''Lomagna Si-Cura'': successo agli incontri su salute e stili di vita con l'Avis e l'Aido

Si è chiuso ieri - venerdì 14 aprile - "Lomagna Si-Cura", ciclo di incontri per promuovere la salute e un corretto stile di vita. L' evento è stato organizzato dalla Consulta, in collaborazione con il Comune e alcune associazioni del paese, e ha avuto come ospiti Stefano Barelli, presidente dell'Avis Merate, la dottoressa Elisa DoniIsidoro Galbusera, presidente Aido Lomagna-Osnago. A condurre l'incontro è stato il dottor Jakob Panzeri, medico di base e presidente della Consulta alle Politiche sociali.

Isidoro Galbusera, Laura Biffi, Jakob Panzeri, Stefano Barelli, Elisa Doni



 Dal 1952 ad oggi sono state 173mila le sacche di sangue prelevate dall'Avis Merate, associazione che comprende anche tutti i paesi limitrofi. Lomagna attualmente conta poco più di 100 donatori attivi su oltre 300 iscritti. Barelli ha definito la donazione di sangue come "un atto d'amore verso tutte le persone che ne hanno bisogno". Il presidente dell'Avis ha inoltre ribadito l'importanza di incontrare i bambini e i ragazzi nelle scuole. "Anche se più della metà dei nostri donatori ha un'età compresa tra il 18 e i 35 anni, siamo sempre alla ricerca di giovani donatori" - ha spiegato Barelli.  "Io sono stato a lungo donatore, ma ho avuto la fortuna-sfortuna di essere anche un ricevente. E' dunque importante parlare con i più giovani che sono il nostro futuro". 

Dopo aver fatto alcuni cenni storici, la dottoressa Elisa Doni ha illustrato le caratteristiche del nostro sangue e ha spiegato l'iter necessario da seguire per diventare donatore. "Il sangue è un farmaco salvavita per molte patologie. Alcuni pazienti, per poter proseguire il trattamento, hanno bisogno di trasfusioni di sangue" - ha spiegato la dottoressa. Spesso, infatti, si associa la trasfusione a trattamenti emergenziali, senza considerare le varie patologie legate al sangue. Il donatore deve avere determinate caratteristiche: "il primo criterio per la donazione deve essere la salute del ricevente e del donatore". Il donatore è infatti sottoposto a controlli stringenti, come quelli che riguardano epatiti e virus dell'HIV.    Nella seconda parte della serata è stato approfondito il tema della donazione di organi. In Italia le persone in attesa di trapianto sono oltre 8mila. Come la donazione di sangue, anche la donazione degli organi è un atto gratuito, anonimo e solidale. Ne esistono due tipi: da vivente (che riguarda solo il rene e il fegato) e da cadavere.  "In Italia serve il consenso esplicito del donatore. La vera novità degli ultimi anni è stato il consenso al momento del rinnovo della carta di identità, che ha aumentato il numero di donatori - ha spiegato Galbusera.  

Al microfono sopra Isidoro Galbusera e nella foto sotto Stefano Barelli

 


L'ultimo intervento è stato quello di Laura Biffi, una giovane casatese che ha deciso di raccontare la sua storia. Dopo un banale incidente, una caduta, un valore del sangue fuori dalla norma è stato il campanello d'allarme che ha portato la donna a fare i conti con una malattia rara che aveva già iniziato a colpire i reni. "Dopo due anni e mezzo di dialisi, a mezzanotte mi è squillato il telefono e mi è stato comunicato che c'era un rene compatibile. È stato il giorno più bello della mia vita, che mi ha permesso di cominciare la mia terza vita". Il racconto di Biffi è commovente, una storia di piccole e di grandi difficoltà quotidiane. "La malattia mi ha fatto riscoprire la mia forza interiore" - ha dichiarato. Nella voce di Biffi c'è commozione nel ricordare, ma si percepisce anche la speranza di un radioso futuro.  "Dopo un trapianto c'è un potenziale rischio di rigetto - ha spiegato il dottor Jakob - ma esistono terapie appropriate per scongiurare questo rischio. Ancora oggi c'è un problema tra richiesta e disponibilità. Ciò che possiamo fare noi è dire sì nei confronti della donazione, un atto d'amore che può contribuire a salvare una vita". 


Al termine degli interventi, i presenti hanno potuto rivolgere alcune domande ai relatori, che hanno risposto in modo esaustivo ai numerosi dubbi. All'incontro era presente anche il sindaco di Lomagna, Cristina Citterio.    Il prossimo 16 aprile sarà la Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti. Dalle 8 alle 12, in Piazza della Chiesa, i volontari dell'Avis e Aido saranno presenti per fornire informazioni utili a chiunque intenda avvicinarsi a questo mondo. 
B.V.
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