Merate: la Resistenza attraverso la storia di Libero e Sergio Temolo, padre e figlio
Per qualche mese purtroppo non è riuscito a vedere in scena la storia del papà Libero ma la testimonianza che ha fornito, infarcita di aneddoti e ricordi, ha consentito di divulgare un pezzo di storia della Resistenza e dei suoi uomini che altrimenti sarebbe andata perduta.
Sergio Temolo, infatti, ha dato voce non solo alla sua famiglia ma a quella di tanti di un periodo storico che ha lasciato dietro di sé dolore, sofferenza, voglia di riscatto ma anche tante domande.
Sabato è approdato all'istituto Viganò dove le classi quinte, che stanno già seguendo un progetto sulla Resistenza, si sono radunate nell'aula magna e hanno assistito allo spettacolo, incontrando poi i protagonisti.
"Ho voluto raccontare la storia dall'inizio del secolo e fino a piazzale Loreto, dove appunto Liberto Temolo fu ucciso" ha spiegato il regista Dino Vollaro, che di mestiere è impiegato "quando ho incontrato Sergio Temolo ho capito che lui sarebbe stato il protagonista del mio progetto, allora ho recuperato il suo stato di famiglia e da lì sono partito. L'ho sentito più volte durante il lockdown e incontrato di persona solo una volta però lui ha visto e corretto tutti i testi, fornendomi indicazioni e suggerimenti. Non ho interpretato nulla, ho proprio raccontato. Sergio Temolo non aveva mai parlato prima dei sessant'anni, della sua storia e di come aveva saputo che il padre era morto. È stato un lavoro appassionante, per me è un pezzo di vita che ho lasciato dentro queste pagine. Purtroppo le condizioni di salute di Sergio sono andate peggiorando negli ultimi periodi e non è riuscito a vedere messa in scena la sua storia e quella del padre".
Lo spettacolo, durato all'incirca un'ora, si è inserito all'interno del progetto "La Resistenza nel meratese e casatese" che ha come referente la professoressa Stefania Brigatti. La parte di teatro, invece, è stata seguita dalla professoressa Giulia Mauri.
S.V.