La Russa
Caro direttore,
sono assolutamente d'accordo con la tua replica alla lettera di Emilio sulla questione La Russa. Nel tentativo di giustificare, sminuire l'uscita del nostro, purtroppo, presidente del Senato, in tanti (a mo' di pensiero unico ...) usano la stessa modalità, ossia quella di spostare l'argomento su altro, non sulla falsità (o la cretinata) dei musicisti pensionati. Ma aggiungerei anche altro: è chiaro che La Russa, per età, per la lunga esperienza politica, per quel ventennio di storia del quale ha nostalgia e ammirazione non può non conoscere quei particolari e dunque l'uscita è voluta. Per quale motivo? Questa è la cosa grave, gravissima per una seconda carica dello Stato.
"È una tattica consolidata, che procede tra provocazione e dissimulazione. Si forzano i muri maestri del sistema, si saggia la loro resistenza, si misura la coscienza nazionale del limite, spostandola continuamente più in là... L'importante è aprire ogni volta una crepa nel senso comune, nella responsabilità politica e nel discorso pubblico, e sempre nella stessa direzione: la neutralizzazione del fascismo storico, la delegittimazione dell'antifascismo come esperienza fondante della Repubblica, riconquista nazionale della democrazia e della libertà... "
Ezio Mauro su Repubblica
Un caro saluto.
Pierangelo Manzoni