Olgiate: in un volume di ''botta e risposta'' si insegna il rispetto per animali e ambiente
Ad introdurre gli ospiti è stata Dorina Zucchi, referente di Officina Donna, associazione antiviolenza che fa riferimento all'Altra metà del cielo e che è impegnata per sensibilizzare sul rispetto alle donne, a partire già dalle scuole.
Venendo ai protagonisti dell'incontro, Alberto Casiraghy è autore di raccolte di racconti, poesie e aforismi. Nel 1982 è nata Pulcinoelefante, la sua casa editrice che stampa a mano su di una particolare carta, chiamata hahnemuhle che viene prodotta in Germania.
Giovanna Rotondo, invece, è un'insegnante in pensione che ha lavorato in realtà differenti dalla scuola tradizionale come ad esempio è l'esperienza svolta in carcere. Scrive libri con l'intento di avvicinare le persone alla lettura facendole riflettere, trattando tematiche come il gioco d'azzardo ed la detenzione.
Giovanna Rotondo e Alberto Casiraghy
L'autrice ha spiegato la scelta di un titolo così particolare per il libro scritto con Cariraghy e da dove è nata la voglia di raccontare il cambiamento climatico.
"Ho sempre avuto il desiderio di mangiare i cacciatori, tutto nasce da quando ho scoperto che le balene erano in via di estinzione. Quel giorno mi sono talmente arrabbiata che ho pensato persino di mangiare i loro aguzzini. Il titolo nasce da un aforisma di Alberto, quando l'ho letto mi si è aperto il cuore e mi sono ritrovata nelle sue parole. Per la scrittura di questo libro, io ho pensato a delle domande, usando gli aforismi di Alberto come risposte. Lui, infatti, ha scritto molte frasi che parlano di vita, animali, ingiustizie... che mi hanno aiutato a sviluppare la mia idea.
I suoi aforismi dovrebbero far riflettere. Così mi è venuta l'idea di dialogare con essi, prima divertendomi e poi pensando seriamente all'equilibrio e all'ambiente. Noi sappiamo cosa sono gli allevamenti intensivi e come inquinano, ma facciamo finta che non ci riguardino, anche se questo ha delle conseguenze sul pianeta che ad oggi è in fase di sfaldamento. Il pianeta sembra stia diventando non idoneo alla nostra vita, se non interveniamo sarà difficile sopravvivere. Sarebbe sufficiente cambiare alimentazione e chiudere gli allevamenti intensivi per avete metà superficie terrestre non adibita a questo scopo. Le superfici occupate non includono solo i luoghi in cui vengono tenuti gli animali, ma anche i terreni in cui si coltivano i mangimi. La chiusura degli allevamenti inoltre porterebbe ad una riduzione del consumo di acqua e ad una minor produzione di CO2. Sono circa 80miliardi gli animali da allevamento che mangiamo e che provocano crolli climatici più di tutti gli aerei, macchine, treni... messi assieme.
Insieme a questo problema c'è la distruzione della vita marina, anche i grandi cetacei hanno un ruolo, perché le balene assorbono parte dell'anidride carbonica che produciamo. Pensate che ogni anno vengono uccise 20mila balene, stiamo causando la loro estinzione.
Capisco di essere noiosa, ma ognuno di noi ha una testa e pensa cosa sia meglio fare e come agire. Anche gli scienziati hanno chiesto ai cittadini di farsi portavoce di questo disastro climatico, avvertendo i politici. Oltre che consumare, stiamo divorando il pianeta."
Anche Alberto Casiraghy è intervenuto spiegando il motivo del titolo e ciò che lo ha spinto a collaborare con Giovanna Rotondo.
"Voi vi chiederete: perché proprio le balene? Tutti gli animali hanno diritto di vivere . Sono d'accordo, quello che viene fatto alle balene è l'emblema della crudeltà dell'uomo verso gli animali.
Se vedeste come gli uomini allevano un maiale vi spaventereste. Su questi argomenti inizio a vedere una sensibilità da parte dei giovani, ma molti anche sapendo queste cose continuano a mangiare salami, pancetta ed altri derivati. Non bisogna essere egoisti da pensare che siamo noi i padroni dell'universo."
Raccontando poi ironicamente una sua passione ha dato un grande insegnamento ai presenti "Ho fin da bambino un animale di riferimento, il rinoceronte. Ma cosa c'entra uno di Osnago con un rinoceronte? Quando ero piccolo vidi fuori dalla stazione centrale un circo e c'era un rinoceronte legato ad un palo con una catena. Chi siamo noi per decidere che debba essere imprigionato e portato via dalla sua terra? É una violenza gratuita dell'uomo, ci deve essere un sistema."
Gli auturi con gli le esponenti di Officina donna
Giovanna Rotondo ha poi raccontato un po' dei suoi ideali e del modo in cui affronta la vita. "Io sono vegetariana da quando ho 15anni, sto ancora bene, sono un po' vecchietta ma come vedete sono ancora viva. Io vorrei stare dalla parte umana giusta, i nostri vecchi avevano un altro modo di mangiare animali, allevavano una bestia e la mangiavano. L'idea di avere miliardi di animali che trasformiamo in cibo è incredibile, nascono e vivono in quell'ambiente senza mai vivere e sono il 60% gli animali in cattività."
Attraverso la presentazione del libro è stato portato un importantissimo messaggio alla comunità ed è stato rivolto un appello a tutti i presenti. Il cambiamento climatico e il rispetto verso gli esseri viventi e il nostro pianeta è di vitale importanza, ed è stato interessante sentirne parlare attraverso alcuni stralci di questo piccolo volume.