Osnago: al via il procedimento del PA Fiera. Sul fronte produttivo il catenificio Regina?

I movimenti sul Piano Fiera non sono più solo voci. Agli atti qualcosa risulta ed è la proposta di Piano Attuativo da parte della società HB Immobili e Partecipazioni Srl e dell'ing. Marco Alfonso Maria Bartolomeo Arese Lucini. Il progetto riguarderebbe la l'Ambito B, ovvero la porzione destinata al settore produttivo. Da PGT (Piano di Governo del Territorio) si parla di una superficie territoriale massima di 90 mila mq e una superficie lorda di pavimento di 57.600 mq. 


Se qualche indiscrezione era già iniziata a circolare tra fine maggio e inizio giugno [clicca QUI], di fatto la proposta è stata depositata diversi mesi dopo, il 18 ottobre. Le carte non erano risultate sufficienti all'Ufficio tecnico, perciò sono state richieste delle integrazioni, ottenute il 14 marzo. Da quanto trapela, anche la versione aggiornata non risponderebbe ai desiderata dell'amministrazione comunale, non di meno sotto il profilo tecnico.   

Ma la Giunta osnaghese ha comunque deciso di dare avvio al procedimento di approvazione del PP1. In base ai contenuti del progetto sarà necessaria una variante puntuale al PGT, con relativa verifica di assoggettabilità alla VAS (Valutazione Ambientale Strategica). Nei prossimi giorni saranno individuati i soggetti competenti in materia ambientale, gli Enti territorialmente interessati, i singoli settori del pubblico interessati all'iter decisionale, nonché le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni.    



Ancora tuttavia non sarebbe stata trovata una quadra per quello che sarà il futuro della Fiera e come saranno composte le compensazioni qualitative. Due le possibili ipotesi sulla scelta del privato di depositare la proposta di Piano Attuativo. Intanto per avviare la procedura prima dell'approvazione definitiva della Variante generale al PGT, il cui iter è in atto. E in effetti per evitare complicazioni è presumibile che il Piano Fiera sarà stabilito prima dell'approvazione definitiva del nuovo PGT.    

Un secondo ordine di motivazione che ha spinto la proprietà a mettere nero su bianco il progetto riguarda la rassicurazione che si vuole dare al possibile acquirente. E qui si apre lo scenario su chi potrà insediarsi. Dopo la strada percorsa in passato sulla logistica per la grande distribuzione alimentare, finita su un binario morto, ora sono insistenti le indiscrezioni sul possibile approdo a Osnago del Catenificio Regina, azienda fondata oltre 100 anni fa a Cernusco Lombardone e che da allora ha conosciuto un grande sviluppo. Una realtà solida che porterebbe molti posti di lavoro.    

In questo affare ci sono però diversi soggetti il cui dialogo risulta complesso. Da una parte la proprietà, dall'altra il Comune e la Provincia di Lecco (l'opera è di interesse sovralocale), e poi l'Ente Fiera che fa valere una convenzione di lunga durata ancora in essere per l'utilizzo del polo fieristico.    



Intrecciato allo sviluppo del Piano attuativo, c'è anche il futuro della Cassinetta, la cui riqualificazione è fissata a 1 milione 200 mila euro da parte della proprietà del comparto. Soldi che, ai costi attuali, pare che non saranno sufficienti a completare i lavori di riqualificazione dello stabile fatiscente acquistato dal Comune a suo tempo dalla parrocchia. Non solo, la proprietà dovrebbe anche realizzare quale standard qualitativo l'edificio destinato ad ospitare la Fiera e i relativi parcheggi per almeno 300 posti auto. Nei pressi dall'attuale edificio della Fiera, la proprietà sarebbe tenuta a cedere le aree non già di proprietà pubblica fino a 13.695 mq. Inoltre il 10% dei parcheggi pertinenziali dell'ambito produttivo dovrebbero essere ad uso pubblico utilizzabile dai fruitori della fiera, spazi per la sosta che dovrebbero essere collegati al polo fieristico con una pista ciclopedonale. Nel PGT si parlava anche del potenziamento della viabilità e della realizzazione del collettore fognario da Merate verso Osnago lungo via Martiri della Liberta quale opera di urbanizzazione primaria.
M. P.
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