Osnago: con il ‘FAI’ in 3500 visitano le ville Arese Lucini, Galimberti e casa Bonanomi


Durante le giornate di sabato 25 e domenica 26, in occasione della 31ª Edizione delle Giornate FAI di Primavera, la Delegazione FAI Alta Brianza ad Osnago ha aperto le porte di tre dimore storiche solitamente chiuse al pubblico.
Il FAI, meglio conosciuto come Fondo per l'Ambiente Italiano, dal 1975 si dedica alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico, ma anche paesaggistico in Italia.

Durante queste giornate, infatti, il FAI punta a far scoprire beni di grandissimo valore storico artistico che diventano eccezionalmente dei luoghi di visita. Questi appuntamenti hanno anche lo scopo di sostenere economicamente l'associazione, attraverso una raccolta fondi a sostegno delle azioni di tutela e cura del patrimonio culturale.

 
L'evento ad Osnago è stato possibile grazie al patrocinio e alla collaborazione dell'Amministrazione Comunale di Osnago e ai proprietari dei beni che hanno accettato di metterli a disposizione dei visitatori. La giornata di domenica ha riscosso un grande successo, in quanto tutte e tre le dimore erano aperte al pubblico dalle 10.00 alle 17.00; mentre durante la giornata di sabato mancava all'appello Casa Bonanomi. Il weekend si è infatti concluso con più di 3500 visitatori.



 
La visita all'interno delle proprietà ha permesso ai cittadini di comprendere meglio la storia del proprio territorio e fare un salto nel passato, immaginando coloro che abitavano queste dimore durante gli anni precedenti.
I visitatori non sono stati lasciati soli durante l'esplorazione, ogni bene aveva il proprio gruppo di volontari, alcuni composti da giovani universitari, che li hanno accompagnati alla scoperta di curiosità e chicche nascoste in queste preziose abitazioni.

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Il tour completo prevedeva la visita di tre dimore.  
VILLA ARESE LUCINI - Largo Arese, 1
Villa Arese Lucini rientra nell'inventario delle sontuose dimore secentesche lombarde, rapportandosi con naturalezza all'edificio urbano e con il paesaggio. Intorno all'originale impianto cinquecentesco l'architetto Francesco Maria Richini e il figlio Gian Domenico, su commissione del Marchese Giulio Lucini, idearono un grandioso complesso monumentale barocco.


Un evento molto significativo fu il matrimonio avvenuto a metà del Settecento con Benedetto Arese, che aggiunge il proprio cognome al nome della Villa. Tra il 1801 e il 1803 la villa ospitò il poeta Ugo Foscolo per volere della contessa Antonietta Fagnani, moglie del conte Marco Arese Lucini. Il poeta, nel 1802, a lei dedicò "Ode all'amica risanata" frutto del loro amore. L'abitazione è affiancata da una Torciera del XVII secolo e da un parco all'inglese molto vasto.
Purtroppo, durante la visita non è stato possibile ammirare gli interni della Villa, ma solo scorgere attraverso le vetrate le meraviglie che nascondeva al suo interno. È stato però possibile visitarne l'esterno. Gli attuali proprietari perpetuano l'attenta cura di questo prezioso gioiello d'arte e architettura, testimonianza significativa della cultura italiana.
 

VILLA GALIMBERTI "EL PALAZZET" - Via Trieste, 21
La casa padronale della famiglia Galimberti - fondatrice di una fiorente azienda tessile famosa, tra l'altro, per avere allestito con i suoi prodotti i più lussuosi transatlantici - è oggi una testimonianza di un periodo storico che cambiò radicalmente l'assetto sociale e le sorti della Brianza: territorio di grande operatività.
Villa Galimberti è nata dalla trasformazione di una vecchia filanda. Infatti, il nucleo originario risalente al ‘700 aveva ai piani superiori gli impianti per l'allevamento dei bachi da seta e ai piani inferiori i fusi. Successivamente, la famiglia si occuperà e si dedicherà al legname e non più alla seta.

 



L'edificio infatti, nei primi anni del ‘900, attraverso la trasformazione dell'architetto Gagliardi, diventa una ricca dimora padronale tra lo stile Eclettico e lo stile Liberty. Protagoniste sono le decorazioni in ferro battuto che ricorrono in tutta la casa e le bellissime colonne protoindustriali in ghisa del piano superiore. Queste decorazioni evidenziano lo stile eclettico e l'apertura al futurismo, nonché al mondo industriale. I balconi dell'abitazione, invece, presentano delle decorazioni in stile Art Déco ed il soffitto a cassettoni è ancora originale.
Ad oggi la dimora si divide in due parti, entrambe abitate. Uno dei due appartamenti è stato ristrutturato, pur mantenendo i pavimenti originali e l'impianto identico a quello precedente.
Ad invitare i visitatori ad entrare, mostrando le meraviglie della dimora sono stati gli attuali proprietari che abitano ancora la casa e se ne prendono cura con grande entusiasmo e rispetto del valore storico ed affettivo. Il giardino di Villa Galimberti ospita alberi di grande pregio come uno splendido Cedro del Libano e un centenario Ginko Biloba.


CASA BONANOMI - Via Roma, 9.
Casa Bonanomi sorge nel centro storico del comune di Osnago e all'apparenza non sembra molto diversa dalle altre case che si affacciano sulla via principale del paese, eppure solo pochi passi dopo si scopre un piccolo e inaspettato tesoro. Le radici di Casa Bonanomi affondano nel XV secolo, ed era la dimora di uno dei rami dei De Capitani, i Vimercati, famiglia di antico lignaggio, che proprio nel '400 ricopre un ruolo di primordine della Milano Sforzesca.



Membro particolarmente illustre è Gaspare Vimercati, comandante delle milizie sforzesche, prese parte alla fondazione del Convento di Santa Maria delle Grazie di Milano, donando il terreno per la costruzione, oltre a preziosi volumi della propria biblioteca. "Bene veneritis", con questo messaggio scritto all'ingresso sembra che sia la casa stessa a invitare i visitatori ad entrare, salendo una stretta scala si accede infatti ad una piccola sala del XV secolo. L'ambiente è stato decorato a graffito ed è in ottimo stato di conservazione.
Elisa Giarola
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