich Bonhöffer che il sindaco Paolo Brivio ha aperto il suo discorso celebrativo del 25 aprile. Dopo aver posato la corona al Cippo Casiraghi e la benedizione ai Caduti presso il cimitero, il corteo si è spostato in viale delle Rimembranze davanti al monumento dei caduti, dove è stata posata la corona d'alloro e la bandiera della pace.

Il sindaco ha incitato a una lotta pacifica ma resiliente per i valori della libertà, come quella portata avanti dai partigiani, dai nostri padri e tutti coloro che si schierarono contro il regime totalitario senza "restare ottusamente alla finestra" della storia. È giusto ricordare gli eccessi militari ma è grazie all'intervento della Resistenza se il paese fu liberato dal fascismo che "produsse frutti avvelenati e macabri. Il fascismo fu vergogna d'Italia e degli italiani. Il fascismo fu tradimento dei valori ereditati dalle stagioni migliori della nostra storia. Al contrario, la Resistenza fu restituzione dell'Italia all'onore del mondo. Fu ritorno di un paese alla stima di se stesso".

 

Importante è stato inoltre ricordare il 75esimo anniversario dall'approvazione della Carta Costituzionale che sancì un nuovo inizio per il nostro paese. La Costituzione, il testo base e sacro che detta i valori e principi della patria. Eppure, Brivio ha confessato che "cosa vuol dire davvero, essere italiano, a me l'hanno insegnato le decine, anzi ormai le più di 100 persone che davanti a me hanno giurato - una delle esperienze più preziose dei miei nove anni da sindaco - per diventare cittadini del nostro paese. Scelgono noi, scelgono l'Italia, hanno scelto anche Osnago. Scelgono, certo (io lo chiedo sempre, il motivo della loro scelta), il lavoro che il nostro paese offre e il benessere che può derivarne, le sue garanzie, le sue sicurezze, i suoi diritti, il suo welfare, le sue scuole. Ma scelgono in fondo, magari senza saperlo esprimere, come noi spesso non sappiamo esprimerlo, i suoi valori e i suoi principi più profondi e più solenni."

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Il sindaco ha ringraziato gli Alpini, le forze dell'ordine, la parrocchia e tutti i cittadini per la loro preziosa presenza che ogni anno garantisce una degna celebrazione di questa data importante. La cerimonia è stata seguita da un momento musicale e un rinfresco presso la sede degli Alpini.

I.Bi.
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