E Dio disse: facciamo Bach!
Mi piace pensare che all'origine della creazione, era da sempre, nel "Progetto Divino" il mandato spirituale-musicale a BACH. BACH, ovvero la Musica fattasi Uomo per l'Uomo. L'evento inspiegabile e straordinario l'ho sempre paragonato e abbinato alla rappresentazione della creazione dell'uomo di Michelangelo nella Cappella Sistina. BACH è a un soffio da Dio o per meglio dire è la sua naturale emanazione. Sono ufficiali ed evidenziate in differenti contesti: affermazioni, intuizioni o visioni ineffabili di BACH, e, della sua appassionata e convinta fede nel Dio Padre di tutti noi e della musica.
Il musicista è semplicemente uno strumento a servizio dell'immensità e del mistero. Mi affascina da sempre questo termine "Mistero". Non tutto adesso ma nei tempi di Dio. E, allora tutto sarà visibile, udibile e comprensibile. Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Siamo suoi figli. Non possiamo ignorarlo o emarginarlo. Dio, nonostante tutto, è sempre al nostro fianco. Avanti un passo per illuminarci, vicino a noi per consolarci, dietro a noi per guidarci. E, BACH, ci lascia queste bellissime definizioni sull'immensa potenza che trasmette la musica e il suo autentico significato:
- Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima. Lo scopo e la ragione finale di tutta la musica non è altro che la gloria di Dio.
- Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile.
- Io suono le note come sono scritte, ma è Dio che fa la musica.
La finalità autentica della musica è elevare la grandezza di Dio. Il compositore e l'esecutore o interprete, sono al servizio di questo obiettivo. Dio è presente perché ne è la fonte e l'ispirazione. Musica che aiuta alla contemplazione e non fine a se stessa. Tutto deve essere supportato da un'autentica fede e una costante preghiera ed ecco che nella musica sentiamo la presenza gentile e delicata come una carezza del Padre. BACH lo ribadisce che è Dio che fa la musica. Le sue note sono un naturale sviluppo del pensiero di Dio perché frutto di meditazione e pratiche di pietà.
In queste profonde verità si cela il nostro autentico pellegrinaggio. Pellegrinaggio inteso come scelta di vita che abbia una ragione e un orientamento. Certo, un cammino che va scoperto e cercato con passione attraverso il senso che diamo alla nostra esistenza. Non siamo nati per caso o venuti al mondo senza una ragione e un mandato. E' Dio Padre che ci ha da sempre pensati e creati liberi di decidere. Ma, attenzione, ognuno di noi ha uno scopo e una identità unica e irripetibile e soprattutto un "carisma". Non siamo figli di un esperimento o di una casualità o di relazioni contro natura. Dio ci ha pensati ed amati e soprattutto ha disegnato per noi una strada e un cammino. Tocca a noi nella nostra individualità scoprirlo attraverso una ricerca interiore che passa necessariamente tramite il "silenzio" e la "preghiera".
BACH ci richiama a queste verità. Artista, scienziato, studioso, genitore, lavoratore, inventore e qualsiasi altro mestiere umano, (non c'è una graduatoria perché tutti i mestieri o professioni hanno un valore imprescindibile), devono rimettere al centro la gloria di Dio. Abbiamo perso di vista la nostra origine e le nostre radici cristiane. Tutto ci è stato donato da Dio e dobbiamo umilmente riconoscerlo e ringraziarlo. Quello che facciamo ha senso se rapportato al Progetto di Dio.
Certo può sembrare utopistico, ma cercare la nostra vera vocazione deve essere lo scopo della nostra vita. Il ruolo della famiglia e della comunità diventano fondamentali come percorso di orientamento. Abbiamo davanti migliaia di sentieri e siamo da sempre alla ricerca del nostro essere e della nostra felicità. Andremo in contromano, inciamperemo, ci illuderemo, ma l'importante sarà la volontà di rialzarsi e ripartire. "Alzati e cammina", una delle Parole evangeliche di Gesù che mi hanno da sempre scosso. Sono per natura musicale-ottimista e con l'aiuto dei nostri cari, dei nostri angeli e di Maria, il nostro sentiero un giorno ci incontrerà e saremo nella pace o beatitudine vera.
BACH può diventare uno strumento per ritrovare noi stessi e la nostra vocazione. L'essenza e l'unicità nelle sue composizioni si sintetizzano in: "perfezione". Ebbene si, perché la musica di BACH è sempre frutto di umiltà, ricerca, pazienza e soprattutto consapevolezza che la sua creazione è un dono al servizio dei fratelli. Ma, credo, che queste indicazioni valgano per tutti e in modo speciale per chi ha un ruolo educativo. Superficialità, fretta, disattenzione, impazienza, danneggiano e macchiano il dono che Dio gli ha elargito gratuitamente e giustamente non possono far parte del suo essere "Compositore". Dio è presente nella sua musica e BACH ne è consapevole.
Ascoltare BACH è preghiera perché è emanazione del disegno di Dio. Quanta arroganza nel pensiero corrente, quanto arrivismo e soprattutto quanta superficialità e volgarità, che hanno annebbiato il bello e il buono che c'è ancora in noi tutti. Rimettiamo e riportiamo all'attenzione le piccole essenze che fanno la differenza e possono dar vita ad una trasformazione. Siamo tutti piccole gocce come diceva e scriveva la piccola-grande Madre Teresa. "Ma se una goccia venisse a mancare l'oceano se ne accorgerebbe".
Il musicista è semplicemente uno strumento a servizio dell'immensità e del mistero. Mi affascina da sempre questo termine "Mistero". Non tutto adesso ma nei tempi di Dio. E, allora tutto sarà visibile, udibile e comprensibile. Dio ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Siamo suoi figli. Non possiamo ignorarlo o emarginarlo. Dio, nonostante tutto, è sempre al nostro fianco. Avanti un passo per illuminarci, vicino a noi per consolarci, dietro a noi per guidarci. E, BACH, ci lascia queste bellissime definizioni sull'immensa potenza che trasmette la musica e il suo autentico significato:
- Lo scopo finale della musica non deve essere altro che la gloria di Dio e il sollievo dell'anima. Lo scopo e la ragione finale di tutta la musica non è altro che la gloria di Dio.
- Dove c'è musica di devozione, Dio è sempre a portata di mano con la sua presenza gentile.
- Io suono le note come sono scritte, ma è Dio che fa la musica.
La finalità autentica della musica è elevare la grandezza di Dio. Il compositore e l'esecutore o interprete, sono al servizio di questo obiettivo. Dio è presente perché ne è la fonte e l'ispirazione. Musica che aiuta alla contemplazione e non fine a se stessa. Tutto deve essere supportato da un'autentica fede e una costante preghiera ed ecco che nella musica sentiamo la presenza gentile e delicata come una carezza del Padre. BACH lo ribadisce che è Dio che fa la musica. Le sue note sono un naturale sviluppo del pensiero di Dio perché frutto di meditazione e pratiche di pietà.
In queste profonde verità si cela il nostro autentico pellegrinaggio. Pellegrinaggio inteso come scelta di vita che abbia una ragione e un orientamento. Certo, un cammino che va scoperto e cercato con passione attraverso il senso che diamo alla nostra esistenza. Non siamo nati per caso o venuti al mondo senza una ragione e un mandato. E' Dio Padre che ci ha da sempre pensati e creati liberi di decidere. Ma, attenzione, ognuno di noi ha uno scopo e una identità unica e irripetibile e soprattutto un "carisma". Non siamo figli di un esperimento o di una casualità o di relazioni contro natura. Dio ci ha pensati ed amati e soprattutto ha disegnato per noi una strada e un cammino. Tocca a noi nella nostra individualità scoprirlo attraverso una ricerca interiore che passa necessariamente tramite il "silenzio" e la "preghiera".
BACH ci richiama a queste verità. Artista, scienziato, studioso, genitore, lavoratore, inventore e qualsiasi altro mestiere umano, (non c'è una graduatoria perché tutti i mestieri o professioni hanno un valore imprescindibile), devono rimettere al centro la gloria di Dio. Abbiamo perso di vista la nostra origine e le nostre radici cristiane. Tutto ci è stato donato da Dio e dobbiamo umilmente riconoscerlo e ringraziarlo. Quello che facciamo ha senso se rapportato al Progetto di Dio.
Certo può sembrare utopistico, ma cercare la nostra vera vocazione deve essere lo scopo della nostra vita. Il ruolo della famiglia e della comunità diventano fondamentali come percorso di orientamento. Abbiamo davanti migliaia di sentieri e siamo da sempre alla ricerca del nostro essere e della nostra felicità. Andremo in contromano, inciamperemo, ci illuderemo, ma l'importante sarà la volontà di rialzarsi e ripartire. "Alzati e cammina", una delle Parole evangeliche di Gesù che mi hanno da sempre scosso. Sono per natura musicale-ottimista e con l'aiuto dei nostri cari, dei nostri angeli e di Maria, il nostro sentiero un giorno ci incontrerà e saremo nella pace o beatitudine vera.
BACH può diventare uno strumento per ritrovare noi stessi e la nostra vocazione. L'essenza e l'unicità nelle sue composizioni si sintetizzano in: "perfezione". Ebbene si, perché la musica di BACH è sempre frutto di umiltà, ricerca, pazienza e soprattutto consapevolezza che la sua creazione è un dono al servizio dei fratelli. Ma, credo, che queste indicazioni valgano per tutti e in modo speciale per chi ha un ruolo educativo. Superficialità, fretta, disattenzione, impazienza, danneggiano e macchiano il dono che Dio gli ha elargito gratuitamente e giustamente non possono far parte del suo essere "Compositore". Dio è presente nella sua musica e BACH ne è consapevole.
Ascoltare BACH è preghiera perché è emanazione del disegno di Dio. Quanta arroganza nel pensiero corrente, quanto arrivismo e soprattutto quanta superficialità e volgarità, che hanno annebbiato il bello e il buono che c'è ancora in noi tutti. Rimettiamo e riportiamo all'attenzione le piccole essenze che fanno la differenza e possono dar vita ad una trasformazione. Siamo tutti piccole gocce come diceva e scriveva la piccola-grande Madre Teresa. "Ma se una goccia venisse a mancare l'oceano se ne accorgerebbe".
Incredibile la profondità che si cela in questa affermazione e intuizione. La Matita di Dio ci richiama al valore di ogni singola persona e all'importanza che ognuno di noi riveste nell'immensità dello spazio e del tempo. Oggi la goccia può disturbare il potere occulto dominante. Duemila anni fa passò e cadde una goccia che lasciò un segno indelebile. Lasciamoci bagnare da quella lacrima che per BACH è una nota o una pausa e la nuova composizione prenderà forma e germoglierà. La vera musica inonderà e sommergerà l'effimero. L'oscurità lascerà spazio alla luce e finalmente troveremo la nostra vera dimora.
Facciamoci coraggio e uniti scuotiamo la polvere dai nostri calzari. Uniamo le gocce e trasformiamole in cascata dirompente. Il relativismo e il soggettivismo lasceranno spazio alla "bellezza autentica". Il bene, come sempre, abbatterà e vincerà il male.
BACH, grazie per averci fatto ritrovare noi stessi. Ma, grazie per averci fatto ritrovare il nostro cuore attraverso le Vostre immense e sublimi gocce musicali.
Prof. Antonello Brivio