Cernusco: i nuovi interventi arborei dopo i tagli di febbraio, annunciati nella Consulta

In un clima franco e disteso si è svolta la Consulta Ecologia a Cernusco Lombardone. L'assessore Andrea Passavanti ha imboccato la strada della trasparenza e dell'ascolto, un approccio apprezzato dai membri della commissione consultiva, che nella precedente occasione avevano invece lamentato il mancato coinvolgimento nella scelta di rimuovere gli alberi in piazza della Vittoria.


Passavanti, nella seduta di martedì 28 marzo, ha riferito di un nuovo sopralluogo che il Comune ha effettuato il 17 marzo insieme all'agronomo incaricato per il 2023, Nicola Caffi Avogadri, per monitorare lo stato del verde pubblico e programmare le attività di manutenzione per quest'anno. Il professionista si è concentrato su via Monza, via Resegone e via degli Alpini.

In via Monza sono stati considerati 24 aceri campestri, per cui è stata prospettata un'opera di rimozione delle ramificazioni al tronco e degli eventuali rami affastellati fino al primo palco. Di questo filare l'unico albero da rimuovere sarebbe quello censito con il n. 186, situato nei pressi della ex casa cantoniera. L'eliminazione non era prevista nel Piano Arboreo, ma l'assessore ha testimoniato che la pianta è morente, se non già morta. Passavanti ha suggerito la sua sostituzione con un altro acero campestre.


L'assessore Andrea Passavanti

Nel cosiddetto parco urbano di via Resegone, vicino al cimitero, la manutenzione sarebbe della stessa tipologia del caso precedente per una serie di tigli. Come extra dovranno semplicemente essere rimossi i polloni cresciuti alla base di una pianta già tolta in passato. Poco distante, tra via Resegone e via Monza andrà eliminata la cima disseccata del soggetto n. 254.

Per via degli Alpini l'esperto ha proposto per 72 tigli la rimozione delle ramificazioni al tronco e degli eventuali rami affastellati fino al primo palco. Due di questi alberi (i n. 356 e 396) andranno però abbattuti, come già indicato nel Piano Arboreo del 2021. Come tecnica generale da applicare alle potature è stato specificato di rispettare il collare del ramo e di eseguire tagli di ritorno e non internodali e di rimuovere gli eventuali rami affastellati e intersecanti.


Sono quindi intervenute Silvana Nicoletti e Liliana Rota di Punto Rosso/Comitato La Vittoria del Parco. Hanno esordito l'intervento con delle considerazioni sui recenti tagli delle alberature in centro paese e sulle posizioni assunte dall'amministrazione comunale nell'ultimo Consiglio comunale su questo argomento. In particolare sui tassi vicino al Monumento ai Caduti Nicoletti ha affermato: "Sono stati decapitati due tassi verticali posti all'ingresso di piazza della Vittoria e qui si apre il capitolo che riguarda la zona del monumento davanti ai portici con i negozi. Il Comune parla di 'spostamento dei tassi' ma per quanto ne sappiamo nessuno ha visto un progetto di sistemazione di questa parte della piazza e si ignora la fattibilità e il costo di questo eventuale spostamento".

È stato poi fornito un commento dettagliato sul Censimento arboreo del 2021, ribadendo di non condividere la scelta di rivolgersi per una consulenza allo stesso professionista. Dopo un'analisi sulle singole indicazioni ne è stata tratta una sintesi dalle due cittadine presenti in sala sui criteri da adottare per le manutenzioni del verde: "Per prima cosa il patrimonio verde è da tutelare perché è in assoluto un bene per la salute del pianeta terra e dell'uomo. Gli alberi ci possono aiutare ad affrontare le avversità portate dal cambiamento climatico innescato dalle attività umane. Cernusco dovrebbe avere come minimo un albero per ogni suo abitante".§


Per le piante che presentano dei problemi sul proprio sviluppo Nicoletti e Rota sono state chiare: "La prima scelta non deve essere mai l'abbattimento ma la cura o la ricerca di alternative possibili. All'abbattimento si arriva solo se la pianta rappresenta un reale pericolo e non ha assolutamente la possibilità di essere salvata o messa in sicurezza".

Mai un abbattimento solo per ragioni "estetiche" hanno ulteriormente invocato le volontarie di Punto Rosso, che già avevano fatto degli esempi, come il tiglio nell'area di via Resegone/via Monza per cui il censimento consiglia la rimozione perché potato fino ad ora come arbusto, così come gli alberi del parco urbano di via Resegone, che risulta molto affollato di piante e il piano arboreo considera una certa razionalizzazione. In questi casi la linea espressa dal comitato è di lasciare che la natura faccia il suo corso e, appunto, rimuovere le piante solo quando si trovassero in condizioni morenti.

L'assessore Passavanti ha preso nota ribadendo che il piano arboreo rappresenta per questa amministrazione comunale una traccia, che dovrà di volta in volta essere verificata, e le azioni saranno condivise con la Consulta e con i cittadini.

Il presidente della Consulta Ecologia Paolo Proserpio

Il presidente della Consulta Paolo Proserpio ha condiviso il principio di dare una seconda chance alle piante potate male in passato e ha suggerito sostituire gli alberi abbattuti secondo la formula "1-1=2". L'assessore, per quanto riguarda le ripiantumazioni, ha innanzitutto posto il tema delle specie da inserire, che siano perciò resistenti alle mutate condizioni climatiche, ponendosi da una prospettiva relativistica sul concetto di specie autoctone. Il suggerimento arrivato anche da Danilo Di Stefano di un albero per ogni nato deve essere affrontato, secondo Passavanti, in maniera razionale, considerando le aree dove piantare gli alberi, non per forza nello stesso punto delle precedenti alberature, dove persistono i resti dei vecchi apparati radicali. In particolare per la piazza della Vittoria, l'idea dell'assessore e dell'amministrazione comunale, che dovrà essere verificata, è di affidarsi ad un architetto del paesaggio per un progetto di ripiantumazione e riqualificazione arborea del comparto, magari prevedendo un impianto di irrigazione.
M. P.
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