Mandic: chiuso il ''nido'', le puericultrici invitate a scegliere in quale reparto lavorare



Le infermiere del nido del Mandic di Merate sono state assegnate ad altre reparti per via della "chiusura" dello spazio dedicato ai neonati.

Una scelta che è conseguenza diretta della situazione creatasi a partire dalla fine dello scorso anno e che, nonostante i proclami, non vede il reparto riprendere quota.

Oggi le puericultrici sono state invitate a dare una "preferenza" sulla corsia di destinazione, cui farà poi seguito l'assegnazione.

Il loro posto sarà preso dalle ostetriche, dopo un percorso di affiancamento di qualche mese.

Con questa scelta si va, così, a togliere un servizio di cura, assistenza e professionalità formatosi negli anni e non improvvisato, basato sulla precisa volontà di offrire qualcosa in più alla donna partoriente, con figure dedicate a svolgere questo compito.

Un "impoverimento" (ci si passi il termine, che non è riferito alla professionalità di chi vi lavora ma alla scelta calata dall'alto di tagliare un ulteriore gioiellino che era stato curato e "allevato" nel tempo) che non va certo nell'ottica di rinforzare il reparto e renderlo appetibile per le donne che vengono a partorire, dando un servizio in più.

Più in generale la situazione in Ostetricia-Ginecologia appare in costante declino per quanto l'intera direzione strategica con al seguito capidipartimento materno-infantile e primario dell'omologo reparto del Manzoni abbiano presentato la primaria facente funzioni con tanto di conferenza stampa annunciando una trionfale ripresa dell'attività e dei parti.

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