E' stato don Riccardo a celebrare la tradizionale Messa di san Giuseppe nella chiesina della frazione di Cicognola.
Una funzione non particolarmente partecipata ma che resta sempre un segno del legame tra questa ricorrenza e il borgo meratese che tanto aveva fatto e "combattuto" per avere il suo edificio di culto e poterlo restaurare per offrirlo nuovamente alla comunità, così come ricordato con dovizia di particolari nel volume "Il quaderno di casa nostra" di Franceschino Mapelli edito nel 1982.
Il dipinto raffigurante san Giuseppe morente
Costruita nel 1744 dalla famiglia Gallavresi, ha al suo interno diversi affreschi tra cui quello principale dietro l'altare raffigurante la morte di san Giuseppe. Sulla parete a ovest c'è il bassorilievo di una Madonna. Cuore della religiosità popolare e in particolare della devozione al papà di Gesù restò in stato di abbandono per decenni fino a quando la parrocchia riuscì ad acquisirne la proprietà, con atto notarile dell'8 novembre 1977, coinvolgendo poi tutta la popolazione nel suo restauro, tramite il comitato organizzatore della festa e l'aiuto anche di imprese della zona.
Il taglio del nastro nella fotografia tratta dal libro di Mapelli
Avviati l'8 marzo 1978 i lavori proseguirono spediti e il 17 marzo 1979 il vescovo ausiliario di Milano monsignor Citterio la benedisse e inaugurò ufficialmente alla presenza delle autorità locali, in primis il sindaco cavalier Giuseppe Ghezzi, e di tante persone che, in svariati modi, hanno contribuito al ritorno al suo splendore.
S.V.