Olgiate: le acqueforti di Piermario Sala per abbellire l'area della stazione ferroviaria

È avvenuta nel pomeriggio di mercoledì 12 aprile a Olgiate Molgora, in occasione della festa patronale, l'inaugurazione delle gigantografie delle acqueforti di Piermario Sala che il comune ha fatto appendere sul muro della stazione ferroviaria, in centro al paese, per decorarlo. 

Piermario Sala


Diversi i cittadini che hanno preso parte a questo momento celebrativo, iniziato all'ingresso del municipio, dove si è tenuto il rito di alzabandiera con gli Alpini del gruppo locale. I presenti, seguendo il sindaco Giovanni Battista Bernocco, il vicesindaco Matteo Fratangeli, l'assessore Ilaria Bonfanti, i consiglieri Giovanna Fumagalli, Stefano Golfari e Stefania Cazzaniga, e don Giancarlo Cereda, si sono poi spostati in via della Stazione. 

Don Giancarlo Cereda, Matteo Fratangeli, Mauro e Michele Sala, Giovanni Battista Bernocco e Ilaria Bonfanti

Emozionato, il primo cittadino, ha ringraziato la famiglia del professore, artista e artigiano Piermario Sala, scomparso nel marzo del 2013, per aver dato modo al Comune di realizzare quella che a tutti gli effetti è una mostra permanente a cielo aperto con gli scorci di Olgiate: Cascina Contrassoa, Cascina Mazzolatica, Villa Sommi Picenardi, Cascina Buon Martino, Villa Buttero, Mondonico, la Torre di Porchera, via Canova. "Piermario ha realizzato delle vere opere d'arte - ha detto Bernocco - che prima erano in possesso della ProLoco e altri proprietari, e ora sono a disposizione di tutti. Questo è il primo passo verso la sistemazione e messa in bellezza della nostra stazione, anche se ci vorranno anni". 



Il sindaco, affiancato da don Giancarlo, ha quindi provveduto a tagliare il nastro con un paio di forbici d'oro "speciali". "Mi sono state regalate a sorpresa da Marisa Crippa appena sono diventato sindaco. Quindi mi fa doppiamente piacere" ha spiegato. I presenti si sono stretti in un momento di preghiera guidato da don Giancarlo, il quale ha detto: "Quello che vedete qui, è motivo per cui rendere grazie a Dio".
 

La celebrazione è proseguita in sala consiliare dove sono state esposte due acqueforti e alcune stampe originali di Sala. I suoi due figli, Mauro e Michele, hanno colto l'occasione per raccontare come venivano realizzate. "Probabilmente noi, avendo avuto nostro papà che faceva queste cose, ci siamo accorti solo dopo tempo che erano cose straordinarie. Da piccoli lo vedevamo lì a incidere e per noi era normale" hanno detto. 

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L'artista era solito prendere piccole lastre di rame lucido, stendervi sopra un sottile strato di cera e poi incidervi il ritratto che aveva in mente. A quel punto la lastra veniva immersa nell'acido e dove non era presente la cera, il rame si corrodeva. Tolta la cera, sulla lastra compariva magicamente il disegno che poi, coperto di inchiostro, era pronto a moltiplicarsi sui fogli. 
"Quelle che avete visto esposte sono solo alcune delle acqueforti che ha realizzato nostro papà, sono quelle relative a Olgiate. In realtà lui ne ha fatte moltissime, anche raffiguranti Lecco, Pescarenico, Bordighera e altre città Italiane" hanno concluso i figli, spiegando che chi è interessato, può contattarli e acquistarle. "Il ricavato della vendita delle acqueforti sarà devoluto alla Fabio Sassi, perché nostra madre è sempre stata attiva in questa associazione e per ricordare entrambi i nostri genitori, abbiamo preso questa decisione". 
E.Ma.
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