La Valletta: formazione e professione, con gli ITS Academy posto di lavoro assicurato

Conciliano formazione della persona alla professione garantendo ai diplomati alti livelli di occupazione in settori industriali 4.0. E' questa la sintetica descrizione usata nella serata di orientamento informativo scolastico di venerdì 14 aprile, in Aula Magna ICS don Piero Pointinger a La Valletta Brianza, organizzata dall'Unione della Valletta per introdurre a genitori e studenti gli ITS Academy. Raffaele Cesana, consigliere delegato all'Istruzione dell'Unione, assieme ai prof. Giovanni Pavone, Marco Vignoli e Fabio Coppola, rispettivamente coordinatore e docenti e tutor dell'ITS Lombardia Meccatronica, ha organizzato un incontro per presentare quelle realtà che spesso non vengono valorizzate quanto il lavoro e l'università, una volta ottenuto il diploma di scuola superiore, ovvero gli ITS Academy.

 

Il prof. Fabio Coppola, il consigliere Raffaele Cesana, il prof. Marco Vignoli e il prof. Giovanni Pavone

 
Nate in Italia nel 2010, sotto forma sperimentale grazie ad una norma varata dal governo, gli Istituti Tecnologici Superiori si diffondono sulla base di realtà già esistenti in Germania, Francia e Svizzera, dove enti formativi ed imprese collaboravano per istruire giovani studenti alle tecniche del mondo del lavoro. Nel 2022 gli ITS, grazie alla legge 99/2002, diventano un percorso strutturale e vengono rinominati ITS Academy, con l'obiettivo di far acquisire agli studenti le competenze necessarie per inserirsi in modo progressivo ed efficace nelle imprese del 4.0. Ad oggi gli ITS presenti in Italia sono 126, di cui 20 in Lombardia, con circa 3.600 soci sostenitori ed 800 percorsi di studio attivi. Le macro aree di studio degli ITS sono sei: ITS Green dell'efficienza energetica; ITS IT riguardo informazione e comunicazione; ITS Italy per il Made in Italy; ITS Motion relativi la mobilità sostenibile; ITS Tech che studiano le tecnologie della vita; ITS Culture che si occupano di beni e attività culturali. I corsi di studio possono essere biennali, a quattro semestri, o triennali, a sei semestri.

 
"Ad oggi in Italia gli iscritti sono circa 30mila contro gli oltre 800mila in Germania - ha spiegato il prof. Vignoli -. Il potenziale non è dunque stato compreso ancora del tutto. I percorsi di studi sono programmati per insegnare agli studenti le skills necessarie e richieste nel mondo del lavoro di oggi. Le ITS inoltre collaborano con numerose imprese, che mettono a disposizione esperti e tecnici che insegnano grazie alla loro esperienza sul campo. Ad un anno dal diploma di ITS l'80% è inserito nel mondo del lavoro con contratti regolari ed il 92% di questi svolge funzionalità coerenti con il  percorso di studi". La didattica è dunque di tipo applicativo e sperimentale. I professori hanno sottolineato come nelle ITS non vengano insegnate tutte le teorie possibili, ma che invece l'attenzione è focalizzata sulle abilità richieste dalle imprese odierne. Inoltre, almeno il 30% delle 2.000 ore di corso sono svolte in azienda, anche all'estero, con la formula del tirocinio e dell'apprendistato in alta formazione e ricerca.

 
Per quanto riguarda l'ITS Lombardia Meccatronica, il prof. Coppola ha illustrato struttura, corsi ed inserimento degli studenti. "Siamo sostenuti da 164 soci e più di 500 imprese, che contribuiscono nel percorso degli studi con finanziamenti e tecnici qualificati. Attualmente abbiamo sette sedi operative con tre percorsi ITS: industriale - factory automation, autoferrotranviario e biomedicale. I corsi sono a numero chiuso ed ogni anno, tramite curriculum, test attitudinali e colloqui motivazionali, si iscrivono dai 25 ai 30 studenti per corso. Oltre alle conoscenze pregresse teniamo molto in conto le motivazioni con cui lo studente si approccia all'ITS. Abbiamo avuto casi di studenti che, pur non avendo frequentato precedentemente percorsi 'tradizionali' come gli istituti professionali, si sono valorizzati per passione ed impegno, raggiungendo ottimi traguardi e venendo contattati in anticipo dalle imprese".

 
"Invito le aziende a costruire il futuro del mondo del lavoro assieme alle ITS, aiutando numerosi futuri lavoratori a specializzarsi. Tuttora invece le imprese tendono a risucchiare immediatamente gli studenti provenienti da professionali, impedendo una maggior ricerca e qualificazione nelle opere lavorative" ha concluso il prof. Giovanni Pavone prima che il consigliere Cesana passasse la parola al pubblico, tra domande e chiarimenti riguardo questi percorsi di studi.
M.Pen.
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