Saint Pagnano: obiettivo chiaro di Astegiano
Nell'ultimo turno casalingo della stagione regolare i Saints hanno ottenuto una bella vittoria per 5-2. I biancorossoneri per la prima volta nella loro storia disputeranno la postseason in Serie A2, in base all'esito dell'ultimo turno si determinerà se saranno i playoff per l'A2 Elite o addirittura i playoff per la Serie A. Ne parliamo con Paola Astegiano, allenatore in seconda dei Saints Pagnano da 4 stagioni.
La partita con la Fenice VeneziaMestre ha dimostrato ancora una volta che ultimamente la nostra squadra accetta di soffrire in alcuni momenti della gara e ne esce rafforzata. Pensi che sia qualcosa dove siamo migliorati o è una caratteristica che abbiamo sempre avuto?
"Onestamente non penso che sia una caratteristica che abbiamo sempre avuto ma anzi un qualcosa su cui abbiamo dovuto lavorare parecchio soprattutto a livello mentale. Non è mai facile per una squadra accettare di subire il gioco avversario anche con delle squadre che sulla carta possono sembrare alla nostra portata. Alla fine però abbiamo fatto il passo di accettare che siamo una squadra che difficilmente può comandare il gioco per lunghi tratti della partita e quindi necessariamente deve alzare il livello di attenzione quando la palla ce l’hanno gli avversari. Sicuramente è stato poi più semplice accettarlo una volta che i risultati hanno iniziato ad essere dalla nostra parte."
Grazie a questo momento positivo della squadra abbiamo scalato la classifica fino a raggiungere la sesta piazza. Ora resta l'ultima giornata da giocare sul difficile campo di Pordenone per cercare di compiere un'impresa storica. Come dovremo approcciare a questa partita che per noi ha una valenza mai vista prima?
"Intanto dobbiamo essere felici ed orgogliosi di aver conquistato con anticipo la possibilità di giocarci i play off di A2 Elite. Ora dobbiamo andare a Pordenone sapendo che abbiamo un’occasione unica che è sicuramente quella di giocare i play off per la serie A, ma soprattutto di avere la matematica qualificazione all’A2 elite senza passare dai playoff che rappresentano sempre un rischio. Il nostro primo obiettivo dev'essere quello di qualificarsi matematicamente all’A2 Elite. Solo se dovessimo raggiungerlo poi potremmo pensare a goderci tutto quello che ne può conseguire.
Durante la stagione più di una volta abbiamo sbagliato le partite decisive ma non credo ci sia migliore occasione che provare ad invertire la tendenza in una partita che fondamentalmente possiamo giocare libera da pensieri contro un avversario molto forte che ci ha triturato in casa nostra e per il quale abbiamo il massimo rispetto".
La partita con la Fenice VeneziaMestre ha dimostrato ancora una volta che ultimamente la nostra squadra accetta di soffrire in alcuni momenti della gara e ne esce rafforzata. Pensi che sia qualcosa dove siamo migliorati o è una caratteristica che abbiamo sempre avuto?
"Onestamente non penso che sia una caratteristica che abbiamo sempre avuto ma anzi un qualcosa su cui abbiamo dovuto lavorare parecchio soprattutto a livello mentale. Non è mai facile per una squadra accettare di subire il gioco avversario anche con delle squadre che sulla carta possono sembrare alla nostra portata. Alla fine però abbiamo fatto il passo di accettare che siamo una squadra che difficilmente può comandare il gioco per lunghi tratti della partita e quindi necessariamente deve alzare il livello di attenzione quando la palla ce l’hanno gli avversari. Sicuramente è stato poi più semplice accettarlo una volta che i risultati hanno iniziato ad essere dalla nostra parte."
Grazie a questo momento positivo della squadra abbiamo scalato la classifica fino a raggiungere la sesta piazza. Ora resta l'ultima giornata da giocare sul difficile campo di Pordenone per cercare di compiere un'impresa storica. Come dovremo approcciare a questa partita che per noi ha una valenza mai vista prima?
"Intanto dobbiamo essere felici ed orgogliosi di aver conquistato con anticipo la possibilità di giocarci i play off di A2 Elite. Ora dobbiamo andare a Pordenone sapendo che abbiamo un’occasione unica che è sicuramente quella di giocare i play off per la serie A, ma soprattutto di avere la matematica qualificazione all’A2 elite senza passare dai playoff che rappresentano sempre un rischio. Il nostro primo obiettivo dev'essere quello di qualificarsi matematicamente all’A2 Elite. Solo se dovessimo raggiungerlo poi potremmo pensare a goderci tutto quello che ne può conseguire.
Durante la stagione più di una volta abbiamo sbagliato le partite decisive ma non credo ci sia migliore occasione che provare ad invertire la tendenza in una partita che fondamentalmente possiamo giocare libera da pensieri contro un avversario molto forte che ci ha triturato in casa nostra e per il quale abbiamo il massimo rispetto".