Brivio, Calco e Olgiate: corteo al Cippo. ''Dalla Resistenza la nostra Costituzione''


I sindaci Stefano Motta di Calco, Federico Airoldi di Brivio e Giovanni Battista Bernocco di Olgiate,
il Maresciallo Vincenzo Valenza e il Comandante Alberto Maggioni

Nella giornata di martedì 25 aprile il tempo è stato clemente a sufficienza per concedere a Brivio, Calco e Olgiate Molgora una bella celebrazione comunitaria in occasione del 78° anniversario della Liberazione d'Italia. Dopo aver omaggiato i propri caduti ai rispettivi monumenti in paese, le autorità e molti cittadini si sono riuniti presso il Polo Scolastico di Brivio, nella frazione Beverate.

La scuola è stato il punto di partenza di un lungo corteo a cui hanno preso parte molte persone, a partire naturalmente dai sindaci Federico Airoldi di Brivio, Stefano Motta di Calco e Giovanni Battista Bernocco di Olgiate Molgora, il comandante del corpo intercomunale di Polizia Locale Alberto Maggioni, il comandante della stazione dei Carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza, gli alpini dei gruppi dei tre Comuni, la sezione briviese dei marinai d'Italia, i rappresentanti delle associazioni Avis e Aido, vicesindaci, assessori, consiglieri di minoranza e non, e persino ex sindaci, come Dorina Zucchi e Alessandro Brambilla di Olgiate, Ugo Panzeri di Brivio e Adele Gatti di Airuno, che è stata accompagnata dai consiglieri di minoranza Thierry Averna e Gianfranco Lavelli.



Il nutrito corteo ha percorso le vie della frazione di Beverate guidato dal corpo musicale "Giulia Recli" di Brivio, che ha condotto il lungo serpentone fino al cippo commemorativo situato nei pressi della rotonda dei partigiani - che per l'occasione è stata decorata con papaveri fatti all'uncinetto dall'associazione ArteLab -  dove il 26 aprile del 1945 Enrico Mandelli e Pietro Ripamonti sacrificarono la loro vita per la riconquista della libertà. Come da tradizione, sulle note de' "Il Piave" è stata depositata una corona sul monumento per omaggiare a dovere i caduti.

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"Nella primavera del 1945 la sconfitta del nazifascismo consegnava l'Europa e l'Italia a nuova vita, basata su un'esperienza democratica che oggi ci garantisce la libertà - ha detto il sindaco Federico Airoldi nel suo discorso, affiancato dai colleghi - Lo spirito di sacrificio e di appartenenza alla comunità, partendo da una condizione di mala sofferenza, aveva generato il movimento di resistenza e di lotta di liberazione. Fare memoria della Resistenza significa non solo far rivivere momenti decisivi della nostra storia, ma onorare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita per conseguire gli alti valori della libertà, della giustizia e della pace, che sono fondanti per la Repubblica".

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Il primo cittadino briviese ha ricordato quanto sia importante continuare a fare memoria, ancor più in un momento storico come quello che sta vivendo l'Europa adesso. Airoldi ha menzionato anche le polemiche politiche e prese di posizione di parte viste in questi giorni: "La guerra ha comportato risvolti fratricidi, dobbiamo guardare oltre, verso un orizzonte più ampio, tenendo presente che uno dei frutti della Resistenza è stata la nostra Costituzione". 
La celebrazione si è conclusa con ringraziamento a tutte le associazioni, e alla Protezione Civile e la Polizia Locale che hanno garantito la sicurezza del corteo sulla strada. 
E.Ma.
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