Osnago: PGT tra incentivi e la sostituzione della Fiera con un polo di alta formazione

Si è riunita nuovamente la Consulta Urbanistica di Osnago per approcciarsi alla costruzione della Variante generale al Piano di Governo del Territorio. La seduta precedente era stata interrotta dopo pochi minuti per uno stato di malessere fisico che aveva colpito l'ospite della serata, l'architetto Roberto Pozzi che si sta occupando della redazione del PGT [clicca QUI]. L'esperto è contitolare dello Studio Associato Ingegneria, Urbanistica, Architettura che ha sede in Provincia di Varese. È costituito da tre soci e oltre 35 collaboratori. "Abbiamo redatto circa 30 Piani di Governo del Territorio" si è presentato così l'arch. Pozzi. Di questi alcuni riguardano Comuni non molto distanti da Osnago: Usmate Velate, Bellusco, Ornago, Aicurzio ed Imbersago.

Il sindaco Paolo Brivio

La fase di coinvolgimento della Consulta e della cittadinanza si svilupperà in più tempi. Il primo step riguarda una raccolta embrionale di idee e varrà fino a luglio, stando alle tempistiche dettate dal sindaco Paolo Brivio durante la riunione pubblica. Proprio verso luglio l'estensore del PGT dovrebbe fornire la prima bozza che conterrà una sintesi, per quanto possibile, delle sollecitazioni pervenute dai cittadini. Ci saranno altri passaggi previsti dalla normativa regionale che portarenno all'adozione della Variante generale entro il tardo autunno del 2023. Meno certe le tempistiche per l'approvazione definitiva, che probabilmente sarà compito della prossima amministrazione comunale essendoci tra un anno le elezioni.

 

In una sorta di studio anatomico del PGT, è stato descritto da quali documenti è composto. È stato osservato come il Documento di Piano rappresenti la testa pensante, contiene la visione generale e politica che si vuol dare al governo del territorio. Ci sono poi le due braccia operative: il Piano delle Regole si occupa principalmente degli interessi di natura privata; il Piano dei Servizi riguarda tutti gli effetti di natura pubblica o di interesse generale. Sotto risiedono, esternamente ai tre documenti principali, i Piani integrati d'intervento e i Piani Attuativi. Riguardano i casi particolari in cui le azioni pubbliche e private devono essere sinergiche.

 

L'architetto Roberto Pozzi

Il postulato ribadito più volte dall'architetto è che gli ambiti di manovra sono pochi e vanno sfruttati al meglio. L'analisi generale è cominciata dal nucleo storico di Osnago: "Il centro è un valore sprecato, non esprime nel modo opportuno le potenzialità che ha. Vanno coniugati tre livelli: la conservazione per tutti i valori eccezionali; la tutela per la difesa di un modello di sviluppo coerente; lo sviluppo stesso per edifici che possono essere trasformati". L'urbanista ha promesso di voler trovare il giusto equilibrio con un sistema di incentivi per indurre chi ha la titolarità dei beni a sviluppare alcune iniziative. "Bisogna soddisfare il target della domanda, quindi una residenza di scopo per le giovani coppie o per i coniugi anziani". Come esempio, è stata suggerita la previsione di una premialità (caso estremo, il non pagare gli oneri di urbanizzazione) se nell'edificio viene riservato uno spazio per la babysitter o la badante condominiali oppure se il palazzo viene pensato per accogliere la residenza a breve termine, idonea a chi non resta a lungo sul territorio.

 

Quanto alle aree industriali dismesse è stato menzionato il caso della ex Voss Fluid, che ha chiuso i battenti in via Stoppani nel 2021. L'architetto Pozzi ha lanciato il sasso con una domanda che conteneva già la risposta: "Siamo sicuri che serva ancora una soluzione per delle attività economiche oppure, visto che le risorse sono poche, questi siti possono essere utilizzati per offrire delle risposte alla domanda abitativa?". Ha poi aggiunto: "Potrebbero essere create delle sinergie con delle incentivazioni mettendo in relazione il recupero nel centro storico con la trasformazione di questi siti poco utilizzati". Nella mappa viene evidenziata anche un'area industriale sottoutilizza nella fascia Sud-Ovest del paese.

Di incentivi l'architetto Pozzi ha riferito anche in relazione ai settori del commercio, dell'artigianato di vicinato, delle piccole attività professionali direzionali o dei piccoli servizi alla persona. Classificati come servizi tout court ci sono l'oratorio, la scuola materna, il centro sportivo e le sale comunali in viale delle Rimembranze, luogo quest'ultimo che ha valore monumentale in sé e dove si affaccia l'edificio dell'ex banca che andrebbe rivalutato, secondo il punto di vista dell'urbanista.

 

Quanto ai parcheggi in centro, l'estensore è stato piuttosto netto nel sottolineare il loro sottodimensionamento attuale: "È una zavorra che rischia di rallentare la riqualificazione del patrimonio storico delle zone centrali. Non solo il mercato chiede il posto auto, ma anche la necessità dei pedoni di utilizzare lo spazio pubblico per la mobilità dolce. Bisogna trovare la modalità di aumentare i parcheggi, non solo quelli pubblici ma soprattutto quelli privati". Pozzi ha stimolato una riflessione sull'edificazione di una struttura creata apposta come multibox. Ha ventilato l'ipotesi di nuovi parcheggi anche nelle aree del Parco del Curone: "Saremmo ottusi se negassimo di consentire anche un accesso con l'automobile nel Parco. Se vogliamo che ci sia uno scambio tra i percorsi naturali occorre ragionare anche in termini di parcheggio perché il Parco possa essere un valore". Nei pressi della stazione ferroviaria si potrebbe introdurre invece un servizio di bike sharing, magari in accordo con le aziende locali.

Paolo Strina


Sul tema dei distretti produttivi si è aperta la discussione sull'area della Fiera: "Il modo più utile possibile per sfruttare bene il territorio deve essere trovato per l'ex Fiera" ha dichiarato l'urbanista. "È un fattore identitario, che non tutti i Comuni avevano e che si è perso nel tempo. Va trovato un modo per preservare questo carattere identitario". È stato prospettato ciò a cui l'amministrazione sotto traccia sta già lavorando per la riqualificazione del comparto, ovvero la creazione di un polo per l'alta formazione professionale, specialmente nel settore tecnologico. Una sfida che dovrebbe vedere la generazione di sinergie tra più attori del territorio, da quelli economici a quelli pubblici. D'altra parte persiste una convenzione con l'Ente Fiera di durata quarantennale e che avrebbe ancora oltre 10 anni di vita e dunque di persistenza della Fiera così come era intesa in passato. "Il tema della formazione è sicuramente un elemento fondamentale. Forse potrebbe essere il luogo su cui investire per formare gli addetti delle attività economiche per cui servono cervelli oltre che mani buone" ha commentato al riguardo l'architetto Pozzi.

 

Fermo restando che sul comparto Fiera è stata avviata una specifica procedura di Variante puntuale al PGT sulla base di un Piano Attuativo presentato dalla proprietà e che potrebbe essere approvato prima della Variante generale al PGT in discussione [clicca QUI].

 

È seguito un primo assaggio del dibattito pubblico che ci sarà nelle prossime settimane. L'ex sindaco Paolo Strina ha sottolineato l'attenzione da porre sull'invarianza idraulica per la gestione delle acque meteoriche e in generale sulle tematiche ambientali. Ha poi ricordato quanto è già stato fatto nel recupero del centro storico in piazza della Pace, via San Carlo, il PR Mimì e con il recupero dell'ex Coop in via Trento in atto. Cauto infine Strina sull'apertura agli incentivi, rimarcando anche "la responsabilità di qualche privato che ha tenuto qualche propria situazione ma con un impatto sul pubblico per decenni".

Il capogruppo di minoranza Marco Riva

Il capogruppo di minoranza Marco Riva ha sollecito l'identificazione di aree in cui applicare le riduzioni al consumo di suolo. Ha gettato poi uno sguardo alle grandi infrastrutture stradali, in relazione all'ipotesi del prolungamento della tangenziale, che "dovrebbe creare un casello proprio in prossimità della fine del corridoio ecologico". Ha dunque chiesto di chiarire se il PGT prenderà atto di tali studi. Il sindaco ha replicato che non esiste alcun progetto formalmente depositato e trasmesso ai Comuni del territorio, per cui risulta impossibile ragionarci nel concreto.

M. P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.