Domenica 2 aprile, complice la chiusura del sentiero che gira attorno al laghetto di Sartirana ho imboccato lo sterrato che conduce al bel viale alberato. Passando su un ponticello di assi di legno mi sono incuriosito dal piccolo torrente che scorre sotto. Poca acqua, fondo melmoso e soprattutto una incuria da fare spavento. Ho risalito contro la corrente e a tratti neppure si vedeva più il letto del piccolo torrente.
C'è di tutto: piante morte cadute, rami secchi, robinie a terra, cespugli, rovi impenetrabili e tanta sporcizia. Un brutto biglietto da visita per quanti, e sono tanto, vogliono percorrere il tratto dal lago alla torre come dicono i cartelli. Possibile che non si possa con qualche volontario o con l'azienda che cura il verde pubblico ripulire gli argini e ridare vita e luce al torrente? A Imbersago, forse grazie anche alle segnalazioni apparse su merateonline, le sponde sono state sistemate e ora si vede con piacere l'acqua, poca, che corre verso la galleria.
Non ci vogliono molti soldi, ma è dalle piccole cose che si vede l'efficienza e la cura del territorio di un comune.
