Cernusco: in Consulta Istruzione il nuovo bando per mensa e l'educativa scolastica

Il servizio mensa e l'assistenza educativa scolastica sono stati i due temi centrali della Consulta Istruzione che si è riunita nella serata di venerdì 24 marzo. I suoi componenti si sono radunati a pochi giorni dall'avvio della procedura per affidare la gestione pluriennale della refezione scolastica. Il primo a intervenire è stato Francesco Raponi, che si è dimostrato contrariato per la scelta dell'amministrazione comunale di escludere i membri della Consulta - che avevano chiesto di partecipare - da un incontro che il Comune ha avuto con i rappresentanti dei genitori delle classi della primaria "G. Rodari" e con alcuni docenti. Raponi ha domandato il motivo per cui i genitori siano stati convocati. Il sindaco Gennaro Toto e l'assessore Pietro Santoro hanno spiegato di aver voluto chiarire il meccanismo di funzionamento della gara d'appalto, alla luce di alcune ipotesi scorrette che erano circolate nelle chat di gruppo dei genitori. Quella riunione è stata anche l'occasione per accettare dei suggerimenti sul capitolato d'appalto che era già stato incardinato.


L'iter burocratico sarà seguito dalla Stazione Unica Appaltante della Provincia di Lecco. Il Comune ha invece contribuito a definire le principali caratteristiche degli oneri che il fornitore del servizio dovrà garantire. Sono state ad esempio indicate le tipologie merceologiche, ciò ha permesso di escludere, nel limite del possibile, alcuni alimenti che ai bambini non piacciono.

La principale novità introdotta dal bando è la possibilità di preparare il primo piatto direttamente in mensa (secondo e contorno continuerebbero invece ad essere portati dall'esterno). Con l'Ufficio tecnico è già stato valutato che sarebbe fattibile. Il sindaco Toto ha affermato che "con la cottura in loco ci sarà un notevole miglioramento dei primi piatti serviti, senza aumentare i costi". Al gestore verrà chiesto di proporre dei menù speciali (biologico, a km 0, stagionale, etnico) e dei progetti di educazione alimentare.

È stato poi spiegato che è in corso un monitoraggio sul gradimento delle pietanze della mensa, ovvero una verifica su quanti piatti vengono scartati dagli studenti. Per il momento se ne sta occupando una docente, ma per aprile dovrà essere trovato un sostituto. La Commissione mensa sta invece controllando la qualità del cibo.

Su richiesta di Luca Maggioni, nel punto "Varie ed eventuali", la Consulta ha affrontato il tema dell'assistenza educativa scolastica. Preoccupato per la grave situazione a cui sono sottoposti gli studenti disabili del territorio, Maggioni ha chiesto aggiornamenti all'amministrazione comunale. L'assessore Santoro ha innanzitutto offerto una panoramica sulla situazione cernuschese. Alle elementari è richiesta la presenza di educatori per 110 ore lavorative, mentre alle medie "G. Verga" per 22 ore. Per i ragazzi cernuschesi al polo di Moscoro non si sono mai riscontrati disagi, ha assicurato Santoro. Mentre alla primaria nella prima settimana dal cambio di gestione da Consolida a Valdocco l'assenza di educatori è stata avvertita per 14 ore. La scuola ha fatto fronte con il personale scolastico, anche se questo ha comportato la non copertura delle compresenze per 7 ore. Nessuno studente è stato rimandato a casa, cosa che invece era accaduto al "Verga" quando ancora la gestione era sotto Consolida. Dimostratosi sensibile sull'argomento, Santoro ha confessato che l'indicazione iniziale dell'Istituto comprensivo era stata quella di mandare a casa gli studenti senza copertura di un educatore. Grazie al lavoro sinergico dell'assessore all'Istruzione e all'assessore alle Politiche sociali Renata Valagussa si sono ridotti al minimo i danni, almeno a Cernusco, ha rivendicato Santoro.

Il componente della Consulta, e membro del Consiglio di Istituto, Luca Maggioni ha stemperato gli entusiasmi, evidenziando che a Cernusco sia andata bene anche perché gli educatori hanno deciso di rimanere nel plesso abbandonando Consolida, cosa che non è accaduta altrove. "È anche una questione geografica" ha ribadito Maggioni. Ha accettato parzialmente l'appunto l'assessore che ha replicato: "C'è un elemento di fortuna, è vero, ma quando ho sentito che si susseguivano insistentemente delle voci tanto forti che sembravano vere, ho convocato gli educatori spiegando che alcune di quelle voci non erano vere. Si parlava di pagamento coi voucher o di condizioni contrattuali differenti. Spiegando e rassicurando su come stavano realmente le cose alcuni hanno deciso di rimanere. Per altri due ho capito che non c'era spazio e non ho insistito ulteriormente perché non sarebbe stato corretto nei loro confronti". Santoro ha ammesso comunque le difficoltà per un bambino con una disabilità grave che è stato seguito ma con il supporto di più figure che si sono alternate. Una situazione che si dovrebbe risolvere nell'arco dell'attuale settimana.

Per l'assessore le complicazioni che si sono verificate potrebbero essere l'occasione per sviluppare delle progettualità nuove sulla gestione e organizzazione del servizio di educativa scolastica nel plesso, probabilmente alludendo ai progetti pilota che sono partiti già in altri Comuni afferenti a Retesalute per un percorso di assistenza a gruppi e non in rapporto 1 a 1, non solo per una questione di razionalizzazione ma anche per sviluppare nei bambini una capacità relazionale allargata. Il sindaco Toto ha invece lamentato che sia tra il consorzio Consolida uscente sia tra la cooperativa entrante si è verificata una "guerra" a rubarsi gli educatori senza che nessuno di loro tenesse in minima considerazione gli utenti.

Si è fatto infine riferimento ad una lettera allarmata dei docenti delle scuole primarie dell'Istituto comprensivo inviata ai sindaci di Cernusco, Lomagna, Montevecchia e Osnago, in cui sarebbero state manifestate le enormi difficoltà di questo periodo nel garantire l'assistenza agli alunni disabili. Santoro, parlando questa volta da coordinatore della "G. Rodari", ha palesato che il documento in realtà non sia stato sottoscritto dal plesso cernuschese. La bozza era stata condivisa ma la scuola di Cernusco ha risposto che la situazione nel plesso fosse sotto controllo e quindi non vi fosse bisogno di sottoscrivere la lettera. L'assessore ha fatto notare l'anomalia del documento che poneva come luogo Osnago.

M. P.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.