Paderno: in cc Retesalute e le tariffe rifiuti. Un regolamento per la fruizione dei parchi

Il consiglio comunale di Paderno si è aperto con le modifiche al regolamento per la gestione dei rifiuti urbani, così come dettato da Silea. Si tratta di adeguamenti degli articoli 25,26 e 27 con variazioni molto tecniche. Su indicazione di Arera c'è stata poi la rettifica del regolamento comunale per la disciplina della Tari che ha riguardato gli articoli 3, 10, 30, 31 bis e 35. Il punto ha ottenuto l'unanimità dell'assise.

La parola è poi passata all'assessore Gianpaolo Villa che ha illustrato le tariffe della Tari per l'anno 2023. Quest'anno non è stato necessario per l'amministrazione fare riferimento al piano economico finanziario (PEF) in quanto la validazione era stata fatta l'anno precedente ed è di durata quinquennale. I costi del 2023 raggiungeranno i 370 mila euro, mentre l'anno scorso sono stati di 364 mila, vi sono quindi state variazioni limitate. Le scadenze per i pagamenti sono confermate al 31 luglio per la prima rata e il 4 dicembre per il saldo, con una separazione tra utenze domestiche e non. Il consigliere Matteo Crippa ha notato che vi è una grande discrepanza tra le tariffe per le famiglie costituite da 1 componente (0,80) e quelle di 2 (1,80) per poi aumentare solo leggermente per quelle di 3 (2,30) e oltre. Villa ha spiegato che le simulazioni tengono conto dei metri quadri per appartamento, che sono emersi essere quasi equivalenti per famiglie più o meno numerose determinando così le cifre presentate. Il consigliere Crippa si è astenuto.

Matteo Crippa, Antonio Besana e Valentino Casiraghi

Anche Paderno in quanto socio ha visto la presentazione dei bilancio di Retesalute, come da nuove disposizioni.
L'azienda è in fase di riorganizzazione con qualche difficoltà che colpisce soprattutto l'educativa scolastica, a seguito della gara vinta da una nuova cooperativa. Purtroppo Paderno ha subito delle conseguenze da questa procedura che però Retesalute si è già attivata per risolvere. L'assessore Barbara Riva ha comunicato che l'impegno del comune verso l'azienda speciale è di 278 mila euro indirizzato per grossa parte proprio verso l'educativa scolastica. Garantire gli educatori per le scuole è per Paderno un investimento importante di circa 81 mila euro che però risulta fondamentale per favorire agli istituti un appoggio non trascurabile negli interessi dei minori in difficoltà insieme ad altri canali quali l'assistenza domiciliare ai bambini, la tutela di minori in situazioni di fragilità e il supporto per giovani con disabilità. Ausilio importante anche quello per i centri diurni e socio educativi ai quali sono indirizzati alcuni cittadini, così come le comunità di minori, fondamentali per collocare ragazzi con esigenze particolari.
Il consigliere di minoranza Crippa si è detto sorpreso rispetto al costo del personale pari a 1 milione di euro, che va a incidere per il 45% rispetto ai 2.2 milioni di euro previsti per coprire il resto dei servizi offerti da Retesalute. Il Sindaco ha risposto ricordando che l'erogazione dei servizi a livello educativo è garantita dai dipendenti, - a differenza di altri servizi offerti dall'azienda - è quindi normale che intacchino in modo così elevato il bilancio, nel quale devono essere inclusi insieme all'erogazione e acquisto dei servizi. Crippa ha poi affermato di aver apprezzato la presentazione del bilancio dell'azienda al consiglio, ora però si aspetta una tempestiva ripartenza e la presentazione della qualità dei servizi che come ha concordato il sindaco "è un punto da tenere come faro, c'è sempre stata una grande attenzione sulla qualità dei servizi, ma ci si è forse concentrati troppo solo sull'output finale e non sulla situazione economica in divenire. Il lavoro che è stato fatto finora da Retesalute è stato necessario per garantire continuità e non rischiare la sospensione dei servizi". La delibera, che comprendeva oltre al bilancio, il budget economico triennale e il piano programma di Retesalute, è stata approvata all'unanimità.
Per presentare lo schema di convenzione per la manomissione e/o occupazione del suolo pubblico comunale ha ripreso nuovamente la parola il consigliere Casiraghi. Il modello è nato dalla necessità di Lario reti Holding, che controlla per i comuni della provincia di Lecco il ciclo integrato dell'acqua, di stilare una convenzione per segnalare e gestire gli interventi che compirà sul territorio provinciale. Questo regolamento è stato sottoposto alle assemblee di sindaci della provincia per apportare opportune modifiche ed arrivare al piano portato al consiglio che l'ha approvato all'unanimità.

 

L'assessore Gianpaolo Villa e il sindaco Gianpaolo Torchio

Infine, l'assessore Antonio Besana ha informato che essendoci la necessità di normare la nuova area playground di via Bignone - che verrà ultimata a breve con le ultime rifiniture - , si è deciso di stipulare un regolamento per l'utilizzo dei parchi pubblici comunali e delle aree attrezzate, costituito da 7 articoli con norme generali di comportamento e divieti, apertura, sorveglianza e sanzioni. L'articolo 1 definisce che la normativa sarà relativa a tutti i parchi del comune: il parco Sole di via Matteotti, il parco Enzo Bearzot del centro sportivo comunale e l'area di via Bignone. Nel secondo invece si rimanda ad un'apposita delibera di giunta che stabilisce i vari orari di apertura: l'area Bignone sarà accessibile dal 1° aprile al 30 settembre dalle ore 8 alle 20 e dal 1° ottobre al 31 marzo dalle ore 8 fino alle 18 escludendo la fascia compresa tra le ore 12:30 e le 14:30, il parco Sole nel periodo estivo aprirà dalle ore 6 alle 24 e dal 31 ottobre al 31 marzo dalle 7 alle 20 durante quello invernale, mentre a quello dedicato a Enzo Bearzot si potrà accedere dal 1°maggio al 30 settembre dalle 8 alle 23 e dal 1°ottobre al 30 aprile dalle 9 alle 20. L'art. 3 stabilisce le norme generali di comportamento: l'utilizzo dei giochi riservato ai bambini fino ai 12 anni mentre le attrezzature sportive sono disponibili per tutti, i cani possono accedere se tenuti al guinzaglio e dotati di museruola, vietato è l'accesso con velocipedi o veicoli a motore e sempre vigente rimane il divieto di disturbo alla quiete pubblica e di bivacco. L'art. 6 definisce le sanzioni amministrabili dagli organi di polizia e il risarcimento di danni eventualmente causati, con sanzioni variabili da 25 a 500 euro.
Alla fine della seduta il consigliere Villa ha segnalato una variazione positiva della cassa comunale, causata da un maggior numero di entrate e minori spese.

I.Bi.
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