Osnago: sul bene confiscato il Comune attende i Forestali. ''Ci sono altre priorità''

Se qualcuno avesse voluto supporre che l'amministrazione comunale di Osnago stesse invertendo la rotta sul destino del bene confiscato, dopo la scelta della Giunta di aderire all'associazione Avviso Pubblico [clicca QUI], dovrà ricredersi. Nessuna intenzione a breve di deliberare la volontà di acquisire l'immobile di via delle Robinie. È quanto è emerso al Consiglio comunale del 3 aprile, in risposta ad una interpellanza di Orgoglio Osnago [clicca QUI].

Il sindaco Paolo Brivio

Di recente, dunque dopo il deposito dell'interpellanza, il sindaco Paolo Brivio si è limitato a prendere in mano il telefono e chiamare la sede provinciale del Corpo forestale dei carabinieri, che sarebbe interessato a insediarsi a Osnago con una stazione di riferimento per l'area meratese e casatese. L'interessamento dell'Arma era emerso nel dicembre del 2021. Poi, di fatto, più nulla di concreto. La proposta è stata inviata al Comando generale dell'Arma dei Carabinieri di Roma e lì ristagna.


Un piccolo segnale sarebbe giunto sul finire del 2022. "Da tali recenti contatti telefonici - ha affermato il primo cittadino - ho appreso inoltre che a fine 2022 il livello nazionale ha chiesto documentazione e approfondimenti sulla pratica e sull'edificio di via delle Robinie". Un dettaglio che a Merateonline non era stato comunicato né dalla sede di Lecco né da quella di Como dei Carabinieri forestali nelle ripetute richieste di aggiornamento rivolte negli ultimi mesi. In ogni caso, nei quattro mesi intercorsi il Comando generale non avrebbe più espresso nulla. "Non si conoscono però gli esiti di tali indagini né i tempi di decisione" ha aggiunto Brivio. Informazioni frammentarie, a tal punto che il sindaco si è spinto a chiedere attraverso gli uffici comunali una comunicazione formale per iscritto ai riferimenti territoriali dei Carabinieri forestali.    


Il gruppo di centro-sinistra in carica ha passato una lunga fase di elaborazione, in cui il sindaco ha dapprima predicato che i carabinieri avessero per Legge la precedenza nell'acquisizione dell'immobile e ha successivamente accostato come sinonimi gli ausiliari verbali "dovere" e "volere" circa la scelta di attendere il pronunciamento finale dei forestali. Il 3 aprile finalmente la rivendicazione di una totale responsabilità del Comune. "L'amministrazione comunale intende dare priorità alla prospettiva dell'insediamento di una stazione dell'Arma ritenendola compatibile con il contesto urbanistico e un'importante occasione di rafforzamento di presidi di legalità nel territorio - ha professato Brivio - Per il momento di conseguenza l'amministrazione comunale non ritiene di dover percorrere altre soluzioni".


Il sindaco ha aggiunto che gli Uffici comunali sono già oberati da tanto lavoro anche per via dei numerosi bandi a cui Osnago si è candidato e a cui ha dato la precedenza. Insomma, il bene confiscato è finito in fondo all'agenda politica di Progetto Osnago. A ricordare che nel programma elettorale del centro-sinistra fosse presente la destinazione a fini sociali del bene confiscato è stato il capogruppo di minoranza Marco Riva: "Questo era un punto sul vostro programma elettorale. State mancando di rispetto anche ai cittadini che vi hanno votato". Riva ha osservato che se dal 2021 i carabinieri forestali non sono stati in grado di formalizzare la richiesta di acquisizione dell'immobile, allora lo avrebbe dovuto fare il Comune. A tal proposito ha menzionato che la normativa concede una priorità all'Ente locale sul cui suolo si trova il bene oggetto di confisca. Il consigliere ha poi chiesto di quantificare le spese sostenute dal Comune per regolarizzare gli abusi edilizi dell'immobile confiscato, come ad esempio la piscina esterna, e il limitato intervento di pulizia della siepe. Il sindaco ha promesso di fornire l'informazione richiesta non appena sarà possibile.    

Il capogruppo di minoranza Marco Riva

A proposito della manutenzione, si registra una piccola nota positiva, a seguito del nostro articolo in cui denunciavamo il cattivo stato di conservazione del giardino al civico 12 di via delle Robinie [clicca QUI]. È stato dichiarato che il 31 marzo la Polizia locale e l'Ufficio tecnico del Comune hanno accompagnato il dott. Marco Rubino, coadiutore dell'Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, a visitare lo stabile. Il sindaco ha dichiarato: "Nella lettera d'incarico che aveva inviato al coadiutore, la sede di Milano della ANBSC ha invitato il coadiutore stesso a 'effettuare le necessarie verifiche e i successivi connessi adempimenti come previsto dal disciplinare d'incarico fornendo a codesta Agenzia i relativi preventivi di spesa per i successivi nostri adempimenti'. Noi abbiamo accompagnato e verificheremo cosa scaturirà da questo rapporto tra l'Agenzia e il coadiutore, disponibili a supportare l'intervento dell'Agenzia se ci sarà richiesto".


Il capogruppo di minoranza ha infine criticato la scelta di aderire ad Avviso Pubblico e a partecipare alla manifestazione di Milano in ricordo delle vittime delle mafie in occasione del 21 marzo: "Vi ricordo che siete stati ad una manifestazione e avete firmato un patto e vi chiedo se questo vostro comportamento sia coerente con la manifestazione e con il patto siglato recentemente".    

Il capogruppo di maggioranza Federico Dusi

Ha voluto dire la sua allora il capogruppo di maggioranza Federico Dusi, che ha rimarcato: "L'adesione ad Avviso Pubblico non è certamente incompatibile con la scelta di dare la priorità alle forze dell'ordine riguardo al bene confiscato. Per cui se un giornalista o il gruppo di minoranza avrebbero avuto altre priorità, a noi fa piacere. Però dire che questo è incompatibile con l'adesione ad Avviso Pubblico è quantomeno discutibile".


A margine, doverosa la precisazione a Dusi, che conferma il vizio di criticare la stampa in una sede istituzionale in cui non è concesso al pubblico di intervenire. Il capogruppo di Progetto Osnago - che un anno fa si era alterato perché in un articolo gli era stato attribuito in un suo virgolettato un singolo sostantivo che non avrebbe utilizzato e che comunque non modificava di una virgola il senso del suo intervento - va sottolineato che quanto scritto su questa testata è ben diverso e facilmente riscontrabile. L'incoerenza sta tra l'adesione ad Avviso Pubblico e lo stato di abbandono in cui versa il bene confiscato, è tra le nobili dichiarazioni d'intenti e l'immarcescibile immobilismo del Comune su questa vicenda.  
M. P.
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