Lomagna: la sindaca ricorda le donne della ''Resistenza''

Un inno alla libertà ed alla democrazia, quello che è risuonato oggi a Lomagna. In occasione della celebrazione del 25 aprile, festa della liberazione d'Italia e della sconfitta del nazifascismo, si è tenuto un corteo festoso che dal piazzale della Chiesa Parrocchiale ha raggiunto il Monumento ai Caduti in via 25 aprile.

 

Al termine della Santa Messa, i fedeli ed i cittadini accompagnati dal Corpo Musicale Osnago-Lomagna hanno raggiunto il Monumento. A guidare la marcia, il gruppo Alpini, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia (ANPI) ed il Sindaco di Lomagna Cristina Maria Citterio.

Il discorso tenuto dal primo cittadino ha ricordato ai presenti l'importanza di non restare indifferenti in merito alla nostra storia, ma portare gli insegnamenti nel presente e nel futuro. Ha invitato a ricordare quelle immagini e narrazioni del passato che ci sembrano tanto distanti, applicandole nel presente. "Si è trattato di un evento e fatto storico fondante per la nazione. Sono argomenti purtroppo ancora attuali le guerre e la sfiducia nelle istituzioni che dovrebbero essere detentrici dei valori democratici. Dobbiamo avere la capacità di fare la differenza e prenderci in carico la nostra parte."

Il volume di Benedetta Tobagi, "La resistenza delle donne" è stato il filo rosso del discorso, attraverso alcune frasi simboliche si è ricordata l'importanza delle donne nella resistenza che hanno riconosciuto l'altro come fratello anche se spesso sconosciuto.

Ponendosi alcune domande "Sai chi sei? Sai a che cosa sei chiamata? Per cosa vale la pena vivere o morire?" si sono messe in discussione ed hanno messo a rischio la propria vita per la libertà.

Tornando poi al motivo per il quale si celebra questo giorno, Cristina Maria Citterio, ha ribadito "Non è solo un ricordo di azioni eroiche lontane, ma bisogna comprendere il passato perché serva al nostro oggi. Come raccoglieremo questa eredità? Non dobbiamo dimenticare mai chi ha lottato per lasciarci un sentiero libero, quello della resistenza."

Ha preso poi parola Carlo Cerato, rappresentante ANPI. "Dovremmo vergognarci del fascismo!" ha esordito, ricordando quanto il movimento abbia privato i cittadini della libertà di esprimere idee e di votare, considerando soprattutto le leggi raziali e le uccisioni di massa degli ebrei.

Ha ricordato che "La costituzione è antifascista! É inaccettabile che alcune cariche dello stato cerchino di sminuire i fatti storici".

Riferendosi poi agli alunni di quinta della primaria, ospiti quest'oggi, ha raccontato loro che la scuola è situata in via Giacomo Matteotti. "ha avuto il coraggio di denunciare in parlamento i fascisti, per questo fu rapito e ucciso." Gli studenti hanno poi ricordato attraverso alcuni disegni "Cos'è la libertà?", recitando alcune frasi che la evocassero, un inno alla spensieratezza, alla speranza ed alla gioia.

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Concludendo con quanto detto oggi da Carlo Cerato "La libertà è tanto preziosa quanto fragile, ha bisogno di una continua difesa".

 

E.Gi.
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