Santa Maria Hoè: un corso di Krav Maga Donna Difesa presentato da Paolo Tentorio

Mercoledì 19 aprile avrà inizio il tanto atteso corso di auto difesa Krav Maga del progetto Donna Difesa a Santa Maria Hoè, che ha già raggiunto il numero massimo di iscrizioni. In preparazione al primo allenamento di prova, il fondatore di "Donna Difesa" Paolo Tentorio dell'a.s.d. Centro Studi Krav Maga ha tenuto nella serata di mercoledì 12 aprile una presentazione del progetto, sostenuto dalla psicologa Manuela Cazzaniga e dal legale Matteo Pizzagalli. "Per noi amministrazione l'avvio di questo corso, da tanto tempo voluto ed organizzato, ha un grandissimo valore perchè costituisce uno strumento di sicurezza in più per la cittadinanza, che ha risposto in modo positivo con i numerosi iscritti" sono state le parole del sindaco Efrem Brambilla, a cui si è unita la capogruppo Elisa Montani nel ringraziare l'associazione sportiva per l'impegno ed il lavoro che andranno a svolgere.





"Difendersi è un tuo diritto, un diritto di tutte le donne" sono le parole slogan del progetto, nato dall'amore ed il rispetto che Paolo e tutti i membri dell'a.s.d. provano per le donne e dunque dalla priorità, dalla necessità e dall'esigenza di affrontare il drastico problema delle violenze contro le donne. Fondato da Imi Lichtenfeld negli anni '60, il Krav Maga è considerato il metodo più semplice, veloce ed efficace da insegnare per auto difendersi dalle aggressioni: sibasa su movimenti istintivi, non richiede anni di pratica, non sono necessarie doti di natura atleticao elevata forza fisica. Oltre all'insegnamento delle tecniche del Krav Maga, Paolo Tentorio ha spiegato vari aspetti che verranno affrontati durante il corso, tra cui: imparare ad utilizzare le proprie armi fisiche, che siano esse i gomiti, le mani, le unghie, la testa etc; saper sfruttare a proprio vantaggio l'ambiente circostante, sia per difendersi che per monitorare e prevenire un'aggressione; imparare a valutare le situazioni di rischio-pericolo; affrontare con freddezza e velocità un atto di violenza subita, senza farsi trasportate dallo shock emotivo; saper colpire punti sensibili per mettersi al sicuro, senza eccedere nella legittima difesa. Tentorio ha poi elencato una serie di atteggiamenti utili alla prevenzione dell'aggressione poichè spesso saper usare la violenza fisica in risposta ad un aggressione non può bastare: "La prevenzione deve diventare un abitudine mentale, come prima cosa non bisogna mai farsi trovare impreparate. Ogni attimo può essere letale".


Dott. Matteo Pizzagalli, dott.ssa Manuela Cazzaniga, ideatore di "Donna Difesa" e
Master di Krav Maga Paolo Tentori, sindaco Efrem Brambilla, Elisa Montani






La parola è poi passata alla dott.ssa Manuela Cazzaniga, intervenuta per presentare gli aspetti psicologici di un'aggressione subita, spesso più rilevanti e dannosi delle ferite corporee. "La violenza sulle donne è un problema di sanità globale, una violazione ai diritti umani ed un problema di salute globale enorme" ha esordito la dott.ssa Cazzaniga, presentando come una donna su tre sia vittima di aggressione, che sia essa fisica o psicologica, almeno una volta nella vita. La violenza va dunque affrontata, sia grazie a corsi di prevenzione fisica che con il sostegno di uno psicologo o psicoterapeuta. A seconda dell'aggressione subita, i danni riportati a livello psicologico possono essere innumerevoli e perdurare nel tempo: paura, orrore ed insicurezza nella vita quotidiana; sfiducia nelle persone; isolamento sociale; chiusura mentale; mantenere segreta l'aggressione; incubi continui; sofferenza psicologica e fisiologica. L'aggressione passata continua ad esistere nel presente, non abbandonando mai la mente della vittima, ma facendo sentire la vittima stessa causa di ciò che ha subito. "Da soli non si può affrontare sempre tutto, meno ancora questi episodi" ha proseguito e concluso la dottoressa Cazzaniga L'importante è riuscire a  reagire, prendendo il controllo dei propri sentimenti anche tramite un consulto psicologico. Ci sono varie terapie utili ad alleviare ed affrontare questi dolori emotivi, tra cui le EMDR, che desensibilizzano il trauma del ricordo".





Da ultimo è intervenuto il dottor Matteo Pizzagalli, consulente legale che ha esposto tutte le  sfaccettature giuridiche legate alle aggressioni e all'auto difesa. Dopo varie slides teoriche, esempi giuridici reali di violenza e sfruttando spezzoni di film di varie principesse Disney, che per l'occasione sono state prese come rappresentazione delle "donne difese", Pizzagalli ha mostrato la sottile linea che intercorre tra legittima difesa e l'eccesso di legittima difesa. Anche se con le recenti normative il concetto di legittima difesa sotto stress emotivo è
stato ampiamente esteso.
M.Pen.
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