Merate: varato il progetto esecutivo del Parco del Bagolino. 13.880 mq. di foresta con 1.328 piante da mettere a dimora
Vediamo qualche numero per comprendere l'importanza del progetto. Si tratta di un appezzamento di terreno ampio 11.310 metri quadrati oltre a 2.570 mq. già oggi a bosco, per un totale in sede di acquisizione di 13.880 mq. L'area che sarà compravenduta nella prossima settimana è tuttora di proprietà della Melghera Srl con sede in via Quintaberta 30 a Merate.
Il progetto di creazione del Parco urbano e la direzione lavori è stata affidata alla società Larix Italia Srl nella persona dell'agronomo dottor Luigi Bonanomi che già si era distinto per la fattiva collaborazione nella riqualificazione del Parco di Villa Confalonieri non a caso premiato per la qualità del lavoro fatto.
Della superficie totale il 70% pari a 7.917 metri quadrati è destinata al rimboschimento. Per la copertura di questo terreno si prevede la messa a dimora di ben 1.328 piante di cui il 75% di piante arboree e il 25% di arbusti rispettando il parametro minimo di 1300 essenze per ettaro. La parte restante sarà destinata a nuovo prato stabile con un miscuglio di essenze graminacee e leguminose.
L'assessore Fabio Tamandi
La scelta del tipo di piantumazione è ricaduta nel querco-carpineto planiziale. Il querco-carpineto è una tipica formazione di foresta costituita prevalentemente da querce, più precisamente farnie (Quercus robur), e da altre latifoglie tra cui la più importante è il carpino bianco (Carpinus betulus) seguita da frassini, tigli, olmi, ciliegi, aceri e robinie.
E veniamo ai costi dell'opera. La delibera indica il costo complessivo in 179.250 euro. Di questi la Regione contribuirà con 135.637 euro, grazie alla partecipazione del comune di Merate al bando del 10 marzo 2021 (cui è seguita la prima delibera della Giunta del progetto, datata 21 luglio 2021 a seguito dell'assenso da parte della società Melghera Srl di vendere comunicato il 15 giugno 2021) mentre con fondi comunali sarà coperta la differenza di 43.643 euro.
Il programma prevede l'acquisizione dei terreni entro una settimana, dieci giorni al massimo. Poi la manifestazione di interesse, che si sostanzia con la chiamata di alcune società del settore - chiunque tuttavia potrà manifestare interesse - per l'assegnazione lavori in base allo sconto sul prezzo a base con una attenta valutazione dell'effettivo potenziale dell'azienda.
Considerato che nel bando sono già inseriti tre anni di manutenzione con un programma ben definito l'auspicio è che l'opera sia affidata a una società anche medio-piccola della zona più in grado di seguire quotidianamente lo sviluppo del progetto.
Entro 12 mesi dovrebbe concludersi la messa a dimora delle 1.328 piante nonché la preparazione del nuovo prato.