Comodamente sedute/87: davanti a una promessa anche faticosa non si scappa

Giovanna Fumagalli Biollo
“Se ti imbatti in una cosa bella la racconti” ha scritto qualcuno.
Ed è proprio di eventi belli, intensi, emozionanti che vi voglio raccontare oggi.
Sì, perché dovete sapere che da Ottobre a oggi ho partecipato a ben tre matrimoni.
E che matrimoni!
A  Ottobre si è sposata la mia adorata nipote Alessandra con quel ragazzo d’oro che è Pietro.
A Dicembre invece è stata la volta del mio secondogenito Samuele con Benedetta, l’amore della sua vita. E infine ieri, è convolata a nozze la mia primogenita, Sara con il suo amato Fabrizio.
Quando una coppia di ragazzi nel 2023 per nulla costretta dagli obblighi morali, dalle aspettative genitoriali, dalle circostanze della vita, sceglie consapevolmente di sposarsi, ci racconta qualcosa.
Ci racconta che ci si sposa perché anche se la parola impegno spaventa tanto, loro possono essere più forti e più coraggiosi, e più determinati.
Ci racconta che se il “per sempre” fa tremare le gambe, sanno che troveranno il modo di sorreggersi a vicenda ogni santo giorno della loro vita.
Ci racconta che davanti a una promessa non si scappa, né quando la fatica si farà sentire, né quando decidere di amare costerà più della fede d’oro che portano al dito.
Sposarsi perché qualunque cosa accada, viverla in due farà la differenza.
Le cose belle accadono.
Di continuo.

Sara e Fabrizio

A volte si susseguono con una tale velocità che ti sorprendi a domandarti se ce la farai a reggere tanta emozione.
Ma poi capisci che sì, non solo ce la fai, ma trovi il modo di starci bene dentro, trovi il modo di trasformare le assenze in presenze e di nutrire una immensa, profonda gratitudine per il privilegio
di essere testimone di simili giorni.
“Ti prometto che non presterò attenzione al mio cuore  a pezzi,
che non sarò triste del tutto,
perché la scia di amore che hai lasciato dietro di te,
sarà così luminosa da accompagnarci per il resto delle nostre vite”.
Ho imparato che tristezza e felicità, possono imparare a convivere bene dentro lo stesso cuore, e che se ben mescolate, ci insegnano a guardare il mondo con occhi diversi, a cogliere ciò che prima sfuggiva, a vivere e a godere dell’attimo, a rallentare il passo fino a sentire il battito del cuore.

Samuele e Benedetta

A Alessandra e Pietro, Samuele e Benedetta, Sara e Fabrizio, a  tutte le coppie che come loro hanno scelto di sposarsi, alle coppie che ci stanno pensando, alle coppie che li hanno preceduti e che quel sì l’hanno pronunciato tanto tempo prima, e alle coppie che loro malgrado, hanno dovuto rinunciare a essere tali, dedico la preghiera che mio marito e io avevamo scelto per le nostre nozze tanti anni fa, che mi porto sempre nel cuore, perché ogni volta che la rileggo, mi ricorda quanto sono stata fortunata a incontrare l’amore della mia vita.
Due.
Siete due.
L’uomo e la donna, caricati dell’amore del mondo.
Diffidate: vi si predicherà la prudenza, vi si predicherà l’usura, il conflitto quotidiano, il fuoco di paglia, la passione spenta, e, alla fine, la stanchezza che si dovrà sopportare per dovere, per contratto, per buona volontà, per promessa, per impegno.
Non ascoltateli.
Se siete vigilanti nulla potrà spegnere l’amore, né le grandi acque, né i conflitti, né il tempo.
Saranno in tanti a prevedere il fallimento, perché vivono nell’aridità, perché non conoscono né voi né la vostra storia.
Non ascoltateli.
Stringetevi l’un l’altro lungo tutti i giorni, parlate, confidatevi, cercatevi, lottate, accarezzatevi:
i vostri corpi sono belli, li attraversa la luce della vostra anima e i vostri baci sono sollievo per il vostro cuore.
Non abbiate paura di cercare sostegno tra coloro che vi sono vicini.
Amatevi, amatevi ogni giorno della vostra vita,
Voi siete lo splendore del Suo Amore.
E l’amore, basterà per ogni cosa.

Alessandra e Pietro

Naturalmente se volete godervi il reportage fotografico di queste splendide storie, potete trovarle qui.

https://comodamentesedute.com/2023/04/22/sposarsi-parte-terza-quando-sei-la-mamma-della-sposa/

Arrivederci alla prossima settimana!

Rubrica a cura di Giovanna Fumagalli Biollo
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