Lomagna: la Sindaca porta il tema della comunità energetica per i punti del bando
Ad illustrare in aula i vantaggi della Comunità energetica è stato Marco Donadoni, presidente e amministratore delegato di HServizi S.p.A., società partecipata dal Comune di Osnago con cui Lomagna condivide gli Uffici. L'azienda sta offrendo un supporto tecnico ed organizzativo al Comune finalizzato all'elaborazione di uno studio di fattibilità valevole per la candidatura ai bandi di finanziamento regionali. Il presidente e AD di HServizi ha precisato al riguardo: "Per avere un punteggio maggiore, il passaggio che state facendo è comunque di dare un atto di indirizzo dal Consiglio comunale per approcciarsi a queste opportunità, mi sento di dire che dà sicuramente un punteggio superiore con questo ulteriore passaggio. Con una serie di adempimenti che sono stati consigliati all'amministrazione comunale, ci sono ottime probabilità di ottenere un finanziamento".
Donadoni ha richiamato gli obiettivi ambientali, di fronte ai cambiamenti climatici che appaiono ormai inarrestabili. Ha poi ripercorso i vari passaggi normativi, ancora in fase di divenire che, secondo il presidente di HServizi, hanno avuto un'accelerazione anche per la crisi geopolitica scoppiata da un anno a questa parte. L'autoconsumo di energia ridurrebbe così la dipendenza energetica da altri Stati. Inoltre "Un'energia più diffusa e capillare diventa meno un bersaglio per la sicurezza nazionale" ha puntualizzato Donadoni.
Marco Donadoni
Venendo alle questioni più tecniche, il presidente di HServizi ha evidenziato: "Lo statuto della Comunità energetica dovrà garantire una ricaduta sociale, per affrontare il tema della povertà e dell'inclusione energetica, quindi parte dei ricavi dovranno essere destinati a quello".
Quanto agli incentivi, "saranno di 128 euro al megawattora. I soldi saranno riconosciuti non ai singoli, ma alla Comunità, la quale redistribuirà sulla base dello statuto e del regolamento sia ai prosumer sia a consumer". L'esperto ha inoltre dichiarato che Lomagna ricade sotto due cabine elettriche primarie, l'unità di misura per stabilire i confini di una Comunità energetica. Donadoni ha però rassicurato: "Il legislatore ha previsto una finestra di tempo in cui si possono fare delle osservazioni per far rientrare il Comune o nella cabina Nord o in quella Sud".
I confini delle cabine primarie. Immagini tratte dal sito di E-Distribuzione
Il presidente di HServizi ha suggerito di partire da un piccolo nucleo, coinvolgendo inizialmente pochi e affidabili soggetti: "Il consiglio è di partire dai soggetti più strutturati, come la Parrocchia o la polisportiva o le aziende, per poi allargare, quando ci saranno risorse e incentivi, a tutti i cittadini che potranno avere un beneficio tangibile sotto il profilo economico, ma magari non da subito perché altrimenti il rischio è di ingenerare delle aspettative che non potranno essere sostenute fintanto che non arriveranno gli incentivi".
Scetticismo da parte del gruppo di minoranza, che ha contestato il soggetto individuato dall'amministrazione tramite un affidamento diretto per 3.050 euro. HServizi S.p.A. è infatti una società partecipata di Osnago e non da Lomagna. Si tratta di un gruppo attivo quasi esclusivamente nella Bergamasca. In Provincia di Lecco sono rari i Comuni che hanno rapporti diretti con HServizi, come Osnago e Monte Marenzo. "Dal sindaco vorrei capire come mai facciamo questo percorso con HServizi, che è una società partecipata di Osnago, e non con Acinque che è la partecipata di Lomagna. Perché dobbiamo essere sempre a traino di Osnago?".
La sindaca ha replicato: "Non è una questione di essere a traino di nessuno. Semplicemente HServizi ci ha offerto questa proposta. È ragionevole che l'Ufficio tecnico che opera nella gestione associata e che già ha modo per altre occasioni di operare per HServizi potesse avere un unico interlocutore". Il primo cittadino ha proseguito dicendo che è stata garantita dall'azienda con sede a Sotto il Monte Giovanni XXIII una proposta di studio di fattibilità. "Per altro HServizi porta altrettanta esperienza nel campo dell'energia. Ci sono altri Comuni che non sono andati con Acinque ma con altri soggetti completamente esterni da qualsiasi adesione" ha detto Citterio.
I consiglieri di minoranza Alberto Bonanomi, Margherita Vigorelli e Mauro Sala
Sull'accusa per cui Lomagna sarebbe sempre un passo indietro ad Osnago, con cui condivide gli uffici comunali, la sindaca ha ribadito: "Se vuole narrare questa storia che Lomagna è alla coda, è legittimo, ma non è così. La volontà dell'amministrazione è di svolgere il suo ruolo di regia in questo percorso. Poi andrà fatta una valutazione sulla effettiva sostenibilità. In HServizi abbiamo trovato un partner che ci sta seguendo in tempi stretti".
Il capogruppo di Uniti per Lomagna è però rimasto sulle sue posizioni e ha motivato l'astensione: "Noi ci asterremo perché siamo già stati inceneriti e carbonizzati con la LarioEsco su una centrale a biomassa. Questo è un atto embrionale, successivamente si potrà discutere".
Su richiesta del consigliere di minoranza Alberto Bonanomi, l'esperto ha precisato che possono entrare nella Comunità energetica gli "impianti successivi all'entrata in vigore del primo decreto attuativo del 15 dicembre 2021. Quelli antecedenti a questa data, ma non già incentivati, possono entrare nella misura del 30%. Anche quelli trainati dai benefici del bonus 110% non possono entrare nelle Comunità energetiche. La logica è di incentivare a fare nuovi impianti".
Prima della votazione la sindaca ha sostenuto: "Sono ben contenta che con questo atto di indirizzo possiamo esprimere un'intenzione di agire il nostro ruolo di promotori di una valutazione del percorso e magari candidarci ad acquisire dei finanziamenti a questo scopo".