Merate, bollettini parrocchiali digitali nr.21/1928:  immagini della città tra il 1925 e il 1930. Articoli tra religione e costume

Riprendiamo il nostro viaggio dentro la storia di Merate "letta" dal Bollettino Parrocchiale. Nella collezione digitalizzata manca l'anno 1927 per cui saltiamo subito al 1928.

La copertina è immutata: immagine della chiesa di Sant'Ambrogio, prezzo 30 centesimi una copia, 40 centesimi gli arretrati, 5 lire l'abbonamento annuo.


Le prime pagine sono dedicate alla pubblicità. Vale la pena di pubblicarle, fanno parte della storia della città.


 



L'articolo di apertura è un buon anno in chiave religiosa, cioè sui proponimenti d'inizio anno che però vengono messi in pratica sempre . . . domani. E per rendere meglio l'idea il parroco propone la scritta di quel commerciante: "qui domani si vende la roba gratis". Mentre dal mondo della scuola, per un po' di buonumore, arriva la storiella della maestra che illustra le stagioni e domanda qual è il tempo migliore per raccogliere la frutta. E Giovannino pronto: quando il cane del padrone è legato.

I suicidi non sono drammatici accadimenti dei frenetici giorni nostri, il bollettino infatti dedica una pagina alla tragica fine di un ragazzo di sette anni e al tentativo di porre fine alla propria vita di una ragazzina di meno di vent'anni solo perché la madre pretendeva di sapere dove andasse così di frequente uscendo la sera di casa.

C'è poi la consueta pagina del prof. Sironi sull'agricoltura: nel numero di gennaio l'esperto spiega come combattere la filossera delle foglie delle viti americane.

In chiusura altre pagine pubblicitarie.


La premiata ditta Trivioli è sempre in testa alle donazioni per l'asilo infantile, per l'oratorio e per il bollettino con paginate pubblicitarie. Come qualcuno ricorderà apriva su via Manzoni, uno spaccio dove praticamente si poteva trovare di tutto, con il sig.Trivioli sempre elegantissimo dietro l'imponente registratore di cassa.

La pagina 5 è dedicata al Giorno della Candelora, il secondo giorno di febbraio consacrato a celebrare il mistero della purificazione della Vergine e di Gesù al tempio. Non è più festa di precetto ma il Prevosto invita tutti i fedeli a procurarsi una candela benedetta e a ornare insieme al vasetto di acqua santa e al Crocifisso il capezzale del letto.


La storia, anche quella macabra si ripete: una donna è accusata di aver ucciso il figlioletto di due mesi dal tribunale di Treviso.
La donna confessa di aver soppresso il piccolo per sentirsi più libera di andare a ballare e divertirsi. Una occasione per il Bollettino di scagliarsi contro il ballo ritenuto un rito che suscita vanità, invidia, gelosia, abiti poco decenti e contatti che turbano il cuore.

Il prof. Sironi spiega come avere uova d'inverno.  

Due concezioni della vita, è l'articolo che apre il numero di marzo: "le ultime ore del carnevale sono svanite, le ore che il Maligno ha saturato del suo spirito di lussuria e peccato, le ore nelle quali ha raccolto la sua più larga messe di anime. Le ultime ore del carnevale si sono confuse con le prime ore della Quaresima così come le ultime coppie mascherate e sfatte dalla veglia si sono incontrate con i primi gruppi di fedeli recantesi in chiesa per chiedere a Dio  la grazia di incominciare, con purità di intenzione, il periodo salutare della Quaresima".

Il tema centrale del numero di aprile riguarda la Confessione o meglio le obiezioni da porre a coloro che non si confessano per i motivi più svariati.

Nella pubblicità di luglio Trivioli promuove il famoso FLIT, infallibile nel distruggere le mosche. Per contrastare il "Veleno" della stampa, cattiva, oscena, anarchica ecco il trattato di Educazione religiosa proposto nel numero di settembre con una raccolta di pensieri sull'importanza di detta educazione: Cesare Cantù, Victor Hugo, Pasquale Villari, Nicolò Tommaseo.

Il numero di ottobre affronta le obiezioni di coloro che ritengono eccessivamente lunga la recita del Rosario. Ecco cosa dice il Prevosto: "Hai il babbo, la mamma, parenti morti? La prima e seconda decina sono per loro. Il pensiero di sollevare dalle pene del Purgatorio i tuoi cara ti farà attento. Hai tentazioni da vincere? La terza decina sia per ottenere questa grazia. Hai persone care sopra le quali implorare la grazia di Maria? E la quarta e la quinta siano per questo scopo". Facile no?

Una volta i genitori. Si intitola il richiamo a una maggiore attenzione verso le figlie (è una costante del Bollettino puntare comunque l'indice contro le femmine, siano ragazze, mogli, madri). "Una volta i genitori avevano la bella e santa pratica di "temere" e "non fidarsi di nessuno" a proposito delle compagnie delle loro figliuole. Adesso invece? Pare abbiano la pratica contraria "Non temere mai e fidarsi sempre". Vi è festa nel paese vicino? Ed ecco coppie promiscue di giovanotti e signorine - le figlie di nessuno -  che partono, magari strette su la bicicletta, e tornano quando credono bene. E a che ora! Ah genitori non vi accorgete che le vostre figliuole si rovinano? Non vedete che con tanta libertà i fiori più belli dell'animo delle vostre fanciulle sono inariditi ormai?". Il numero di Novembre apre con i morti e Ognissanti, ricorrenze classiche d'inizio mese." Non omnis Moriar", cita il Prevosto, non morirò tutto. Lo Spirito Santo - continua il Prevosto - così ci parlava nell'Antico Testamento: "Dio ha creato l'uomo indistruttibile..." "Ricordati del tuo Creatore prima che ritorni la tua polvere nella terra donde ebbe origine e il tuo spirito ritorni a Dio di cui fu dono". La campagna contro la presunta civetteria femminile continua con un testo intitolato "Lo specchio" "

Il numero di Novembre apre con i morti e Ognissanti, ricorrenze classiche d'inizio mese." Non omnis Moriar", cita il Prevosto, non morirò tutto. Lo Spirito Santo - continua il Prevosto - così ci parlava nell'Antico Testamento: "Dio ha creato l'uomo indistruttibile..." "Ricordati del tuo Creatore prima che ritorni la tua polvere nella terra donde ebbe origine e il tuo spirito ritorni a Dio di cui fu dono".

La campagna contro la presunta civetteria femminile continua con un testo intitolato "Lo specchio"

"C'è dapprima una attrattiva che lentamente, lentamente seduce, attira con la potenza del serpente affascinatore; poi trattiene, diverte, inebria, ci forza a ritornarvi, a guardarci, a abbagliarci, a sorridere, a posare, a idolatrare noi stessi. . . . . Oh come sono carina quanto mi sta bene questo abito ben corto. Sì - dice la coscienza - ma così vestita ti distingui per una giovane seria e virtuosa? Che importa, ecco come sono graziosa. . . . .

Il racconto continua sul filo di questa trama e conclude con l'invito a non spendere quei denari che "aiutano a precipitarti sulla china sbagliata ma a offrirli per un'opera buona, per le missioni,  per un nuovo seminario. . ..!

Il professor Sironi spiega come conservare le uve da tavola e come raccogliere e conservare le patate. Un po' il mastrogiardiniere del '28.

Infine il numero di dicembre è dedicato a Sant'Ambrogio, undicesimo dei vescovi milanesi pontificando dal 374 al 379. Il cosiddetto "Rito Ambrosiano" lo si deve alle notevoli aggiunte e migliorie alla Sacra Liturgia. Morì a 57 anni il 4 aprile 397.  


Don Angelo Perego



Il consiglio alle donne, madri e spose arriva mutuando una tradizione svedese secondo cui la madre della sposa aspetta la figlia sull'uscio di casa e le dà uno zuccherino affinché sia sempre dolce e soave con il marito e sappia tacere a tempo opportuno anche di fronte alle sgarbatezze e ai contrasti immancabili.



Neanche in questo 1928 il prevosto don Angelo Perego concede una riga alla politica. Il fascismo ormai ha occupato tutti i centri di potere e anche a Merate è stata aperta la casa del fascio.

Per finire qualche bella immagine di Merate negli anni 1925 - 1930

 

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