Lomagna: il punto sui servizi di Retesalute Rigamonti illustra al Consiglio l’attività

Il cambio di gestione tra le cooperative che si occupano dell'assistenza nelle scuole e a casa dei ragazzi disabili pongono Retesalute in una condizione di difficoltà, ma l'azienda speciale è al galoppo per risolvere le criticità. La sostituzione o l'assenza degli educatori a fianco dei bambini fragili ad anno scolastico in corso ha generato dei contraccolpi ma, stante la condizione di partenza, la capacità nel trovare delle soluzioni sta avendo del miracoloso. Non abbiamo numeri certi, ma l'impressione è che la copertura delle ore in generale non sia distante da quella che ordinariamente Consolida riusciva a garantire.

Luca Rigamonti e Cristina Citterio


Il direttore di Retesalute, Luca Rigamonti, era presente al Consiglio comunale di Lomagna di mercoledì 15 marzo e ha fatto trapelare dell'ottimismo: "Penso che potremo arrivare a regime subito dopo le vacanze di Pasqua e garantire tutti i servizi al 100%". In questi giorni per coprire i buchi creati dalla coperta troppo corta si stanno facendo i salti mortali. Intanto alcune scuole stanno mettendo a disposizione le cosiddette "funzioni strumentali", dunque del personale interno, per non lasciare senza una figura di riferimento gli studenti disabili privi di un educatore.


Poi ci sono i dipendenti di Retesalute. Ad alcuni dipendenti dell'azienda con qualifica di educatori è stato chiesto di distaccarsi provvisoriamente dalla sede e andare sul territorio, la loro risposta è stata positiva. Finanche le due coordinatrici da questo lunedì 13 marzo, giorno del definitivo cambio di gestione, si sono distaccate dagli uffici per andare dove ci sono le situazioni di maggiore criticità, in modo da ridurre i disagi. "Hanno dimostrato una motivazione e un attaccamento all'azienda che si è creato proprio in queste settimane di difficoltà" ha commentato Rigamonti riferendosi ai dipendenti di Retesalute. Ha poi chiosato: "C'è un po' di difficoltà, c'è un po' di pazienza da chiedere, però grazie alla volontà di tutti si è riusciti a tenere botta e dare un servizio agli utenti finali".


La presenza del direttore Rigamonti a Lomagna è stata dovuta al punto all'ordine del giorno sulla presa d'atto (votata favorevolmente all'unanimità) del bilancio di previsione dell'azienda speciale, illustrato nel dettaglio dallo stesso Rigamonti. Nell'introdurre l'ospite, la sindaca Cristina Citterio ha affermato: "È l'occasione per esprimere la solidarietà e l'appoggio del Comune di Lomagna all'azienda, alla sua attività, apprezzando tutto lo sforzo che si sta dando per strutturare l'azienda e aiutare i soci ad essere consapevoli, con maggiore trasparenza delle informazioni".


Dal 1° marzo Lomagna è uno dei Comuni che sta maggiormente soffrendo per la carenza di educatori. Da quanto abbiamo potuto apprendere il mese è cominciato con l'assenza di tre operatori su tre. Uno degli studenti seguiti ha un grado di disabilità grave. Sulla situazione che si è venuta a creare, il capogruppo di minoranza Mauro Sala ha osservato: "Mi sembra che Consolida abbia fatto tutto il possibile per mettere in difficoltà Retesalute". È stato solo il primo intervento di una lunga serie in cui Sala ha puntato il dito contro il consorzio lecchese che prima gestiva i servizi per conto di Retesalute. Il consigliere di "Uniti per Lomagna" ha citato l'intervento sul nostro giornale dell'avv. Roberto Corbetta, membro del CdA di Retesalute, il quale ha sostenuto che "qualcuno cerca ancora di evitare che la nave giunga in porto. E per fare ciò non si fa scrupolo di usare qualsiasi mezzo, anche in danno dei cittadini e, soprattutto, degli utenti più deboli" [clicca QUI].  

Il capogruppo di minoranza Mauro Sala

Ogni volta che Sala ha nominato Consolida il direttore Rigamonti sembrava quasi trattenersi con un'espressione del volto che pareva dire "Non mi faccia parlare". Viceversa appariva quasi infastidita la sindaca Cristina Citterio, che ha legittimato la posizione del consorzio lecchese: "Un soggetto fa un appalto e legittimamente c'è chi decide di aderirvi o non aderirvi - ha sostenuto il primo cittadino di Lomagna - Quindi non entrerei nel merito della questione e delle affermazioni di altre persone per quanto pubblicate. Per il momento possiamo lasciare le polemiche da parte. Siamo in un dato di realtà in cui tutti quanto dobbiamo cercare di rimboccarci le maniche e conservare il supporto all'azienda in tutte le scelte e sentirci soci". 


Il capogruppo di minoranza però ha insistito, aggiungendo allora ulteriori dettagli sul comportamento assunto dal vecchio fornitore di servizi: "Valdocco [il nuovo aggiudicatario, ndr] ha avuto la sua difficoltà perché Consolida non ha passato i nominativi quando se n'è andata. Quindi Valdocco ha avuto una difficoltà superiore nel reperire il personale". Sala ha messo il dito nella piaga ricordando che Consolida riusciva a coprire il 70% delle ore di cui Retesalute e dunque i Comuni avevano bisogno. La sindaca si è però apprestata a rammentare ("dare merito" per usare la sua esatta espressione) che Lomagna non facesse parte di quel famoso 30% mancante, rivendicando la completezza dei servizi svolti al 28 febbraio. Al di là della situazione di Lomagna, il direttore di Retesalute ha però tenuto a precisare la distinzione tra quando il servizio veniva erogato da Consolida e quando dal personale interno di Retesalute: "Quando l'educativa scolastica è fornita direttamente dai nostri 11 operatori abbiamo una percentuale di copertura del 95%, mentre con le cooperative e le partite Iva scendiamo di più. Quindi il nostro personale garantisce una maggiore copertura".  

Tornando a Lomagna, i problemi sono sopraggiunti dal 1° marzo. Citterio ha infatti riconosciuto: "Come Comune siamo quelli che paghiamo caro il prezzo di questo cambio, nel senso che abbiamo un po' di servizi scoperti, ma so che tutti i giorni si lavora per recuperare, concordando anche con la scuola". La sindaca ha poi precisato: "Di fatto in questo momento sono parecchie [le ore mancanti, ndr] non solo sull'AES ma anche sull'ADM e la misura B1 gravi e gravissimi. Però un operatore è mancato dal 1° marzo, un altro da venerdì scorso. È vero, sono ore importanti. Al momento c'è una valutazione di priorità sulle situazioni più bisognose di una copertura. Come sempre cerchiamo di andare avanti senza fermarci dietro al dito del problema". Ha cercato di ispirare fiducia il direttore Rigamonti, ribadendo che l'azienda speciale sta monitorando giorno per giorno: "Man mano che abbiamo disponibilità di educatori stiamo coprendo le caselle". 


Il direttore generale di Retesalute Luca Rigamonti

Il capogruppo di minoranza ha domandato al direttore se il tanto discusso sistema per la geolocalizzazione degli educatori verrà utilizzato dai nuovi gestori. Nell'interrogare sul punto, Sala ha voluto aggiungere un inciso: "Consolida non l'ha mai fatto e non ha partecipato al bando anche per questo motivo". Rigamonti ha precisato che gli 11 educatori interni di Retesalute già utilizzano il software in questione, con il placet delle rappresentanze sindacali. Ha ridimensionato inoltre le preoccupazioni circa l'ingerenza sulla privacy del personale. L'app può essere attivata per il solo tempo necessario di verificare la presenza all'inizio e alla fine del servizio, come si fa con la timbratura del cartellino. Rigamonti ha poi rivelato che i due aggiudicatari si siano resi disponibili ad acquistare dei dispositivi dotati di sim da consegnare agli educatori proprio per l'utilizzo dell'applicativo Vitaever. A Merateonline risulta che Valdocco si sia impegnata ad acquistare 100 cellulari.


In più passaggi la sindaca Citterio ha affermato di dare fiducia all'azienda e che l'intenzione dell'amministrazione comunale è di rinnovare i contratti di servizio in scadenza a fine anno solare. Ha anche detto: "La volontà è di proseguire, pur nella logica di migliorare sempre il modello e la sostenibilità del sistema e andare a pensare e ripensare delle forme che consentano di unire un nuovo modo, ma per sviluppare un senso di inclusione sempre più spiccato". Il direttore Rigamonti ha voluto puntualizzare che i ragionamenti a medio termine potranno essere fatti quando si avrà la conferma che tutti i Comuni rinnovino i contratti di servizio a Retesalute per una durata triennale o quinquennale.
M. P.
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