Osnago: il 24 al CPO si parla di perdono con la vedova Calabresi

Il tema della riconciliazione, valore particolarmente forte e denso di significato nel periodo quaresimale, affrontato con la testimonianza personale di Gemma Calabresi, vedova del commissario Luigi Calabresi ucciso in un attentato terroristico.


A organizzarlo la comunità di Osnago, che per il giorno 24 marzo offrirà questa opportunità nella sala del cine-teatro Sironi al Cpo.


Parlare di perdono in una comunità

Vorrei partire da questa semplice domanda: per quale motivo una comunità cristiana dovrebbe porre il tema della riconciliazione? Il motivo è molto semplice: nelle nostre comunità, come in ogni comunità, esiste il conflitto. Già la Bibbia è un susseguirsi continuo di racconti di rapporti feriti e infranti. A questo punto sorge una seconda domanda in che modo la Bibbia tratta i conflitti tessendo fili di riconciliazione? Con il racconto. La bibbia non propone una riflessione teorica, filosofica sulla riconciliazione e sul perdono. La Bibbia racconta di molti rapporti tesi e conflittuali; racconta di uomini e donne che vivono il dolore per i conflitti che hanno scatenato o subito. La bibbia racconta di uomini e donne che hanno provato vergogna per i legami che hanno lacerato. La bibbia racconta di uomini e donne che hanno cercato riconciliazione, che si sono dovuti scontrare con l’indisponibilità a domandare, donare o ricevere perdono. La bibbia racconta di uomini e donne che hanno dovuto fare i conti con la vendetta.

E così la Bibbia raccontando di tutte queste vicende costringe noi ascoltatori e lettori a porci domande e compiere un cammino interiore che richiede tempo e pazienza.

I racconti della Bibbia ci costringono a guardare in faccia i conflitti che abbiamo subito o che abbiamo costruito. I racconti della Bibbia ci costringono a verificare i motivi scatenanti un conflitto.

I racconti della Bibbia ci interpellano: come ho reagito di fronte ad un’ingiustizia? Come ho reagito di fronte ad un conflitto? Quali parole e quali gesti ho usato?

I racconti della Bibbia ci costringono a metterci nei panni di chi ha subito delle ferite ingiuste e sentirne così la compassione. I racconti della Bibbia ci permettono anche di metterci nei panni di chi ha inferto una ferita o di chi ha generato un conflitto percependone le paure che hanno scatenato un’intenzione malevola, di difesa o di attacco.

I racconti della Bibbia ci permettono di sentire la vergogna per le ferite che abbiamo inferto. I racconti della Bibbia ci permettono di sentire che dentro di noi è già seminata la forza di cercare e percorrere vie di riconciliazione. La bibbia con i suoi racconti non ci lascia soli davanti all’inizio di un sentiero di riconciliazione: ci offre istruzioni, ci indica i passaggi difficili, ci incoraggia a non correre e mantenere un passo costantemente lento, ci sollecita a non bruciare le tappe.

I racconti della Bibbia ci permettono di intravedere anche in questo nostro tempo storie di perdono e di riedificazione. I racconti della Bibbia ci permettono di intravedere la provvidenza di Dio nella storia degli uomini.

I racconti della Bibbia ci fanno intuire che nelle nostre comunità cristiane devono essere narrate storie di riconciliazione, come quella che Gemma Calabresi ci consegna con il linguaggio gentile della confidenza, il giorno 24 marzo, in sala cine-teatro Sironi del CPO di Osnago.

Nelle nostre comunità cristiane, abbiamo bisogno di racconti di riconciliazione poiché le nostre comunità cristiane, proprio nel momento del conflitto, sono chiamati a custodire il tesoro prezioso della possibilità del perdono. Una possibilità che già iscritta nel nostro cuore per provvidenza divina.

Don Alessandro Fusetti
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